Le origini

Potremmo dire che la lunga storia che conduce alla FederTrek di oggi parte davvero da molto lontano. Siamo a metà degli anni ottanta quando a Roma c’erano pochissime associazioni d’escursionismo e viveva il suo momento di maggior successo la cooperativa “La Montagna”. A fare da apripista alla FIE Lazio fu sicuramente il Centro di Documentazione e Iniziativa Ecologica (CDIE), animato da Antonio Citti e Pietro Pieralice, che, oltre ad organizzare escursioni, era impegnato in prima linea nella difesa del Parco di Aguzzano. Il Parco arrivò e anche il CDIE ne fu protagonista.

Erano gli anni in cui si respirava ancora forte la voglia di provare a cambiare il mondo. I venti del sessantotto e del settantasette non erano ancora completamente sopiti e l’escursionismo del CDIE aveva una grossa valenza culturale e politica.

Lentamente arrivarono altre associazioni e allora si provò a fare rete unendosi nel progetto della FIE Regionale. Fu sicuramente un momento molto importante, che incrociò l’evoluzione dell’escursionismo romano e laziale.

Il Sentiero della Pace

All’interno di uno dei corsi di formazione per accompagnatori, da dove sono usciti alcuni dei più attivi consiglieri prima della FIE Lazio e poi della FederTrek, nacque un progetto meraviglioso: Il Sentiero della Pace. Un Cammino che, dalla periferia di Roma, conduceva fino a Subiaco, toccando luoghi importanti dal punto di vista del paesaggio e della storia locale.

Punto di partenza era la Biblioteca Gianni Rodari, dove Antonio Citti animava con passione il settore che segue l’educazione ambientale. I corsisti idearono e animarono il progetto, mettendo in piedi un viaggio esplorativo indimenticabile. Un’esperienza di condivisione collettiva ed appassionata che invitava gli escursionisti ad attraversare i territori a piedi, lentamente. Erano anni in cui non si parlava ancora di Cammini e fu il primo progetto di un itinerario escursionistico che partiva da Roma per inoltrarsi prima nella campagna romana e poi nei contrafforti montuosi dei Prenestini, fino ai Monti Simbruini.

Nasce FederTrek

Ad un certo punto, la quasi totalità delle associazioni aderenti alla FIE Lazio si ritrovò a ragionare sulla possibilità di mettere in piedi un progetto autonomo rispetto alla FIE nazionale, una nuova realtà associativa, con la pretesa di puntare ad una dimensione nazionale. Uno spunto venne dal Manifesto del Camminare, elaborato da Paolo Piacentini e da Italo Clementi, editore della rivista Trekking&OUTDOOR. Il Manifesto del Camminare vide la luce nel 2009, a cento anni dal Manifesto del Futurismo, che esaltava la velocità.

Il camminare è sinonimo di rapporto lento e dolce con il mondo, come dovrebbe essere l’esperienza dell’attività escursionistica. I rapporti con la FIE ormai non erano più armonici, una nuova visione dell’attività escursionistica stava nascendo nel Lazio. Da queste riflessioni si avviò un lungo confronto che, nel 2010, portò alla nascita della FederTrek.

La filosofia è quella di un movimento culturale che trasporta dentro di sé tutta l’esperienza dell’attività escursionistica e della formazione, con un approccio diverso, più attento al camminare come dimensione quotidiana, stile di vita che ci accompagna anche in ambito urbano.

EVENTI NAZIONALI

Giornata del Camminare

La FederTrek doveva rappresentare una novità a livello nazionale, bisognava dare le gambe al progetto culturale. Nacque così nel 2012 la Giornata del Camminare, che si celebra in tutta Italia nella seconda settimana di ottobre. Una promozione del camminare che è nelle corde del progetto culturale. Si parte dal camminare in città per poi allargare le iniziative in tutti i paesaggi.

Fin dalla prima edizione il successo andò oltre ogni più rosea aspettativa, si svolsero circa 200 iniziative in tutta Italia ed il successo, oltre che di pubblico fu anche mediatico. Tutte le edizioni successive ebbero sempre un forte riscontro e in un paio di occasioni arrivò anche il riconoscimento della Presidenza della Repubblica, oltre ai patrocini dei vari Ministeri.  Molti Testimonial hanno messo la faccia con le loro dichiarazioni, uno su tutti Pietro Migliaccio, il famoso nutrizionista scomparso da pochi anni.

Attraverso camminate tematiche, molte delle quali in ambito urbano, siamo riusciti sensibilizzare i cittadini sui luoghi attraversati. A Roma si sono concentrate ogni anno molte iniziative, con la partecipazione un anno dell’allora Presidente della Camera Laura Boldrini.

Anche durante la crisi pandemica del COVID, siamo riusciti ad organizzare la Giornata, tenendo un profilo basso, nel rispetto di tutte le norme vigenti. La Giornata del Camminare è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello delle tante campagne che abbiamo costruito negli anni.

Natura senza Barriere

Altro evento nazionale “ Natura senza Barriere”, manifestazione dedicata all’escursionismo condiviso. Enti, associazioni, cooperative e altri soggetti
privati condividono l’ambizione di portare un cambiamento nel modo di progettare e realizzare le escursioni in natura, abbattendo barriere che sono,
prima di tutto, culturali. Gli aderenti sono invitati ad organizzare iniziative gratuite che coinvolgano persone a cui risulta impossibile o difficile vivere in autonomia l’esperienza della scoperta della natura.

La manifestazione, nata nel 2016, è diventata spazio di progettazione, dove sperimentare e confrontarsi, conoscere nuove realtà con cui lanciare altre iniziative e dare vita a progetti di ampio respiro.

I PROGETTI

Oltre ai grandi eventi come la Giornata del Camminare o Natura Senza Barriere l’attività della FederTrek, in coerenza con la propria missione culturale, ha incontrato alcuni progetti molto importanti portati avanti con altre associazioni ed istituzioni.

Appennino da Rivivere

L’Appennino è stato sempre il luogo privilegiato delle nostre attività escursionistiche. Le associazioni aderenti alla FederTrek riescono a mettere in piedi, nel loro insieme, un programma annuale molto ampio e variegato. La spina dorsale del Paese è quindi un luogo dove camminare e attivarsi per una gestione corretta ed una rinascita nella sostenibilità ambientale e sociale.

Nacque così il progetto “Appennino da Rivivere”, che maturò in una bellissima manifestazione ad Ortona dei Marsi, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, nel mese di giugno del 2011. Oltre alle escursioni la manifestazione si concluse con un dibattito molto interessante sul futuro dell’Appennino, riportando le esperienze di quei giovani che, con passione e fatica, stanno cercando di vivere nei piccoli paesi di montagna.

L’Altra Neve

Il nostro amore per l’Appennino è a tutto tondo ed è per questo che ci ponemmo l’obiettivo di organizzare con un progetto pluriennale la promozione di un turismo invernale che vada oltre la pratica dello sci da discesa. Saranno iniziative molto partecipate che  si terranno ogni anno in località diverse dell’Appennino centrale. Il format è sempre quello delle attività escursionistiche ( sci da fondo, ciaspole o semplici camminate su neve) unite a dei momenti di confronto e dibattito con le istituzioni locali e gli operatori.

Sono momenti di grande sensibilizzazione per far comprendere il valore di un escursionismo invernale in forte crescita. Un bel momento di attivismo collettivo che coinvolge varie associazioni della famiglia Federtrek e gli attivissimi volontari che per qualche anno sono state/i l’ossatura indispensabile per organizzare al meglio le nostre manifestazioni.

La Via di Mezzo

Una Federazione  attenta ai territori, alle loro storie e alla collaborazione con altri attori che hanno finalità simili, non poteva mancare nell’organizzazione di un progetto durato qualche anno organizzato in modo egregio nei comuni dell’Alta Val di Sangro.

La Via di Mezzo ideata e realizzata in collaborazione dei nostri cari amici residenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ha avuto il pregio di rispolverare l’antica storia della transumanza. Una manifestazione organizzata in modo egregio per tre edizioni coinvolgendo molte associazioni locali, le istituzioni e gli accompagnatori di media montagna presenti nei comuni del Parco. La collaborazione con gli AMM ha rappresentato un momento molto importante di dialogo tra il mondo del volontariato e le guide professioniste.