Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Next Generation Italia,  deve contenere un’adeguata e necessaria attenzione alla mobilità attiva, ferrovie locali, borghi e turismo sostenibile. Un progetto ed una visione indispensabili per una ripartenza sostenibile, l’occupazione duratura e la tutela del territorio nel nostro Paese. Nel PNRR del Governo italiano – approvato in Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2021 – questi temi e parole d’ordine sono presenti ma in modo parziale, disseminato, in diversi casi senza identificare le risorse adeguate, senza configurare una strategia coerente. Come Alleanza Mobilità Dolce avanziamo le 7 seguenti osservazioni, con proposte di integrazione al testo in discussione in Parlamento.

 

1.  Reti di Mobilità Dolce come Infrastrutture per la mobilità sostenibile

PROPOSTA: Nel PNRR le reti per la mobilità dolce a piedi e in bicicletta sono indicate in modo frammentato nella Missione 1 e nella Missione 2. Per questo avanziamo la proposta che l’insieme di queste reti, cammini, sentieri, ciclovie, greenways, sia inserita come una componente dalla Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile con la dizione 3.3 Reti e Infrastrutture per la mobilità dolce,

 

2. Ciclovie, Greenways e percorsi: 2 miliardi per la mobilità in bicicletta

PROPOSTA: Un obiettivo ambizioso e necessario nel PNRR, dovrebbe puntare alla realizzazione di 5000 km di reti urbane ciclabili e 10.000 km di reti di collegamento tra paesi, percorsi su strade a basso traffico, greenways e ciclovie turistiche in sede propria.

Progetti che nel complesso richiedono 2 miliardi di investimenti nel PNRR che (semplificati) possono davvero essere realizzati in sei anni, entro il 2026. Da inserire nella Missione 3.3 Reti ed infrastrutture per la mobilità dolce ed accelerare la realizzazione.

 

3 Realizzare Cammini, Sentieri e Percorsi per la mobilità attiva

PROPOSTA: Per questi obiettivi di crescita di Cammini e Sentieri è necessario incrementare le risorse nel PNRR, da inserire con una componente specifica nella Missione 3.3 Reti e Infrastrutture per la Mobilità Dolce. Riformare l’Atlante dei Cammini, creare una Mappa integrata delle reti di mobilità dolce e con le connessioni con il sistema di trasporto collettivo.

 

4. Riequilibrare gli investimenti ferroviari con maggiori risorse verso trasporto locale e ferrovie regionali

PROPOSTA: Proponiamo di rivedere l’attuale attribuzione delle risorse alla Missione 3.1 per gli investimenti ferroviari. Aumentare in modo netto le risorse per il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani, delle ferrovie regionali e la piena attuazione della legge per le ferrovie e treni turistici 128/2017, passando dagli attuali 5,6 mld a 12,5 miliardi, riducendo le altre voci per AV e lunga distanza. Inserire gli investimenti per linee locali della Legge 128/2017 nella Missione 3.1 degli investimenti ferroviari e lasciare alla Missione 1.3 Turismo lento solo la parte relativa alla valorizzazione turistica di promozione, servizi e accoglienza.

 

5. Turismo sostenibile legato alla mobilità dolce e ai territori

PROPOSTA: Nel PNRR le parole chiave per il sistema di accoglienza del futuro per il turismo sostenibile ci sono ma in modo frammentato (già presenti nel Piano Strategico Turismo 2017-22). Occorre perciò dare un respiro diverso alla strategia di settore e rendere più credibili e motivate le progettualità introdotte in modo troppo vago, vincolandole al senso complessivo del PNRR.

 

6. Borghi italiani come luoghi di vita capaci di futuro

PROPOSTA: Predisporre un Piano Nazionale Borghi, come luoghi dove abitare, vivere e fare impresa, in cui supportare la comunità locale affinché non venga meno il presidio territoriale e la tutela dell’identità locale, aumentare le dotazioni di servizi sanitari, di trasporto collettivo, di connessioni digitali. Questo contesto crea le condizioni imprescindibili anche per uno sviluppo turistico responsabile e sostenibile, legato anche la mobilità dolce, alla natura e al paesaggio.

 

7. Partecipazione, formazione, qualità dei progetti e competenze, coinvolgimento del Terzo Settore

  • La Partecipazione. E’ un processo fondamentale del PNRR il coinvolgimento dei territori e delle comunità locali, nell’attuazione del Piano.
  • Formazione. Le reti e servizi di mobilità dolce (cammini, ciclovie, ferrovie locali), il turismo sostenibile, il sistema di accoglienza, il futuro dei borghi, natura e paesaggio, sono anche interessanti opportunità formative e creative, a partire dal coinvolgimento delle scuole.
  • Qualità dei progetti e Competenze. Il PNRR ha bisogno di molte competenze e di un metodo di lavoro consolidato Importante è la replicabilità dei progetti e l’esemplarità dei progetti. Servono interventi virtuosi come modelli per il futuro, elevando il livello qualitativo degli interventi pubblici e pubblico-privato.
  • Coinvolgimento del Terzo Settore: proponiamo che il PNRR Next Generation EU includa anche il terzo settore come soggetti diretti di implementazione e attuazione dei progetti legati ai servizi su cui hanno dimostrato competenze e saperi.

Scarica qui il documento integrale di AMODO su PNRR Next Generation Italia

IL NO DECISO DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI ALLA DEVASTAZIONE AMBIENTALE DELL’APPENNINO ABRUZZESE ED ALLO SPRECO DI RISORSE PUBBLICHE CHE LA NUOVA STRADA, ROCCARASO-SCANNO-ORTONA DEI MARSI, CAUSEREBBE 

La Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) dopo aver appreso dai mezzi di comunicazione del progetto e dopo averne acquisito la proposta preliminare presentata in occasioni pubbliche dalla DMC Alto Sangro (l’agenzia regionale di promozione turistica  ) e dall’ UNCEM Abruzzo(Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ha prodotto un documento inviato nei giorni scorsi ai Comuni interessati ed all’Ente PNALM da cui emergono aspetti a dir poco sconcertanti sia in termini economico-finanziari e di corretta definizione in merito alla compatibilità con i principi del Recovery Fund , sia di reale utilità in alternativa alla viabilità esistente che in riferimento agli impatti ambientali a dir poco devastanti e del tutto sottovalutati.

Il percorso della nuova strada a due corsie partirebbe dall’ Altopiano delle 5 Miglia per penetrare dentro la Montagna Spaccata  all’interno della splendida Foresta Demaniale di Chiarano Sparvera per inerpicarsi fino al suo crinale  e con una galleria di oltre 2,4 Km passare dalla intatta Bocca di Chiarano alla sottostante Valle di Jovana. Tra l’altro il tracciato passerebbe dalla Montagna Spaccata che attualmente è una forra strettissima dove a mala pena sale una mulattiera, il che richiederebbe la distruzione completa del piccolo canyon, una “perla” dell’Appennino abruzzese.

Dalla valle di Jovana la strada proseguirebbe a mezza costa sul versante orografico destro della stessa, dove ora esiste una sola casa abitata, per scendere sempre sullo stesso versante in un territorio con boschi e senza alcuna strada o fabbricato fino a Scanno. A valle dell’abitato attraverso un’ altra galleria seguirebbe sulla sponda orografica sinistra del Lago omonimo per raggiungere Villalago, quindi, poco a monte dell’ abitato un’ altra galleria e viadotti per oltre 4 km porterebbero a San Sebastiano dei Marsi per raggiungere infine Ortona dei Marsi ed un nuovo svincolo autostradale a Carrito .

Le associazioni scriventi fanno notare che si andrebbe cosi a sfregiare una parte consistente del paesaggio montano abruzzese ancora integro che comprende  Siti di Interesse Comunitari ( SIC e ZSC ), Zone di Protezione Speciali  (ZPS), aree contigue ai Parchi nazionali e Riserve naturali regionali.

Tutte le specie animali dell’Appennino abruzzese, molte delle quali protette dalla Direttiva HABITAT della UE ne sarebbero gravemente impattate esponendo la nostra regione ad una più che sicura procedura di infrazione comunitaria. L’areale dell’Orso marsicano verrebbe letteralmente stravolto vanificando tutte le azioni portate avanti da Ministero, Regione , aree protette ed associazioni negli ultimi 15 anni andando a devastare proprio quel corridoio di connessione che tutti fino ad oggi hanno definito vitale per garantire l’ampliamento dell’areale della specie e lo scambio di individui tra un parco nazionale e l’altro. Giova ricordare che  qui è nata  Amarena, la “famosa” femmina balzata agli onori della cronaca nazionale la scorsa estate. L’orsa è nata, si è riprodotta ed alleva i suoi 4 orsacchiotti tra Villalago e San Sebastiano dei Marsi proprio dove passerebbe la nuova strada.

Ma a cosa servirebbe poi questa strada  ? Ha senso in un momento di recessione economica grave prevedere di spendere 750 MILIONI DI EURO ( ma quali saranno i costi reali ?) per accorciare un percorso di soli 20 Km che tra l’altro taglierebbe fuori tutto l’Alto Sangro meta di un turismo escursionistico naturalista da anni in crescita costante ? Roccaraso e Rivisondoli hanno bisogno di una strada simile quando sono gia servite comodamente ? Lo stato di generale abbandono della viabilita dell’Abruzzo interno non giustificherebbe invece  interventi di miglioramento e manutenzione ormai irrimandabili piuttosto che una nuova strada “nel nulla” che non serve a nessuno se non alle ditte che se ne aggiudicheranno la costruzione ? I servizi disastrati dei Comuni della montagna abruzzese (ospedali, ambulatori, servizi di trasporto pubblico, Farmacie, RSA etc etc..) non meriterebbero questi fondi invece di aggiungere altro asfalto ad un territorio già  piagato dal dissesto idrogeologico ?

In alternativa a questo progetto insostenibile per la natura e per le popolazioni residenti, le associazioni invitano la Regione Abruzzo, UNCEM Abruzzo, DMC Alto Sangro e i Comuni interessati a chiedere al Presidente del Consiglio ed a Governo i fondi per la messa in sicurezza delle strade esistenti. In vista del centenario del PNALM (2023), bisogna adeguare l’intera rete stradale con aree per la sosta temporanea dei turisti nei punti panoramici indicati dall’Ente Parco, dotate dei necessari servizi di informazione al turista e di promozione di tutta l’area e dei suoi prodotti tipici. Sarebbe bene affidare la suddetta rete viaria all’ANAS, evitando cosi altri casi come quello del ponte sul Giovenco sulla SP 17 che attende ancora il completamento dalla sua riapertura nell’Aprile del 2019 ( dopo più di un anno di chiusura che impose l’isolamento ai borghi della valle del Giovenco !! )

Per le motivazioni di cui sopra le associazioni scriventi fanno appello a tutti i comuni coinvolti alla Regione, all’ Ente PNALM ed alle Riserve interessate dall’opera affinché prendano le distanze dal progetto in argomento ed adottino atti formali di dissenso in merito allo stesso, tali da impedirne il finanziamento e la, seppur parziale, realizzazione.

 

  1. ITALIA NOSTRA Abruzzo
  2. MOUNTAIN WILDERNESS Abruzzo
  3. WWF Abruzzo
  4. LIPU Abruzzo
  5. ITALIA NOSTRA Abruzzo
  6. CAI Abruzzo
  7. STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE
  8. PRO NATURA Abruzzo
  9. SALVIAMO L’ORSO
  10. APPENNINO ECOSISTEMA
  11. Rewilding Apennine
  12. Associazione MONTAGNA GRANDE – Valle del Giovenco
  13. ORSO and Friends
  14. TOURING CLUB ITALIANO Abruzzo
  15. DALLA PARTE DELL’ORSO – Pettorano sul Gizio
  16. FARE VERDE Abruzzo
  17. Società Italiana per la Storia della Fauna “Giuseppe Altobello”
  18. I GUFI
  19. SALVIAMO IL PAESAGGIO
  20. FederTrek – Escursionismo e Ambiente
  21. Associazione Italiana Wilderness
‼️📣 AGGIORNAMENTO COVID dal 08 FEBBRAIO 2021
✅ In ottemperanza al DPCM del 15 gennaio 2021, i le attività di FederTrek e delle Associazioni affiliate sono SOSPESE nelle zone contraddistinte dal colore rosso e LIMITATE, in via precauzionale, nelle zone contraddistinte dal colore arancione.
✅ Un provvedimento che ci consentirà contribuire a tenere basse le curve di contagio e di intraprendere la fase di vaccinazione in maniera più efficace, sperando di tornare presto a camminare liberamente.
‼️🚷 Nelle REGIONI riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone ROSSE), sono da ritenersi SOSPESE tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 15 gennaio.
‼️⚠️ Nelle REGIONI riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone ARANCIONI) le attività escursionistiche sono LIMITATE a quelle che vengono svolte nell’ambito di un unico Comune, nel quale devono essere residenti o domiciliati sia gli accompagnatori che i partecipanti. Non è possibile svolgere attività in comuni diversi appellandosi alla mancanza di strutture o ambienti particolari nel proprio comune. I gruppi non devono superare i 15 partecipanti.
‼️ Nelle “Zone Gialle” è consentito fare attività solo nell’ambito della propria regione, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. In queste zone rimangono valide le indicazioni FederTrek per accompagnatori e tesserati.
‼️👣 Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina), è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
✅ Il ruolo delle Associazioni, in questa fase, è quanto mai importante per conservare la fiducia e sane relazioni sociali tra i cittadini, contribuendo, allo stesso tempo, al superamento della fase di isolamento che stiamo vivendo. Oltre alla promozione di una sana socialità, le attività delle Associazioni garantiscono lo svolgimento in sicurezza dell’attività escursionistica grazie alla formazione e alla perizia degli accompagnatori.
‼️📣 AGGIORNAMENTO COVID dal 01 FEBBRAIO 2021
✅ In ottemperanza al DPCM del 15 gennaio 2021, i le attività di FederTrek e delle Associazioni affiliate sono SOSPESE nelle zone contraddistinte dal colore rosso e LIMITATE, in via precauzionale, nelle zone contraddistinte dal colore arancione.
✅ Un provvedimento che ci consentirà contribuire a tenere basse le curve di contagio e di intraprendere la fase di vaccinazione in maniera più efficace, sperando di tornare presto a camminare liberamente.
‼️🚷 Nelle REGIONI riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone ROSSE), sono da ritenersi SOSPESE tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 15 gennaio.
‼️⚠️ Nelle REGIONI riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone ARANCIONI) le attività escursionistiche sono LIMITATE a quelle che vengono svolte nell’ambito di un unico Comune, nel quale devono essere residenti o domiciliati sia gli accompagnatori che i partecipanti. Non è possibile svolgere attività in comuni diversi appellandosi alla mancanza di strutture o ambienti particolari nel proprio comune. I gruppi non devono superare i 15 partecipanti.
‼️ Nelle “Zone Gialle” è consentito fare attività solo nell’ambito della propria regione, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. In queste zone rimangono valide le indicazioni FederTrek per accompagnatori e tesserati.
‼️👣 Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina), è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
✅ Il ruolo delle Associazioni, in questa fase, è quanto mai importante per conservare la fiducia e sane relazioni sociali tra i cittadini, contribuendo, allo stesso tempo, al superamento della fase di isolamento che stiamo vivendo. Oltre alla promozione di una sana socialità, le attività delle Associazioni garantiscono lo svolgimento in sicurezza dell’attività escursionistica grazie alla formazione e alla perizia degli accompagnatori.

COVID-19

Indicazioni per lo svolgimento delle escursioni in sicurezza

ACCOMPAGNATORI

 SCARICA il file 20210119 COVID-19 – ACCOMPAGNATORI rev09

 

COME AVVIENE IL CONTAGIO?

Il virus (Sars-Cov-2, comunemente conosciuto come Coronavirus, agente causale della patologia COVID-19) si trasmette attraverso piccolissime goccioline di saliva che si diffondono nell’aria quando parliamo, starnutiamo, tossiamo. Ci si infetta quando le goccioline di saliva che contengono il virus vengono a contatto con le mucose di bocca, naso e occhi (per questo è importante mantenere la distanza di sicurezza almeno un metro). Le goccioline di saliva di una persona infetta possono anche finire sulle mani, sulle superfici e sugli oggetti vicini. Anche in questo modo si può trasmettere il virus (per questo è importante lavarsi spesso le mani)

Le indicazioni di seguito riportate consentono di svolgere le escursioni in sicurezza nel rispetto di chi ci accompagna e di chi cammina con noi.

 

CHI PUO’ PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. NO, SE prima di una escursione si lamentano sintomi di infezioni respiratorie (febbre, tosse, raffreddore)
  2. NO, SE si ha avuto contatti con persone affette da COVID-19 nei 15 giorni precedenti l’escursione anche se non si hanno sintomi respiratori.
  3. NO, SE non c’è stata una prenotazione per la partecipazione all’escursione, non è possibile partecipare in quanto le misure di sicurezza e lo svolgimento delle escursioni devono essere organizzate sulla base del numero dei prenotati

 

COME DEVONO ESSERE ORGANIZZATI I TESSERATI PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. Avere sempre con sé più di una mascherina e soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti
  2. Essere autosufficiente per quanto riguarda cibo e acqua
  3. L’accompagnatore verificherà il rispetto delle condizioni di partecipazione all’inizio dell’escursione e potrà prendere decisioni insindacabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza
  4. I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli accompagnatori, pena la decadenza del rapporto di affidamento e l’eventuale responsabilità degli stessi

 

CHE DISTANZE DEVO ESSERE MANTENUTE DAI PARTECIPANTI DURANTE L’ESCURSIONE?

  1. Con i propri compagni di escursione mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro di raggio (poco più di un braccio), che andrà ad aumentare durante l’attività di camminata. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze
  2. Durante la camminata, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 2 metri di raggio (due braccia e poco più), per via della respirazione che si fa più profonda e vigorosa durante l’attività motoria. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze, rallentando la camminata per garantire la giusta ossigenazione al proprio fisico

  

COME DEVO ORGANIZZARE L’ESCURSIONE

  1. Verificare prima di partire eventuali aggiornamenti delle prescrizioni nazionali e regionali, le indicazioni emanate da FederTrek in relazione ai DPCM sui diversi canali di comunicazione (sito, social) e l’esistenza di eventuali prescrizioni dei comuni in cui si farà l’attività motoria, dal sito dei Comuni stessi o dal sito delle Aree Protette, se presenti (aggiornato)
  2. Verificare direttamente lo stato dei percorsi in questo periodo potrebbero essere stata bloccata anche la manutenzione ordinaria, dove presente
  3. Verificare che durante l’escursione si è in grado di garantire responsabilmente le misure che riducano la possibilità di contagio tra i partecipanti
  4. Verificare che le misure di sicurezza contro i contagi non portino a ridurre la sicurezza sul sentiero
  5. Ai sensi delle disposizioni del governo relative alle zone, proporre escursioni che prevedano la partecipazione di un numero massimo di 30 partecipanti nelle ZONE GIALLE con idonea progressione rispetto agli accompagnatori (almeno 1 accompagnatore ogni 10 partecipanti) e di un numero massimo di 15 partecipanti nelle ZONE ARANCIONI con idonea progressione rispetto agli accompagnatori (almeno 1 accompagnatore ogni 10 partecipanti) (aggiornato)
  6. Prediligere l’appuntamento direttamente al punto di partenza dell’escursione. Ciò per declinandone la responsabilità. Al massimo potremo comunicare i contatti di chi si dichiara disponibile al trasporto, ma nel rispetto delle norme sulla privacy
  7. Evitare di trattenersi in attività conviviali dopo l’escursione
  8. In fase di prenotazione informare il partecipante deve essere informato della necessità di dotarsi di mascherina, gel igienizzante e delle regole di partecipazione
  9. Avere al seguito quanto necessario per la prima assistenza e le interazioni con i partecipanti: mascherine, guanti, gel a base alcolica, occhiali. Mascherina tipo almeno FFP2 senza filtro, nel caso si debba avvicinare ad un partecipante in modo prolungato a meno di un metro (come può accadere in un incidente e qualora abbia bisogno dell’aiuto di altri partecipanti). Qualora le suddette mascherine siano con filtro devono essere usate apponendo sopra una mascherina di tipo chirurgico.
  10. Prevedere misure specifiche per l’accompagnamento di disabili e di gruppi familiari in virtù di norme che ne differenziano i vincoli in termini di distanze da rispettare

 

COSA DEVO FARE DURANTE L’ESCURSIONE?

  1. Essere rigorosi nel far rispettare le misure di sicurezza
  2. Alla partenza verificare le condizioni di partecipazione di ogni tesserato
  3. Comunicare a tutti i partecipanti le regole di partecipazione
  4. Prestare maggiore attenzione nel mantenere i contatti tra gli accompagnatori per controllare lo svolgimento corretto dell’escursione
  5. Evitare di svolgere attività ed interromperla per tempo se presente un rischio pioggia che costringerebbe i partecipanti a riunirsi in spazi ristretti per ripararsi
  6. in caso di comparsa di sintomi la persona deve:
    1. allontanarsi dagli altri partecipanti
    2. avvertire i contatti regionali preposti all’emergenza
    3. indossare la mascherina chirurgica
  7. Verificare e far rispettare le regole sulle distanze, sull’uso dei DPI e dei comportamenti per la riduzione dei rischi.
  8. Prediligere l’uso di mascherine riutilizzabili. Verificare e far rispettare il corretto smaltimento dei DPI che non vanno MAI abbandonati. Nel caso, dotarsi di apposito sacchetto in cui raccoglierli e smaltirli nell’indifferenziata.

 

COSA SONO I DPI?

  1. I DPI sono i Dispositivi di Protezione Individuali (mascherine e quanto individuato da norme ed ordinanze). Sono importanti ma non sufficienti se non si rispettano le misure di igiene (corretta gestione DPI, igiene mani, tossire in un fazzoletto o nella piega del braccio, per citare degli esempi)

 

QUALI COMPORTAMENTI DEVO FAR RISPETTARE PER RIDURRE I RISCHI?

  1. Non toccarsi occhi, naso e bocca, con o senza DPI. Ci si infetta facilmente con i patogeni se portati a contatto con le mucose.
  2. Indossare la mascherina, meglio se chirurgica, soprattutto nei momenti di sosta, in strettoie o quando si parla con i propri compagni di escursione.
  3. Portare sempre con sé più di una mascherina. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  4. Durante la tua esperienza della camminata igienizzare le mani ed evitare di toccarsi il viso, soprattutto dopo essere stati in un luogo pubblico (es. rifugio o funivia), o dopo aver soffiato il naso, tossito o starnutito.
  5. Igienizzare bene le mani con soluzione alcoolica disinfettante, secondo le indicazioni COVID-19, prima di manipolare cibo o bevande che andremo ad ingerire durante l’escursione, per evitare il contatto diretto mani-bocca e la possibile trasmissione del patogeno (Sars-Cov-2 ma non solo)
  6. NON è necessario utilizzare guanti monouso durante l’escursione, possono restituire un falso senso di sicurezza e farci dimenticare la corretta igiene delle mani. Eventualmente, a scopo igienico, possono essere portati con sé ed utilizzati durante il momento dello spuntino e/o del pranzo al sacco.
  7. Se si utilizzano le bacchette per la camminata, usare sempre le proprie, o al massimo utilizzare quelle del proprio coniuge/convivente. Impugnare le bacchette di un’altra persona, equivale ad una stretta di mano, che aumenterebbe le probabilità di scambio di un possibile patogeno.
  8. Evitare di affollarsi nei momenti di stazionamento o in prossimità di una strettoia. Rispettare sempre le distanze e attendere pazientemente il passaggio del compagno di escursione davanti a sé o di altri escursionisti che si incontrano lungo il cammino. Così come accade in auto, rispettare la regola del “senso unico alternato”.
  9. Non scambiare cibo e/o bevande con i compagni di escursione. Ognuno deve essere per quanto possibile autosufficiente. In caso di necessità, scambiare solo cibo pre-confezionato, igienizzandosi preventivamente a vicenda le mani e l’involucro esterno dell’alimento.
  10. Utilizzare sempre e solo la propria borraccia.
  11. Manipolare solo il proprio smartphone e non passarlo o farlo manipolare ad un compagno di escursione. Così come le bacchette o qualunque altro oggetto, potrebbe essere un veicolo per la trasmissione di patogeni.
  12. Informati sulla difficoltà del percorso e considera con prudenza la tu forma fisica, dopo un periodo di inattività potresti non essere così preparato come pensi

 

Queste semplici regole ci aiuteranno a vivere l’escursione in sicurezza. La necessaria distanza fisica non ci separa: stiamo godendo tutti insieme dell’ambiente naturale e saremo uniti dall’esperienza comune che stiamo vivendo

✅ In ottemperanza al DPCM del 15 gennaio 20201, in seguito alla revisione basata sugli approfondimenti effettuati e in mancanza di FAQ del governo aggiornate, le attività di FederTrek e delle Associazioni affiliate sono SOSPESE nelle zone contraddistinte dal colore rosso e LIMITATE nelle zone contraddistinte dal colore arancione.
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✅ Un provvedimento che ci consentirà contribuire a tenere basse le curve di contagio e di intraprendere la fase di vaccinazione in maniera più efficace, sperando di tornare presto a camminare liberamente.
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‼️🚷 Nelle REGIONI riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone ROSSE), sono da ritenersi SOSPESE tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 15 gennaio.
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‼️⚠️ Nelle REGIONI riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone ARANCIONI) le attività escursionistiche sono LIMITATE a quelle che vengono svolte nell’ambito di un unico Comune, nel quale devono essere residenti o domiciliati sia gli accompagnatori che i partecipanti. Non è possibile svolgere attività in comuni diversi appellandosi alla mancanza di strutture o ambienti particolari nel proprio comune. I gruppi non devono superare i 15 partecipanti.
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‼️ Nelle “Zone Gialle” è consentito fare attività solo nell’ambito della propria regione, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo.
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‼️👣 Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina), è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
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✅ Il ruolo delle Associazioni, in questa fase, è quanto mai importante per conservare la fiducia e sane relazioni sociali tra i cittadini, contribuendo, allo stesso tempo, al superamento della fase di isolamento che stiamo vivendo. Oltre alla promozione di una sana socialità, le attività delle Associazioni garantiscono lo svolgimento in sicurezza dell’attività escursionistica grazie alla formazione e alla perizia degli accompagnatori.
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‼️ 📣AGGIORNAMENTO COVID dal 17 GENNAIO 2021
⚠️ In ottemperanza al DPCM del 15 gennaio 20201, le attività di FederTrek e delle Associazioni affiliate sono sospese nelle zone contraddistinte dal colore arancione e rosso.
‼️ 📣⚠️ Nei prossimi giorni verificheremo le risposte di chiarimento sottoposte anche dal CAI rispetto all’attività escursionistica e, valutando anche i diversi livelli di contagio delle attuali zone rispetto a quelle del 2020, sottoporremo a revisione le indicazioni rispetto alle diverse zone.
✅ Un provvedimento che ci consentirà contribuire a tenere basse le curve di contagio e di intraprendere la fase di vaccinazione in maniera più efficace, sperando di tornare presto a camminare liberamente.
‼️🚷 Nelle REGIONI e nelle GIORNATE riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 3 novembre.
‼️🚷 Nelle REGIONI e nelle GIORNATE riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dalle FAQ del governo.
‼️⚠️ Nelle “Zone Gialle” è consentito fare attività solo nell’ambito della propria regione, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo.
‼️👣 Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.

All’alba del 2021, l’annuncio del parere dell’Area Valutazione d’Incidenza della Regione Lazio al Piano di interventi denominato Terminillo Stazione Montana ha fatto brindare tutti i promotori del TSM al successo, in una rincorsa a prendersi il merito di un’autorizzazione che ancora non c’è.

Un parere pubblicato tra spumanti e panettoni, ma che presenta molti passaggi incomprensibili e inaccettabili, primo fra tutti la mancata firma del Dirigente dell’Area Vinca. Il documento è oltretutto debole in molti punti e con aspetti dichiaratamente non valutati aprendo così la possibilità di distruggere svariati ettari di faggeta in Vallonina, in parte tutelati anche dalla Rete Natura 2000, contraddicendo i pareri del 2010 e del 2015 con i quali la stessa Area Vinca aveva bocciato il progetto nella sua interezza.

Come associazioni che seguono da anni il procedimento di VIA, anche con diverse proposte che avrebbero da tempo consentito lo sblocco dei fondi regionali a favore di un rilancio sostenibile per il Terminillo, abbiamo di conseguenza presentato formale diffida agli organi competenti a concludere il procedimento con pareri privi di validità o non ancora acquisiti e senza tenere conto dell’annullamento del Piano Paesistico della Regione Lazio, ad opera della Corte Costituzionale pochi mesi fa, e di numerose autorizzazioni invalidate dall’evoluzione della normativa nei sei anni del procedimento.

L’unica buona notizia che accogliamo favorevolmente è quella del riconoscimento dell’impatto estensivo sulla faggeta, come già evidenziato dalle nostre osservazioni, che ha portato al parere negativo sul collegamento tra la Sella di Cantalice e gli impianti di Campo Stella in Vall’Organo con numerose prescrizioni sugli interventi rimanenti.

Il riconoscimento del valore estensivo delle faggete e dell’annullamento di un Piano Paesistico, che è stato bocciato proprio per la mancanza di una sufficiente tutela delle “Terre Alte” dalle speculazioni legate all’ampliamento degli impianti sciistici, riteniamo non potrà che portare ad ulteriori pareri negativi in sede di valutazione finale della compatibilità ambientale.

Se così non sarà, le associazioni sono pronte a ricorrere, nelle sedi appropriate, contro ogni atto che possa minare la tutela dei beni ambientali e comuni del territorio del comprensorio del Terminillo.

Un futuro migliore per il Terminillo è possibile. La saturazione del mercato dello sci da discesa nelle poche stazioni ad alta quota rimaste sta spingendo verso la diversificazione del business della montagna con un coinvolgimento sempre più intenso del tessuto dei centri in rete sul territorio. Ce lo ha dimostrato l’assalto che abbiamo visto nella fase Covid, ad impianti fermi, con centinaia di persone alla ricerca di natura, buon mangiare e benessere. Ma bisogna essere pronti ad accogliere queste nuove opportunità con servizi e strategie adeguate.

Infine la petizione consegnata in regione Lazio con 15.000 firme (luglio 2020) e oggi a quota 17.000 è stata rilanciata. Invitiamo tutti ad aderire perché ognuno di noi possa salvare il bosco della Vallonina.

www.change.org/p/regione-lazio-salviamo-terminillo-fermiamo-un-progetto-inutile-e-dannoso-notsm

‼️ 📣AGGIORNAMENTO COVID GENNAIO 2021
⚠️ In ottemperanza decreti per Gennaio 2021, le attività di FederTrek e delle Associazioni affiliate sono sospese nelle giornate e nei giorni contraddistinti dal colore arancione e rosso.
✅ Un provvedimento che ci consentirà contribuire a tenere basse le curve di contagio e di intraprendere la fase di vaccinazione in maniera più efficace, sperando di tornare presto a camminare liberamente.
‼️🚷 Nelle REGIONI e nelle GIORNATE riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 3 novembre.
‼️🚷 Nelle REGIONI e nelle GIORNATE riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dalle FAQ del governo.
‼️⚠️ Nelle “Zone Gialle Rinforzate” è consentito fare attività solo nell’ambito della propria regione, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo.
‼️👣 Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
Ancora increduli piangiamo l’improvvisa scomparsa del nostro Vice Presidente Nazionale e fondatore di FederTrek Italo Clementi.
Estensore con Paolo Piacentini del Manifesto del Camminare.
Ci mancano le parole … ma non la forza di rendergli merito per il ruolo quotidiano che ha avuto per tutti noi.
Avremo modo di ricordarlo degnamente …