FederTrek tutta si stringe in un forte abbraccio alle famiglie ed gli amici degli escursionisti che hanno perso la vita o sono ancora dispersi sulla Marmolada, un incidente importante che ha visto come vittime persone che stavano seguendo una passione, godendo delle meraviglie che quei monti sanno donare.

Sappiamo tutti che muoversi sui sentieri montani ha dei rischi, ma tali rischi sono la motivazione che ci porta e studiarne le dinamiche e a fare il possibile affinché non si tramutino in realtà e tragedia. Gli eventi di oggi dimostrano come sia importante non improvvisarsi ed affidarsi  a figure professionali che sappiano condurci in sicurezza.

Ma oggi questo non è bastato con la complicità, probabilmente, di una montagna che sta mutando. Stanno mutando le persone che sempre più percorrono i sentieri che le attraversano, stanno cambiando i segnali che le montagne ci danno e che dovremo imparare a leggere.

Il mondo dei camminatori è esploso negli ultimi 5 anni, complice anche la fame d’aria dopo la pandemia, e ha portato sui sentieri numeri più importanti e persone meno consapevoli. Un bene per l’economia delle aree interne, ma porta con se una più attenta gestione dei rischi e delle “rinunce” quando le condizioni o la preparazione dei camminatori non lo consentono.

La montagna è ormai preda di cambiamenti epocali, l’effetto dei cambiamenti climatici è ormai innegabile e lo si legge nelle rughe dei monti. Un cambiamento che, oltre a ridurre o a far ormai scomparire molti ghiacciai li mina nel profondo, generando insidie mortali per chi gli passa accanto. Difficile è ormai leggere i segni a cui eravamo abituati, il rischio è aumentato anche se è difficile riconoscerlo.

Ormai le montagne non saranno più come prima:

  • quando si sciava sui ghiacciai nella bella stagione ed in appennino, senza la neve artificiale,
  • quando il ghiaccio conservava le riserve idriche per alimentare la bella stagione lungo la valle,
  • quando il ghiaccio cementava le rocce fortificando le vette.

Dobbiamo prendere coscienza del cambiamento in atto, contrastarlo in maniera decisa attraverso l’impegno di ognuno di noi, ma anche sapersi adattare ad un nuovo turismo, distribuito e non legato a interventi massicci per gli sport su neve.

In queste situazioni si ribadisce l’importanza ed il ringraziamento al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS che veglia su tutti noi con dedizione e responsabilità e che necessiterà di sempre maggiori risorse per affrontare insieme a noi il cambiamento.

L’OUTDOOR NEL LAZIO: TUTELA E SVILUPPO, TURISMO E PREVENZIONE

COME VIVERE E VALORIZZARE L’AMBIENTE NATURALE NEL LAZIO IN SICUREZZA

Il Servizio Regionale Lazio del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), in collaborazione con  il Club Alpino Italiano Lazio (CAI Lazio), FederTrek, la Federazione Speleologica Laziale (FSL), l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE), con il patrocinio della Regione Lazio e della Compagnia dei Lepini, organizzerà in data 23 Settembre 2021, presso Il Teatro Vittorio Veneto di Colleferro, una tavola rotonda, rivolta prevalentemente alla pubblica amministrazione, allo scopo di favorire la collaborazione tra tutte le entità potenzialmente interessate a promuovere una fruizione degli ambienti naturali del territorio laziale in sicurezza.

Le attuali situazioni contingenti hanno portato ad un aumento della frequentazione da parte dei cittadini di ambienti montani, parchi, riserve e territori naturali in genere, non sempre accompagnata da una conoscenza delle procedure adeguate a garantirne la sicurezza. Come conseguenza si è avuto un aumento delle criticità per la popolazione che, sempre più frequentemente, si impegna in attività escursionistiche, correndo pericoli altrimenti evitabili.

Gli organizzatori della manifestazione, tra i maggiori interpreti della corretta frequentazione di tali ambienti, hanno individuato nella sensibilizzazione delle istituzione e nella collaborazione con le stesse, degli strumenti fondamentali per promuovere una corretta informazione e la diffusione di quella cultura, che è alla base della prevenzione di criticità e della diffusione delle corrette procedure di ingaggio delle principali organizzazioni preposte al soccorso in ambiente ostile, tra cui 112, 118, CNSAS .

Si è individuata la forma più consona a tali obiettivi in quella della Tavola Rotonda, con modalità mista, in presenza e diretta streaming su piattaforma digitale (Zoom) per consentire il maggior numero di partecipanti, nel rispetto della sicurezza, in conformità alle attuali normative vigenti volte al contenimento della diffusione del SARS-COV2.

A tal fine, si intende coinvolgere, oltre alle istituzioni sul territorio, che trovano la loro massima espressione nei comuni montani, gli altri organi istituzionali preposti alla salvaguardia della salute comune:

  • Direzione Regionale Soccorso Pubblico e N.U.E (112);
  • Ares 118 UOC Elisoccorso Regionale;

A completamento, è stato ottenuto il patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani del Lazio (ANCI LAZIO), l’Unione Nazionale Comuni, Comunità Enti Montane del Lazio (UNCEM LAZIO), Comunità dei Monti Lepini e Comune di Colleferro

Di seguito si riporta il programma della manifestazione ad integrazione della domanda.

Per la manifestazione è prevista una durata di circa tre ore, a partire dalle 10:00 del mattino.

ACCREDITAMENTO

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Next Generation Italia,  deve contenere un’adeguata e necessaria attenzione alla mobilità attiva, ferrovie locali, borghi e turismo sostenibile. Un progetto ed una visione indispensabili per una ripartenza sostenibile, l’occupazione duratura e la tutela del territorio nel nostro Paese. Nel PNRR del Governo italiano – approvato in Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2021 – questi temi e parole d’ordine sono presenti ma in modo parziale, disseminato, in diversi casi senza identificare le risorse adeguate, senza configurare una strategia coerente. Come Alleanza Mobilità Dolce avanziamo le 7 seguenti osservazioni, con proposte di integrazione al testo in discussione in Parlamento.

 

1.  Reti di Mobilità Dolce come Infrastrutture per la mobilità sostenibile

PROPOSTA: Nel PNRR le reti per la mobilità dolce a piedi e in bicicletta sono indicate in modo frammentato nella Missione 1 e nella Missione 2. Per questo avanziamo la proposta che l’insieme di queste reti, cammini, sentieri, ciclovie, greenways, sia inserita come una componente dalla Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile con la dizione 3.3 Reti e Infrastrutture per la mobilità dolce,

 

2. Ciclovie, Greenways e percorsi: 2 miliardi per la mobilità in bicicletta

PROPOSTA: Un obiettivo ambizioso e necessario nel PNRR, dovrebbe puntare alla realizzazione di 5000 km di reti urbane ciclabili e 10.000 km di reti di collegamento tra paesi, percorsi su strade a basso traffico, greenways e ciclovie turistiche in sede propria.

Progetti che nel complesso richiedono 2 miliardi di investimenti nel PNRR che (semplificati) possono davvero essere realizzati in sei anni, entro il 2026. Da inserire nella Missione 3.3 Reti ed infrastrutture per la mobilità dolce ed accelerare la realizzazione.

 

3 Realizzare Cammini, Sentieri e Percorsi per la mobilità attiva

PROPOSTA: Per questi obiettivi di crescita di Cammini e Sentieri è necessario incrementare le risorse nel PNRR, da inserire con una componente specifica nella Missione 3.3 Reti e Infrastrutture per la Mobilità Dolce. Riformare l’Atlante dei Cammini, creare una Mappa integrata delle reti di mobilità dolce e con le connessioni con il sistema di trasporto collettivo.

 

4. Riequilibrare gli investimenti ferroviari con maggiori risorse verso trasporto locale e ferrovie regionali

PROPOSTA: Proponiamo di rivedere l’attuale attribuzione delle risorse alla Missione 3.1 per gli investimenti ferroviari. Aumentare in modo netto le risorse per il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani, delle ferrovie regionali e la piena attuazione della legge per le ferrovie e treni turistici 128/2017, passando dagli attuali 5,6 mld a 12,5 miliardi, riducendo le altre voci per AV e lunga distanza. Inserire gli investimenti per linee locali della Legge 128/2017 nella Missione 3.1 degli investimenti ferroviari e lasciare alla Missione 1.3 Turismo lento solo la parte relativa alla valorizzazione turistica di promozione, servizi e accoglienza.

 

5. Turismo sostenibile legato alla mobilità dolce e ai territori

PROPOSTA: Nel PNRR le parole chiave per il sistema di accoglienza del futuro per il turismo sostenibile ci sono ma in modo frammentato (già presenti nel Piano Strategico Turismo 2017-22). Occorre perciò dare un respiro diverso alla strategia di settore e rendere più credibili e motivate le progettualità introdotte in modo troppo vago, vincolandole al senso complessivo del PNRR.

 

6. Borghi italiani come luoghi di vita capaci di futuro

PROPOSTA: Predisporre un Piano Nazionale Borghi, come luoghi dove abitare, vivere e fare impresa, in cui supportare la comunità locale affinché non venga meno il presidio territoriale e la tutela dell’identità locale, aumentare le dotazioni di servizi sanitari, di trasporto collettivo, di connessioni digitali. Questo contesto crea le condizioni imprescindibili anche per uno sviluppo turistico responsabile e sostenibile, legato anche la mobilità dolce, alla natura e al paesaggio.

 

7. Partecipazione, formazione, qualità dei progetti e competenze, coinvolgimento del Terzo Settore

  • La Partecipazione. E’ un processo fondamentale del PNRR il coinvolgimento dei territori e delle comunità locali, nell’attuazione del Piano.
  • Formazione. Le reti e servizi di mobilità dolce (cammini, ciclovie, ferrovie locali), il turismo sostenibile, il sistema di accoglienza, il futuro dei borghi, natura e paesaggio, sono anche interessanti opportunità formative e creative, a partire dal coinvolgimento delle scuole.
  • Qualità dei progetti e Competenze. Il PNRR ha bisogno di molte competenze e di un metodo di lavoro consolidato Importante è la replicabilità dei progetti e l’esemplarità dei progetti. Servono interventi virtuosi come modelli per il futuro, elevando il livello qualitativo degli interventi pubblici e pubblico-privato.
  • Coinvolgimento del Terzo Settore: proponiamo che il PNRR Next Generation EU includa anche il terzo settore come soggetti diretti di implementazione e attuazione dei progetti legati ai servizi su cui hanno dimostrato competenze e saperi.

Scarica qui il documento integrale di AMODO su PNRR Next Generation Italia

ALLEVA LA SPERANZA +

Legambiente ed Enel ancora più vicine alle imprese del Centro Italia

Più sostegno per contribuire alla ripresa di turismo e ospitalità locali con la nuova campagna sulla piattaforma Plan Bee in partnership con Fondazione Symbola, Federtrek, Turismo verde e associazione Host Italia

Chiusa la terza fase del crowdfunding, la raccolta fondi amplia il campo d’azione al settore extralberghiero per sostenere l’economia dell’Italia Centrale colpita dagli eventi sismici del 2016-2017 e dagli impatti negativi dell’emergenza Covid-19

Alleva la speranza + sarà presentata oggi alle 15.30 in diretta streaming sulle pagine facebook di Legambiente e della Nuova Ecologia e su www.lanuovaecologia.it

Hanno in comune l’amore per la loro terra e la volontà di realizzare un progetto, nonostante le avversità; la resilienza è la loro forza. Stefano Cappelli gestisce il rifugio Mezzi Litri ad Arquata del Tronto; Eleonora Saggioro gestisce il rifugio Vincenzo Sebastiani nel comune di Rocca di Mezzo (Aq); Domenico Angelini lavora nella sua azienda agricola Dolci Giuseppina a Monteleone di Spoleto (Pg); Brigida Stanziola coordina le attività educative del Centro di educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo (Pg). Per loro, come per molte delle imprese che risiedono nelle zone del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 e ora rese ancora più fragili dalla pandemia da Covid-19, continua una lunga, difficilissima stagione. Sono i quattro nuovi beneficiari della grande campagna di crowfunding lanciata da Legambiente ed Enel nel 2018, che prosegue ora con una novità: Alleva la speranza diventa Alleva la speranza +.

Si chiude, infatti, la terza fase della raccolta fondi Alleva la speranza, che attraverso la piattaforma PlanBee ha interessato dodici allevatori di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo e i loro progetti: un bilancio ad oggi di 187.237 euro, frutto di 511 donazioni (di cui diverse “collettive”, cioè fatte da una sola persona in rappresentanza di un gruppo più o meno ampio) a sostegno di Teresa Piccioni, Alessia Brandimarte, Amelia Nibi, Silvia Bonomi, Arianna Veneri, Fabio Fantusi, Alba Alessandri e Pietropaolo Martinelli, Valentina Capone, Simone Vagni, Angela Catalucci e Massimo Pierascenzi. La terza parte del crowdfunding chiude con 12.477 euro destinati al progetto di Massimo Pierascenzi, 16.356 euro a quello di Valentina Capone, 12.876 euro per Simone Vagni e 12.024 euro per Angela Catalucci.

E la campagna di Legambiente ed Enel assume una nuova veste, con la partnership di Fondazione Symbola, Federtrek, Turismo verde e associazione Host Italia, per essere più vicini alle imprese, più attenti ai crescenti bisogni connessi all’emergenza Covid-19 e più uniti che mai: oltre agli allevatori, anche molti gestori di strutture impegnate nell’ospitalità extralberghiera sono stati colpiti dal sisma e dalla crisi ma, nonostante tutto, continuano a gestire con tenacia e passione le loro attività. Alleva la speranza + sarà presentata oggi con un evento online, in cui interverranno, introdotti da Nicoletta Novi, responsabile CSV e progetti di sostenibilità di Enel e da Enrico Fontana, segreteria nazionale di Legambiente, i quattro beneficiari della campagna Stefano Cappelli, Eleonora Saggioro, Domenico Angelini, Brigida Stanziola, insieme a Paolo Piacentini, presidente di Federtrek, Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, Giulio Sparascio, presidente di Turismo verde, Lucia Simioni, presidentessa di Abruzzo B&B, affiliata ad Host Italia.

“La pandemia che ci ha colpito rende ancora più fragili i territori fiaccati dal sisma, aggravando situazioni già precarie – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente -. In quelle aree, spesso di straordinaria bellezza, tanti piccoli imprenditori garantiscono, produzioni sostenibili e di qualità, grazie alle quali tengono letteralmente in vita intere comunità, altrimenti destinate a scomparire a causa dello spopolamento. Queste persone sono oggi una speranza concreta, perché la ricostruzione delle aree devastate dal sisma sia fondata sulle comunità. A guidarle è una straordinaria volontà di continuare a vivere dove sono nate e dove hanno deciso di investire tutte le proprie energie. Un amore profondo per la loro terra, il loro lavoro. Che ha bisogno, per essere alimentato ogni giorno, del sostegno di tutto il Paese”.

“L’emergenza legata al COVID 19 ha messo a dura prova un territorio già colpito negli anni passati dai violenti eventi sismici. Sostenendo anche le strutture extralberghiere con la campagna Alleva la Speranza + intendiamo – ha detto Nicoletta Novi, responsabile CSV and Sustainability Projects di Enel Italia –  contribuire al rilancio dell’ospitalità e del turismo nelle aree del Centro Italia: risorse irrinunciabili per la ripresa dell’economia locale attraverso la valorizzazione della ricchezza del patrimonio naturale e della qualità dei prodotti agroalimentari di questi straordinari territori”.

Stefano ed Elena, con la loro associazione Monte Vector, gestiscono il rifugio Mezzi Litri ad Arquata del Tronto; sognano un Appennino inclusivo, senza barriere, e con l’aiuto di Alleva la Speranza + vogliono realizzare una rampa per disabili e strutture di accoglienza mobili e accessibili. “Abbiamo adeguato il casale a rifugio – racconta Stefano Cappelli -, abbattendo tutte le barriere possibili e dotandolo di servizi per disabili. Per noi è un avamposto di sensibilizzazione alla sostenibilità e una possibilità tangibile per il ritorno in uno dei territori più colpiti dal sisma del 2016. Con lo spopolamento e poi il sisma i produttori rimasti ad Arquata sono pochissimi, ma la valorizzazione di questi luoghi deve partire dalla promozione dei loro prodotti. Uno dei nostri obiettivi principali è far incontrare le persone con questi straordinari sapori che offriamo nelle nostre degustazioni al rifugio, senza però venderli, invitando ad andare a comprarli dal produttore. Purtroppo il Covid-19 ha rallentato le nostre attività”.

Eleonora Saggioro gestisce, nel comune di Rocca di Mezzo (Aq), con la cooperativa Equorifugio, il rifugio Vincenzo Sebastiani, costretto a chiudere a marzo; il sostegno di Alleva la speranza + serve a ristrutturare gli spazi interni per garantire il necessario distanziamento tra gli escursionisti. “Nel rifugio di proprietà del Cai di Roma, da 20 anni sempre aperto – spiega Eleonora Saggioro – abbiamo creato un luogo che attira turismo nel parco Sirente Velino, tessendo una rete e organizzando tanti eventi culturali. I rifugi nascono per accogliere le persone, purtroppo siamo luoghi piccoli e con il Covid siamo in estrema difficoltà. Abbiamo dovuto chiudere prima per le ordinanze, poi per lavori di ristrutturazione. Per le parti nuove, l’obiettivo è creare delle mini camerette in modo che le persone siano autonome, mentre bisogna riorganizzare la camerata vecchia. Vorremmo creare più spazi all’esterno, per fare mangiare le persone distanziate su una terrazza”.

Domenico Angelini nella sua azienda agricola Dolci Giuseppina, a conduzione familiare, a Monteleone di Spoleto, in alta Valnerina (Pg), coltiva legumi e cereali biologici, zafferano e produce miele. Con il sostegno di Alleva la speranza + vuole realizzare un punto di degustazione sulla sua terrazza panoramica e acquistare altre arnie per le api. “Lenticchie, ceci, cicerchia, fagioli e roveja sono la nostra specialità. Tra i cereali coltiviamo l’unico farro con marchio Dop in tutta Europa – dice Domenico Angelini – e, inoltre, aderiamo all’associazione produttori zafferano di Cascia. I miei genitori sperano di poter presto passare la conduzione alla nuova generazione. Io ho scelto di rimanere sul territorio per il forte attaccamento che sento nei confronti di questi luoghi e per dare un futuro a questa impresa. Il nostro sogno è ampliare l’offerta investendo nella trasformazione delle materie prime. Intanto, vorremmo una struttura in legno antisismica da sistemare sulla nostra terrazza, che permetta ai clienti di assaporare i nostri prodotti e il panorama”.

Brigida Stanziola coordina le attività educative del Centro di educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo (Pg), che è il comune più piccolo dell’Umbria; il contributo di Alleva la speranza + serve ad aumentare l’efficienza energetica della struttura, migliorare la gestione dei rifiuti e sviluppare un progetto di ospitalità diffusa. Il Cea si trova a circa 1.000 metri nel cuore della Valnerina, a pochi chilometri dal Parco nazionale dei Monti sibillini. “Organizziamo – racconta Brigida Stanziola – centri estivi, campi di volontariato e tante attività ambientali. La nostra è una struttura che è sempre stata a disposizione degli abitanti di Poggiodomo. Nel 2016 con il primo terremoto è stato un rifugio e anche adesso, con la pandemia, le riunioni possono essere fatte nell’ampia sala areata e sanificata: qui sono stati organizzati i consigli comunali. La grande cucina è a disposizione dell’associazione che organizza le feste del paese. Purtroppo con il terremoto 2016-2017 è stato impossibile continuare le nostre attività; poi sono arrivati anche pandemia e lockdown”.

Alle donazioni che arriveranno attraverso la piattaforma PlanBee, si sommeranno quelle di Enel e di Legambiente, perché i loro progetti di rinascita possano diventare realtà.

Dichiarazioni dei partner:

Paolo Piacentini, presidente nazionale di Federtrek: “Sono davvero lieto a titolo personale e come Federtrek di sostenere un progetto che vede coinvolte persone straordinarie cariche di passione. Di Stefano ed Elena conosco la forza ed il coraggio nell’aver messo in piedi dal nulla il rifugio Monte Vector che sta diventando uno dei luoghi più accoglienti lungo ilCammino nelle Terre Mutate. Di Eleonora Saggioro conosco la caparbietà e l’attenzione alla qualità che ha da sempre caratterizzato il Rifugio Sebastiani, che oggi si presenta al mondo degli escursionisti in una veste profondamente rinnovata”.

Valerio Nicastro, presidente di Host Italia: “L’Abruzzo è una regione multiforme e splendida, in cui la natura molto ha dato ma anche molto ha tolto. Le associazioni Host Italia e Abruzzobnb sono liete di poter sostenere il progetto di Legambiente ‘Alleva la Speranza+’, e si adopereranno per coinvolgere i propri soci e i propri contatti in questa entusiasmante gara di solidarietà. Buona fortuna!”.

Giulio Sparascio, presidente nazionale di Turismo verde: “Trasformiamo l’emergenza coronavirus in una opportunità. Cerchiamo di non ripresentarci, al termine di questa pandemia (speriamo a breve) uguali a prima, ma cerchiamo nuovi modelli di business, fondati su valori diversi, su cui l’Italia ha moltissime carte da giocare. Ridiamo valore al fattore umano e quindi alle relazioni, di cui gli agriturismi sono i portavoce, elemento chiave per l’accrescimento del bene comune e delle aree più interne del nostro Belpaese ed ancora di più nei territori colpiti dal sisma. L’agriturismo con la sua multifunzionalità punta da sempre alle relazioni sociali con: le Istituzioni pubbliche come comuni, provincia, regione, gli Enti parchi e aree naturali, i piccoli musei, gli agricoltori limitrofi per l’approvvigionamento delle materie prime e tutti quei soggetti legati al Turismo di quel territorio come guide parchi, guide ai piccoli borghi, spiagge, paese di montagna meno conosciuti, imprenditori che offrono qualsiasi altro servizio turistico come passeggiate a cavallo, trekking, mountain bike, barca, artigiani che tramandano gli antichi mestieri”.

Fabio Renzi, segretario generale di Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane: “Symbola si è molto impegnata in questi quattro anni per una ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici e meteorologici del 2016/17 che fosse prima di tutto un progetto di rigenerazione territoriale basato sul protagonismo civile, politico ed economico delle comunità locali. Proprio come fa il progetto Alleva la speranza che, dopo aver aiutato gli allevatori, ora centra l’attenzione sul settore dell’ospitalità extralberghiera, chiamato a qualificare e a mettere in sicurezza le proprie strutture per rispondere al meglio alla crescente domanda – come i dati di questa estate stanno a dimostrare – di turismo esperienziale ed emozionale legata all’ambiente, alla natura, al paesaggio e alla cultura. Per questo Symbola ha deciso di accompagnare e promuovere l’iniziativa promossa da Legambiente ed Enel, in collaborazione con PlanBee, per la raccolta di risorse destinate a dare fiducia e sostegno a quelle attività economiche che svolgono il ruolo di veri e propri presìdi territoriali”.

L’ufficio stampa

Legambiente: Alice Scialoja 339 3945428 – Luisa Calderaro 349 6546593 – Valentina Barresi 346 2308590

FederTrek, si unisce al coro di tutte le associazioni ambientaliste, per denunciare l‘attacco della Giunta regionale della Liguria al sistema delle Aree Protette, attraverso una sostanziale riduzione del perimetro di alcune tra le più importanti: ben 540 ha.

Sempre con la stessa legge si arriva a declassificare molte piccole aree protette facendole passare da regionali a provinciali. Le associazioni ambientaliste, che sono riuscite almeno ad ottenere un tardivo Tavolo di Consultazione regionale, denunciano che tale operazione è un regalo ai cacciatori e agli speculatori, accampando la solita motivazione, ormai astorica, dei parchi come limite allo sviluppo delle aree interne per ripopolare la montagna.

FederTrek vigilerà sulla tutela delle Aree Protette, sul loro sviluppo sostenibile e anche sulla tutela dei siti della Rete Natura2000, nella convinzione che una seria politica di gestione virtuosa delle aree protette è l’unica strada percorribile per far tornare le persone in montagna in modo stabile, attraverso l’incentivazione del turismo lento e la promozione dei prodotti qualità dei singoli territori.