📣  La stretta sulle Regioni continua, nonostante il dpcm del 3 novembre non abbia subito cambiamenti, le FAQ del governo (http://www.governo.it/…/domande-frequenti-sulle…/15638) indicano il divieto di spostamento tra i comuni anche nelle zone arancioni. Secondo il principio di precauzione FederTrek segue le indicazioni più restrittive, pertanto:
‼️🚷 Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 3 novembre.
‼️🚷 Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dalle FAQ del governo.
‼️⚠️ Nelle “Zone Gialle” ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
‼️‼️‼️ Ribadiamo inoltre il punto 14 delle indicazioni FederTrek che recita “Proporre escursioni che prevedano la partecipazione di un numero massimo di 30 partecipanti con la seguente progressione rispetto agli accompagnatori (almeno 1 accompagnatore ogni 10 partecipanti)”vigilando attentamente sul rispetto delle distanze e sull’uso dei DPI

NEI PASSI DI DISCOVERING REVENTINO, KALABRIA TREKKING, GEA GRUPPO ESCURSIONISTI ASPROMONTE.

 

Oggi, alle ore 18,00, FederTrek vi invita ad un talk online dedicato alla scoperta della Calabria che cammina.

Nel corso della diretta, che sarà trasmessa sulla pagina facebook di Federtrek, saranno raccontati e promossi alcuni progetti di cammini organizzati da tre associazioni affiliate Federtrek in Calabria:

– GEA GRUPPO ESCURSIONISTI ASPROMONTE, che ha ideato “Il Sentiero del Brigante” che si sviluppa per circa 140 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre

– l’associazione KALABRIA TREKKING con cui andremo sulle tracce del cammino che hanno creato: il “Kalabria Coast to Coast” dallo Ionio al Tirreno

-DISCOVERING REVENTINO, un progetto di ricerca e narrazione partecipata del gruppo dei monti del Reventino, un’Associazione di Promozione Sociale che promuove il cammino come forma di resilienza e di recupero dell’identità e del rapporto con l’ambiente e il paesaggio.

 

Partecipano all’incontro:

 – Angelo Gigliotti, Presidente di Discovering Reventino

– Sandro Casile, Presidente di Gea Gruppo Escursionisti Aspromonte

– Nicola Casile, Guida ufficiale del Parco Nazionale dell’Aspromonte

– Lorenzo Boseggia, Presidente di Kalabria Trekking

– Paolo Piacentini, Presidente di Federtrek

– Ilaria Canali, Consigliere Nazionale di Federtrek

_______________________________

****L’incontro fa parte delle iniziative di Federtrek per promuovere le proprie associazioni affiliate in tutta Italia.

 

Info: www.federtrek.org

 

#LiberidiCamminare con Federtrek.

COVID-19

Indicazioni per lo svolgimento delle escursioni in sicurezza

TESSERATI

Scarica COVID-19 – TESSERATO rev04

 

COME AVVIENE IL CONTAGIO?

Il virus (Sars-Cov-2, comunemente conosciuto come Coronavirus, agente causale della patologia COVID-19) si trasmette attraverso piccolissime goccioline di saliva che si diffondono nell’aria quando parliamo, starnutiamo, tossiamo. Ci si infetta quando le goccioline di saliva che contengono il virus vengono a contatto con le mucose di bocca, naso e occhi (per questo è importante mantenere la distanza di sicurezza almeno un metro). Le goccioline di saliva di una persona infetta possono anche finire sulle mani, sulle superfici e sugli oggetti vicini. Anche in questo modo si può trasmettere il virus (per questo è importante lavarsi spesso le mani)

Le indicazioni di seguito riportate consentono di svolgere le escursioni in sicurezza nel rispetto di chi ci accompagna e di chi cammina con noi.

 

POSSO PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. NO, SE prima di una escursione si lamentano sintomi di infezioni respiratorie (febbre, tosse, raffreddore), rimanere a casa, appena si sarà guariti sarà possibile tornare a camminare insieme
  2. NO, SE si ha avuto contatti con persone affette da COVID-19 nei 15 giorni precedenti l’escursione, a scopo precauzionale, restare a casa anche se non si hanno sintomi respiratori.
  3. NO, SE non si ha prenotato preventivamente la partecipazione all’escursione, non è possibile partecipare in quanto le misure di sicurezza e lo svolgimento delle escursioni sono state organizzate sulla base del numero dei prenotati

 

COME DEVO ORGANIZZARMI PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. Avere sempre con sé più di una mascherina e soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  2. Essere autosufficiente per quanto riguarda cibo e acqua
  3. L’accompagnatore verificherà il rispetto delle condizioni di partecipazione all’inizio dell’escursione e potrà prendere decisioni insindacabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza.
  4. I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli accompagnatori, pena la decadenza del rapporto di affidamento e l’eventuale responsabilità degli stessi

 

CHE DISTANZE DEVO TENERE DAI COMPAGNI DI ESCURSIONE?

  1. Con i propri compagni di escursione mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro di raggio (poco più di un braccio), che andrà ad aumentare durante l’attività di camminata. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze.
  2. Durante la camminata, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 2 metri di raggio (due braccia e poco più), per via della respirazione che si fa più profonda e vigorosa durante l’attività motoria. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze, rallentando la camminata per garantire la giusta ossigenazione al proprio fisico.

 

COSA SONO I DPI?

  1. I DPI sono i Dispositivi di Protezione Individuali (mascherine e quanto individuato da norme ed ordinanze). Sono importanti ma non sufficienti se non si rispettano le misure di igiene (corretta gestione DPI, igiene mani, tossire in un fazzoletto o nella piega del braccio, per citare degli esempi)

 

COSA POSSO FARE PER RIDURRE I RISCHI?

  1. Non toccarsi occhi, naso e bocca, con o senza DPI. Ci si infetta facilmente con i patogeni se portati a contatto con le mucose.
  2. Indossare la mascherina, meglio se chirurgica, soprattutto nei momenti di sosta, in strettoie o quando si parla con i propri compagni di escursione.
  3. Portare sempre con sé più di una mascherina. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  4. Durante la tua esperienza della camminata igienizza le mani ed evita di toccarti il viso, soprattutto dopo essere stati in un luogo pubblico (es. rifugio o funivia), o dopo aver soffiato il naso, tossito o starnutito.
  5. Igienizzare bene le mani con soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19 prima di manipolare cibo o bevande che andremo ad ingerire durante l’escursione, per evitare il contatto diretto mani-bocca e la possibile trasmissione del patogeno (Sars-Cov-2 ma non solo)
  6. NON è necessario utilizzare guanti monouso durante l’escursione, possono restituire un falso senso di sicurezza e farci dimenticare la corretta igiene delle mani. Eventualmente, a scopo igienico, possono essere portati con sé ed utilizzati durante il momento dello spuntino e/o del pranzo al sacco.
  7. Se si utilizzano le bacchette per la camminata, usare sempre le proprie, o al massimo utilizzare quelle del proprio coniuge/convivente. Impugnare le bacchette di un’altra persona, equivale ad una stretta di mano, che aumenterebbe le probabilità di scambio di un possibile patogeno.
  8. Evitare di affollarsi nei momenti di stazionamento o in prossimità di una strettoia. Rispettare sempre le distanze e attendere pazientemente il passaggio del compagno di escursione davanti a sé o di altri escursionisti che si incontrano lungo il cammino. Così come accade in auto, rispettare la regola del “senso unico alternato”.
  9. Non scambiare cibo e/o bevande con i compagni di escursione. Ognuno deve essere per quanto possibile autosufficiente. In caso di necessità, scambiare solo cibo pre-confezionato, igienizzandosi preventivamente a vicenda le mani e l’involucro esterno dell’alimento.
  10. Utilizzare sempre e solo la propria borraccia.
  11. Manipolare solo il proprio smartphone e non passarlo o farlo manipolare ad un compagno di escursione. Così come le bacchette o qualunque altro oggetto, potrebbe essere un veicolo per la trasmissione di patogeni.
  12. Informati sulla difficoltà del percorso e considera con prudenza la tu forma fisica, dopo un periodo di inattività potresti non essere così preparato come pensi

Queste semplici regole ci aiuteranno a vivere l’escursione in sicurezza. La necessaria distanza fisica non ci separa: stiamo godendo tutti insieme dell’ambiente naturale e saremo uniti dall’esperienza comune che stiamo vivendo 😊

COVID-19

Indicazioni per lo svolgimento delle escursioni in sicurezza

ACCOMPAGNATORI

Scarica COVID-19 – ACCOMPAGNATORI rev08

 

COME AVVIENE IL CONTAGIO?

Il virus (Sars-Cov-2, comunemente conosciuto come Coronavirus, agente causale della patologia COVID-19) si trasmette attraverso piccolissime goccioline di saliva che si diffondono nell’aria quando parliamo, starnutiamo, tossiamo. Ci si infetta quando le goccioline di saliva che contengono il virus vengono a contatto con le mucose di bocca, naso e occhi (per questo è importante mantenere la distanza di sicurezza almeno un metro). Le goccioline di saliva di una persona infetta possono anche finire sulle mani, sulle superfici e sugli oggetti vicini. Anche in questo modo si può trasmettere il virus (per questo è importante lavarsi spesso le mani)

Le indicazioni di seguito riportate consentono di svolgere le escursioni in sicurezza nel rispetto di chi ci accompagna e di chi cammina con noi.

 

CHI PUO’ PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. NO, SE prima di una escursione si lamentano sintomi di infezioni respiratorie (febbre, tosse, raffreddore)
  2. NO, SE si ha avuto contatti con persone affette da COVID-19 nei 15 giorni precedenti l’escursione anche se non si hanno sintomi respiratori.
  3. NO, SE non c’è stata una prenotazione per la partecipazione all’escursione, non è possibile partecipare in quanto le misure di sicurezza e lo svolgimento delle escursioni devono essere organizzate sulla base del numero dei prenotati

 

COME DEVONO ESSERE ORGANIZZATI I TESSERATI PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. Avere sempre con sé più di una mascherina e soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti
  2. Essere autosufficiente per quanto riguarda cibo e acqua
  3. L’accompagnatore verificherà il rispetto delle condizioni di partecipazione all’inizio dell’escursione e potrà prendere decisioni insindacabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza
  4. I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli accompagnatori, pena la decadenza del rapporto di affidamento e l’eventuale responsabilità degli stessi

 

CHE DISTANZE DEVO ESSERE MANTENUTE DAI PARTECIPANTI DURANTE L’ESCURSIONE?

  1. Con i propri compagni di escursione mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro di raggio (poco più di un braccio), che andrà ad aumentare durante l’attività di camminata. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze
  2. Durante la camminata, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 2 metri di raggio (due braccia e poco più), per via della respirazione che si fa più profonda e vigorosa durante l’attività motoria. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze, rallentando la camminata per garantire la giusta ossigenazione al proprio fisico

  

COME DEVO ORGANIZZARE L’ESCURSIONE

  1. Verificare prima di partire eventuali aggiornamenti delle prescrizioni nazionali e regionali e l’esistenza di eventuali prescrizioni dei comuni in cui si farà l’attività motoria, dal sito dei Comuni stessi o dal sito delle Aree Protette, se presenti
  2. Verificare direttamente lo stato dei percorsi in questo periodo potrebbero essere stata bloccata anche la manutenzione ordinaria, dove presente
  3. Verificare che durante l’escursione si è in grado di garantire responsabilmente le misure che riducano la possibilità di contagio tra i partecipanti
  4. Verificare che le misure di sicurezza contro i contagi non portino a ridurre la sicurezza sul sentiero
  5. Proporre escursioni che prevedano la partecipazione di un numero massimo di 30 partecipanti con la seguente progressione rispetto agli accompagnatori (almeno 1 accompagnatore ogni 10 partecipanti)
  6. Prediligere l’appuntamento direttamente al punto di partenza dell’escursione. Ciò per declinandone la responsabilità. Al massimo potremo comunicare i contatti di chi si dichiara disponibile al trasporto, ma nel rispetto delle norme sulla privacy
  7. Evitare di trattenersi in attività conviviali dopo l’escursione
  8. In fase di prenotazione informare il partecipante deve essere informato della necessità di dotarsi di mascherina, gel igienizzante e delle regole di partecipazione
  9. Avere al seguito quanto necessario per la prima assistenza e le interazioni con i partecipanti: mascherine, guanti, gel a base alcolica, occhiali. Mascherina tipo almeno FFP2 senza filtro, nel caso si debba avvicinare ad un partecipante in modo prolungato a meno di un metro (come può accadere in un incidente e qualora abbia bisogno dell’aiuto di altri partecipanti). Qualora le suddette mascherine siano con filtro devono essere usate apponendo sopra una mascherina di tipo chirurgico.
  10. Prevedere misure specifiche per l’accompagnamento di disabili e di gruppi familiari in virtù di norme che ne differenziano i vincoli in termini di distanze da rispettare

 

COSA DEVO FARE DURANTE L’ESCURSIONE?

  1. Essere rigorosi nel far rispettare le misure di sicurezza
  2. Alla partenza verificare le condizioni di partecipazione di ogni tesserato
  3. Comunicare a tutti i partecipanti le regole di partecipazione
  4. Prestare maggiore attenzione nel mantenere i contatti tra gli accompagnatori per controllare lo svolgimento corretto dell’escursione
  5. Evitare di svolgere attività ed interromperla per tempo se presente un rischio pioggia che costringerebbe i partecipanti a riunirsi in spazi ristretti per ripararsi
  6. in caso di comparsa di sintomi la persona deve:
    1. allontanarsi dagli altri partecipanti
    2. avvertire i contatti regionali preposti all’emergenza
    3. indossare la mascherina chirurgica
  7. Verificare e far rispettare le regole sulle distanze, sull’uso dei DPI e dei comportamenti per la riduzione dei rischi.
  8. Prediligere l’uso di mascherine riutilizzabili. Verificare e far rispettare il corretto smaltimento dei DPI che non vanno MAI abbandonati. Nel caso, dotarsi di apposito sacchetto in cui raccoglierli e smaltirli nell’indifferenziata.

 

COSA SONO I DPI?

  1. I DPI sono i Dispositivi di Protezione Individuali (mascherine e quanto individuato da norme ed ordinanze). Sono importanti ma non sufficienti se non si rispettano le misure di igiene (corretta gestione DPI, igiene mani, tossire in un fazzoletto o nella piega del braccio, per citare degli esempi)

 

QUALI COMPORTAMENTI DEVO FAR RISPETTARE PER RIDURRE I RISCHI?

  1. Non toccarsi occhi, naso e bocca, con o senza DPI. Ci si infetta facilmente con i patogeni se portati a contatto con le mucose.
  2. Indossare la mascherina, meglio se chirurgica, soprattutto nei momenti di sosta, in strettoie o quando si parla con i propri compagni di escursione.
  3. Portare sempre con sé più di una mascherina. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  4. Durante la tua esperienza della camminata igienizzare le mani ed evitare di toccarsi il viso, soprattutto dopo essere stati in un luogo pubblico (es. rifugio o funivia), o dopo aver soffiato il naso, tossito o starnutito.
  5. Igienizzare bene le mani con soluzione alcoolica disinfettante, secondo le indicazioni COVID-19, prima di manipolare cibo o bevande che andremo ad ingerire durante l’escursione, per evitare il contatto diretto mani-bocca e la possibile trasmissione del patogeno (Sars-Cov-2 ma non solo)
  6. NON è necessario utilizzare guanti monouso durante l’escursione, possono restituire un falso senso di sicurezza e farci dimenticare la corretta igiene delle mani. Eventualmente, a scopo igienico, possono essere portati con sé ed utilizzati durante il momento dello spuntino e/o del pranzo al sacco.
  7. Se si utilizzano le bacchette per la camminata, usare sempre le proprie, o al massimo utilizzare quelle del proprio coniuge/convivente. Impugnare le bacchette di un’altra persona, equivale ad una stretta di mano, che aumenterebbe le probabilità di scambio di un possibile patogeno.
  8. Evitare di affollarsi nei momenti di stazionamento o in prossimità di una strettoia. Rispettare sempre le distanze e attendere pazientemente il passaggio del compagno di escursione davanti a sé o di altri escursionisti che si incontrano lungo il cammino. Così come accade in auto, rispettare la regola del “senso unico alternato”.
  9. Non scambiare cibo e/o bevande con i compagni di escursione. Ognuno deve essere per quanto possibile autosufficiente. In caso di necessità, scambiare solo cibo pre-confezionato, igienizzandosi preventivamente a vicenda le mani e l’involucro esterno dell’alimento.
  10. Utilizzare sempre e solo la propria borraccia.
  11. Manipolare solo il proprio smartphone e non passarlo o farlo manipolare ad un compagno di escursione. Così come le bacchette o qualunque altro oggetto, potrebbe essere un veicolo per la trasmissione di patogeni.
  12. Informati sulla difficoltà del percorso e considera con prudenza la tu forma fisica, dopo un periodo di inattività potresti non essere così preparato come pensi

 

Queste semplici regole ci aiuteranno a vivere l’escursione in sicurezza. La necessaria distanza fisica non ci separa: stiamo godendo tutti insieme dell’ambiente naturale e saremo uniti dall’esperienza comune che stiamo vivendo 😊

Ora che, con molto sacrificio, abbiamo riconquistato la possibilità di poter raggiungere ambienti naturali per della sana attività motoria, prestiamo attenzione alle indicazioni del Soccorso Alpino e prestiamo la giusta attenzione necessaria a chi lo svolge da solo.

dall’editoriale del nostro VicePresidente Italo Clementi per AMODO

Penso che con la pandemia si sia aperta una nuova era, nulla potrà essere più come prima molte persone stanno riflettendo come un diverso stile di vita sia assolutamente necessario per migliorare in modo forte la qualità della vita a iniziare dalle città.

AMODO Alleanza Mobilità Dolce è nata proprio per lavorare in questa direzione e sarà in prima linea per spingere e stimolare questo processo. Fin da adesso stilerà una serie di richieste da sottoporre al governo, appena questo sarà possibile, incontrando i diversi Ministeri per sottoporre e discutere i progetti preparati e far si che possano trovare condivisione e essere avviati verso un percorso legislativo.

Oggi nelle città c’è un mondo di disagio diffuso che interessa vasti strati della popolazione e colpisce in modo forte quasi tutte le classi sociali.

I cittadini sono confusi e frastornati da una quotidianità vissuta in agglomerati urbani dove il disordine, il degrado, i volumi di traffico, l’inquinamento, compreso quello acustico, la continua accelerazione dei ritmi di vita e la mancanza di socializzazione vera, non quella virtuale, sta creando un malessere sempre più marcato, con conseguente aumento dell’aggressività, delle malattie psicotiche, degli stati di ansia.

Tutti questi sono segnali che ci dicono come il modello di sviluppo delle città, che fino a oggi ha dominato, ha fatto il suo tempo e che è giunto il momento di iniziare un nuovo percorso e un nuovo cammino in una direzione completamente diversa.
Partendo però dalla consapevolezza che la città può essere vissuta in modo nuovo e per nuovo intendo più vivo, più sereno, più partecipato, più socializzante, più solidale.

Per fare questo però è necessario fare scelte strategiche assolutamente innovative e in decisa controtendenza con quello che si è fatto sino a ora.
 Credo che sia arrivato il momento nel quale bisogna puntare in modo forte e deciso verso lo sviluppo di città realmente e concretamente sostenibili, non con le parole, ma con i fatti!

È ora di finirla di spargere fumo, di raccontare tiritere o filastrocche fatte di parole, parole, parole, parole e ancora parole. Sono fortemente convinto che per le città sia giunto e sia improcrastinabile il momento di un cambiamento vero. Di una decisa svolta.

Dobbiamo frantumare nelle nostre menti, l’immagine della città odierna e dobbiamo immaginare un’altra città, dobbiamo immaginare oltre, dobbiamo spingere il nostro pensiero al limite, dobbiamo volere un futuro diverso, dobbiamo pensare che il concetto di città come è ora impostato è un concetto vecchio, superato, obsoleto.

Le città, le amministrazioni comunali, con tutta la filiera delle associazioni, gruppi, devono assolutamente lavorare con molta volontà ma soprattutto con scelte politiche, coraggiose e precise per dare il via a questa inversione nello sviluppo urbano, che porti a un’altra città, una città dove l’uomo è l’assoluto protagonista, una città dove vivere è bello, una città serena, viva, positiva, una città dove i cittadini, oltre che virtualmente, sono anche umanamente connessi, dove il paesaggio urbano è una risorsa positiva a vantaggio di tutti gli abitanti.

Tutto questo è fondamentale per recuperare l’equilibrio sociale della comunità urbana, del territorio urbano e per la qualità della vita delle comunità cittadine. Il termine comunità è un altro concetto importante che dovrà essere tenuto in grandissima considerazione in ogni fase della nuova progettualità, un termine che deve essere come un faro verso il quale devono puntare tutti i progetti e le azioni per questo nuovo rinascimento delle nostre città.

È necessario invertire, ribaltare il modello di sviluppo. Invertire vuol dire non esportare il modello urbano delle città in piccoli paesi, addirittura nei borghi, perché sino a ora noi abbiamo fatto questo.

Abbiamo portato questo modello nelle piccole cittadine, in luoghi tra l’altro dove era ancora possibile scegliere tra un piano urbanistico che guardasse all’origine di quelle piccole realtà, di quel paese, di quel borgo, che si stava ingrandendo e dove era ancora possibile orientare la crescita nel solco della sua identità storica o al contrario che prendesse a modello quello urbanistico dei grandi agglomerati urbani.

Purtroppo spesso ha prevalso la scelta di scimmiottare la città con il risultato, un po’ come il punteruolo rosso ha fatto con splendide e rigogliose palme che sono poi seccate e morte, di contaminare questi paesi decretandone se non sempre la fine, un fortissimo degrado.

Bene penso sia giunta l’ora di fare esattamente il contrario, dobbiamo prendere a modello queste comunità e portare il loro modello in città, dobbiamo porci un obiettivo talmente alto, in apparenza addirittura folle, di trasformare le città in borghi!!Solo se ci porremo questa meta, questo obiettivo, che sicuramente sarà impossibile da raggiungere in pieno, riusciremo comunque a fare enormi passi nel recupero, urbanistico, architettonico, sociale, morale, di un nuovo godimento delle nostre città, di un nuovo rinascimento.

Il dramma delle città è un forte depauperamento del tessuto e della coesione sociale. Ma come si recupera questa coesione sociale?

Non si recupera solo vietando il traffico nei centri storici, ma si recupera ridando un’armonia di insieme a tutto il territorio urbano, periferie comprese, riaprendo un dialogo tra esse e il centro urbano, riattivando un positivo flusso di interscambio umano, che vuol dire riallacciare i collegamenti sociali, rimettendo in connessione i cittadini delle periferie con i cittadini dei centri urbani.

Se vogliamo far rinascere le nostre città non dobbiamo più mettere al centro della nostra progettazione i centri storici, come se fossero tutta la città dimenticandosi completamente delle periferie che quasi non vengono considerate città vera, ma zone da abbandonare al loro destino. Non è così.

Se vogliamo realmente cambiare il volto e ridare forza al tessuto sociale delle nostre città dobbiamo essere ben coscienti che il recupero delle città parte dalle periferie e non dai centri storici.

Esse devono diventare il luogo privilegiato, il laboratorio creativo, il crogiolo, di questo nuovo futuro. La vera rivoluzione delle nostre città deve partire da qui, è li che ci giochiamo la partita più grossa.

Le periferie sono state considerate sempre un po’ come una stanza della casa in cui ammucchiare vecchi oggetti, buttare in modo frettoloso e disordinato qualunque cosa che ci vogliamo togliere di torno, tanto quella è una stanza chiusa, buia, polverosa, quello che conta è il salotto buono.

Ecco io penso sia giunto il momento di aprire questa stanza, svuotarla delle cose che non servono, pensare a un nuovo utilizzo, ridarle luce, aria, rimetterla in comunicazione con tutta la casa, chiedendosi perché ci siamo ristretti nel salotto buono, mentre avevamo a disposizione spazi vitali da utilizzare.

È necessario avere entusiasmo, idee, libertà di pensiero, porsi come missione il preciso obiettivo di trasformare le periferie da luogo degradato a componente pulsante di questa nuova armonia urbana.

Bisogna avere coraggio, molto coraggio, arrivando anche, tanto per fare un esempio, a prevedere l’abbattimento, nei casi più eclatanti, di quegli edifici che vengono normalmente definiti con un linguaggio spregiativo “casermoni” e che hanno dato un grosso contributo all’abbrutimento architettonico ma, quello che è ancora peggio, al decadimento sociale delle periferie.

Oggi più che mai che in questo discorso di cambiamento, di inversione di tendenza, di nuova idea di città, di una città che guarda avanti che mette al centro del suo sviluppo l’uomo e il suo benessere fisico e psichico è necessario assolutamente lavorare su una nuova idea di mobilità, dove il muoversi a piedi o in bicicletta in stretto interscambio con i mezzi pubblici, diventa assolutamente prioritario.

Il recupero delle periferie e una nuova mobilità urbana, realmente sostenibile, sono i due capisaldi prioritari intorno ai quali lavorare con molta, molta convinzione. Se sono riuscito a farvi sognare e a desiderare che questo borgo metropolitano, che sembra un irrealizzabile sogno, si avveri, allora forse le mie non sono state parole al vento.

Il Consiglio FederTrek,

rende noto che il DPCM in firma il 9 marzo 2020, che ha come obiettivo il contenimento del virus COVID-19, vieta l’organizzazione e la partecipazione a qualsiasi tipo di escursione e/o attività associativa su tutto il territorio nazionale

Sabato 28 Settembre ore 10,00
Sede: Sala Conferenze Parco Regionale Appia Antica
Via Appia Antica 42 Roma

– Presentazione 1° Corso Nazionale Federtrek “Accompagnatore Trek Urbano Volontario”
– Esperienze di Urban Trek a confronto
– Presentazione dei Trek Urbani nella Giornata del camminare

10:00 – Registrazione
10:30 – Saluti ed introduzione
11:00 – L’approccio di FederTrek al Trekking Urbano
Benefici del camminare in città (MEW)
11:15 – Presentazione del 1° Corso di Accompagnatore Urbano FederTrek
11:45 – Le esperienze di trekking urbano
Declinazioni del Trek Urbano nelle Associazioni Federtrek
– Progetto Trekkincittà (Ass. Inforidea)
– Progetti Urban Trek ( Ass. Sentiero Verde)
Declinazioni Cammini Urbani esperienze e progetti
– Periferia delle Meraviglie – Ilaria Canali
– Ecomuseo Casilino – Giulia Papa
– Walk About Urban Experience – Carlo Infante
12:30 – Il Trekking Urbano nella Giornata Nazionale del Camminare
13:15 – Conclusioni

 

ESITO – SCARICA le offerte ricevute nel 2019

 

 

BANDO PUBBLICO RIVOLTO A TOUR OPERATOR ED AGENZIE DI VIAGGIO PER LA RACCOLTA DI OFFERTE DEDICATE ALLE ASSOCIAZIONI AFFILIATE A FEDERTREK

BANDO DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

(aggiornamento del 13 aprile 2019)

 

FederTrek, al fine di ottemperare al decreto legislativo 117/2017 “Codice del Terzo Settore” intende predisporre un elenco di Tour Operator ed Agenzie di Viaggi che possano fornire servizi turistici alla federazione ed alle associazioni affiliate a condizioni dedicate

1.    OGGETTO DEL BANDO

Il presente bando ha l’obiettivo di redigere una lista di Tour Operator ed Agenzie di Viaggio in grado di fornire servizi turistici dedicati a FederTrek ed alle Associazioni regolarmente affilate, dal quale sarà possibile attingere per l’attivazione dei servizi proposti.

2.    REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

La Domanda di partecipazione (Allegato 1) dovrà essere redatta e prodotta secondo le indicazioni fornite dal presente avviso pubblico, corredata dalla documentazione in esso prevista e contenere la seguente documentazione:

Autocertificazione ai sensi dell’art. 47 del dpr 445/2000, sottoscritta dal legale rappresentante, da cui risulti:

  • Che la ditta è iscritta alla CCIAA e di possedere il certificato di vigenza, rilasciato dalla CCIAA, per le società (qualora richiesto dalle norme vigenti) e l’iscrizione nel registro prefettizio (per le cooperative);
  • Di non avere a proprio carico condanne per reati contro la pubblica amministrazione o per reati finanziari o patrimoniali, come risulta dal casellario giudiziario dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale (se trattasi di società o cooperative dovrà essere relativo al Legale Rappresentante);
  • Di non avere carichi pendenti come risulta dal casellario della Procura della repubblica presso il Tribunale (se trattasi di società o cooperative dovrà essere relativo al legale rappresentante) attestante l’insussistenza di procedure in corso per reati contro la pubblica amministrazione o per reati finanziari o patrimoniali;
  • Che la società è in attività, non è in stato di liquidazione volontaria né è sottoposta ad alcuna procedura di tipo concorsuale;
  • Di osservare gli obblighi di legge in materia contributiva previdenziale e di tutela e sicurezza sul lavoro.

 Non sono ammesse a partecipare imprese costituite in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 163/2006,

3.    SERVIZI RICHIESTI

La proposta deve essere articolata secondo tre livelli. I Servizi minimi sono i servizi necessari affinché la proposta possa essere presa in considerazione dalla commissione che valuterà la congruenza delle proposte. I servizi aggiuntivi sono servizi specifici richiesti ma non sono obbligatori. I servizi integrativi sono servizi non previsti che ogni proponente po’ inserire nella propria proposta

Servizi minimi

  • Direzione tecnica degli eventi escursionistici
  • Prenotazioni
  • Raccolta quote e pagamenti strutture

Servizi integrativi

  • (proposti dal partecipante al bando)

4.    OFFERTA

L’offerta prevede la quotazione distinta per i servizi a, b, c, d indicati al punto 3 secondo l’unità di misura che il proponente sceglierà di adottare. Gli importi sono compresi di IVA e di ogni altro onere previsto.

5.    SELEZIONE

La selezione delle proposte da inserire nell’elenco sarà di tipo amministrativo e verificherà la corrispondenza delle offerte con le richieste del presente bando. L’attivazione dei rapporti commerciali sarà a discrezione di FederTrek e delle singole associazioni affiliate.

6.    OBBLIGHI

FederTrek e le Associazioni affiliate non hanno l’obbligo di selezionare in via esclusiva i Tour Operator e le Agenzie di Viaggio presenti nell’elenco.

I soggetti presenti hanno l’obbligo di prestare i servizi indicati nella proposta alle condizioni indicate o con condizioni migliorative la proposta risultante dalla contrattazione.

7.    SCADENZA

Il presente bando rimane aperto e semestralmente viene aggiornata la lista delle proposte ritenute congrue con i requisiti riportati al punto 2 del presente bando. La prima lista verrà redatta entro il 30 maggio 2019 ed aggiornata semestralmente al 31 luglio ed al 31 gennaio dell’anno in corso.

Le domande devono essere inviate via PEC all’indirizzo mail@pec.federtrek.org

8.    INFORMAZIONI O CHIARIMENTI

Per informazioni o chiarimenti è possibile scrivere a segreteria@federtrek.org