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Archivio per categoria: Rassegna Stampa

È “la Notte europea”: la Geografia si sveglia

COMUNICAZIONE, NEWS, Rassegna Stampa

 Segnaliamo una bella iniziativa dedicata alla geografia e al camminare: La Notte europea della Geografia che si terrà il 6 aprile 2018 in tutta Europa.

Come in tutta l’Europa i ricercatori e gli appassionati di geografia, assieme ed in mezzo al pubblico (a partire dal pomeriggio e fino a notte fonda di venerdì 6 aprile 2018), in una straordinaria “mobilitazione” continentale, faranno conoscere concretamente e con esperienze organizzate in piazza, in aula o in strada i recenti sviluppi della geografia e del “mestiere del geografo”.

Fare oggi Geografia significa infatti studiare, rappresentare e proporre soluzioni ai problemi dell’ambiente, del paesaggio e della gestione del territorio; conoscere, tenendole assieme, le tante dimensioni del mondo contemporaneo: da quella del vissuto individuale di tutti i giorni arrivando, con passaggi di scala (una delle speciali chiavi di lettura della geografia), fino alle dimensioni più ampie, come quella globale.

Tutte e tutti noi siamo “immersi” in una rete dagli innumerevoli nodi: ciò che ci succede può essere causato da fenomeni a noi vicini o lontanissimi, nello spazio “reale” o nel cyberspazio.

Non essere in grado di leggere questa complessità ci rende più deboli, più indifesi, meno capaci di costruire coscientemente il nostro futuro: la geografia contemporanea, sotto questa luce, è uno strumento culturale che consente non solo di comprendere, ma di costruire consapevolmente la realtà e il “nostro” mondo.

Le 37 iniziative si svolgeranno in 22 città italiane con tante iniziative legate al camminare: passeggiate urbane, percorsi geoletterari, tavole rotonde, uso di strumenti della geografia nuovi e vecchi (satelliti, droni, GIS, geodata, atlanti, carte antiche), mostre interattive, vedute di città e paesaggi dei grandi viaggiatori del passato e poi ancora street food, giochi geografici, spettacoli teatrali e musicali, degustazioni di prodotti del territorio e aperture al pubblico di luoghi storici e laboratori della geografia come la Società Geografica Italiana di Roma.

Si tratta di un’iniziativa di rilievo europeo promossa dall’ EUGEO (l’Associazione che riunisce tutte le società geografiche europee) a cui in Italia partecipano i maggiori sodalizi geografici Italiani, i ricercatori delle più grandi università italiane e semplici appassionati.

Il programma delle iniziative è visibile al link http://www.ageiweb.it/nottedellageografia/

In questo contesto, i Geografi dell’Università Roma Tre, docenti e studenti, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici e il Laboratorio Geocartografico “Giuseppe Caraci” invitano tutti -docenti, studenti, appassionati e curiosi – a una serie di iniziative sotto il titolo “Se una notte di aprile un viaggiatore…”, volte alla promozione e alla condivisione della consapevolezza geografica.

Si comincerà con una camminata guidata ai luoghi della Street art del quartiere Ostiense, per poi proseguire, presso la sede della Scuola di Lettere Filosofia Lingue (Via Ostiense, 234) con: un concerto di Roma Tre Orchestra sul viaggio in Inghilterra; un dialogo a due voci sul rapporto tra geografia e letteratura attraverso la figura di un Ulisse post-omerico; painting live da parte di street artists; mostra di street art; esposizione fotografica sui viaggi della Società geografica Italiana; giochi geografici e proiezione di videoclips realizzati dagli studenti del Dipartimento di Studi Umanistici.

Per l’occasione Sara Carallo e Maria Gabriella Donà del Gruppo Volontari FederTrek, nell’ambito del programma “Il bel tempo siamo noi” in onda su Radio Impegno hanno intervistato gli organizzatori di un trekking urbano proposto dai geografi del Dipartimento di Studi Umanistici – RomaTre per la Notte del 6 aprile.

La Notte europea della Geografia a Roma Tre è anche arte.
Arte come riqualificazione di un territorio.
Il quartiere Ostiense – San Paolo, dove è situata l’Università, nel corso degli ultimi anni, si è trasformato grazie alle straordinarie opere di artisti che hanno disegnato un nuovo paesaggio urbano e hanno lasciato un segno indelebile nella biografia del quartiere.
Scoprirlo a passo lento è la modalità migliore per apprezzarlo e coglierne tutte le sfumature!

Eccovi l’intervista!!

Vi aspettiamo in cammino!

 

Appuntamento il 6 aprile 2018, alle ore 17:00 a Piazza Vittorio Bottego.

L’evento è gratuito e aperto a tutti!

Info: mastergis@uniroma3.it

0 0 FT https://www.ursusarctos.eu/wp-content/uploads/2023/09/logo-ft-vuoto-300x79.png FT2018-04-05 09:40:072018-04-05 09:40:07È “la Notte europea”: la Geografia si sveglia

Insieme, la lunga marcia per i terremotati

COMUNICAZIONE, Rassegna Stampa

Partirà il 28 giugno da Fabriano e proseguirà per duecento chilometri fino a l’Aquila.Articolo apparso sull'Unità del 31 maggio 2017

La marcia è la carezza dei piedi sui territori feriti, senti il rumore dei tuoi passi, il fruscio dei rami, gli animali che ti osservano e reagiscono al tuo passaggio. Occorre saper guardare, toccare con mano i danni del terremoto in molte frazioni già colpite dalla frenesia del mondo voltato da un’altra parte. Il 28 giugno parte da Fabriano La lunga marcia nelle terre del sisma, dieci tappe, duecento chilometri per portare dove si soffre lo sguardo che ricuce il territorio.

L’arrivo è all’Aquila, previsto per l’8 luglio. E, roba da non crederci, andando per organizzare la tappa di Campotosto i ragazzi dell’associazione Ape (Associazione proletari escursionisti) trovano il terremoto invisibile, quello del 18 gennaio che per i media non c’è stato. Appena narrato è stato sopraffatto dalle notizie della slavina che nelle stesse ore ha distrutto l’hotel Rigopiano. Giulio Carcani, tra gli accompagnatori di Ape sezione Roma, racconta : «È il 12 aprile, partiamo in sei, ci diamo il compito di tracciare e consolidare le ultime due tappe della marcia. Tanta è l’e m o z i o n e, l’entusiasmo, il trasporto». Giunti a Mascioni la sorpresa: «La pensione dove dormiamo ospita due signori anziani che hanno le case inagibili, il centro del paese è zona rossa. Se già prima lo abitavano in pochi, ora è praticamente vuoto. La signora Maddalena ci racconta del 18 gennaio: le case bloccate dalla neve, le persone dentro nonostante le forti scosse, il paese buio, gli animali dispersi». Ogni riferimento della vita quotidiana si sospende sulla voragine dell’incertezza. Giulio Carcani disegna tavole in bianco e nero dove unisce parole e immagini, e narra la traccia viva che gli è rimasta dentro. Per queste zone già colpite da anni dallo spopolamento appenninico il terremoto sembra il colpo di grazia». Ma la ferita cerca per istinto la sua riparazione.

La signora Maddalena «trova parole che acciuffano i ricordi di bambina. E ritorna col pensiero alle transumanze fino a Foggia, quando suo papà nelle notti erranti sul tratturo le prendeva le mani e ci soffiava sopra per scaldarle». A fine giugno sarà il popolo in marcia a riscaldare l’animo di chi è stato di colpo privato di tutto, legami, riferimenti, memorie, futuro. Ma ha reagito restando. Perché? «Non lasciamo la montagna», hanno detto alcuni ai tiggì. Che forza.

Dieci tappe. Il percorso dei volontari per portare conforto a chi non ha lasciato i luoghi del terremoto.

La montagna. Un mondo che la città ha dimenticato, fatto non solo di paesaggi e altitudini, ma di relazioni. Luoghi che danno respiro ai silenzi, alle presenze, ai paesaggi umani che si aprono al di qua dello straniamento delle amicizie digitali. «Chi cammina attiva un movimento lento –dice Francesca Zanza che coordina il rapporto tra Ape e le numerose associazioni sostenitrici della marcia – noi lavoriamo alla creazione di una comunità in cammino che si muove lentamente dalle montagne alle strade. È una delle nostre prerogative insieme ad antifascismo e difesa dell’ambiente». I ragazzi di Ape cercano di portare la montagna in città, quando fanno le escursioni anche per i bimbi per loro non importa arrivare alla meta, ma esserci. Nell’organizzare la marcia, dicono, ciò che conta «è il rapporto con la gente, abbiamo cercato tutti coloro che si sono dati da fare, creando contatti con associazioni, singoli, enti, parchi».

Annunciano l’iniziativa della marcia (info su www.lungamarciaperlaquila.it) a Casetta Rossa nel quartiere romano di Garbatella, luogo dove Giuseppe Cusimano, presidente, ha aperto la sezione romana di Ape, associazione che ha 97 anni, fondata a Lecco nel 1919. Organizzano escursioni e trekking, percorsi in bicicletta, iniziative culturali, e altro ancora. «Ci riteniamo difensori della nostra memoria storica, siamo portatori della Resistenza passata e attuale contro tutti i soprusi e l’odio, crediamo che un mondo bello sia ancora possibile». E lo dicono con un tono che della montagna ha tutta la solidità. La marcia è la voce dei volontari che sostiene, che ricorda a chi ha dimenticato. È anche denuncia?

«Il tempo non è variabile indipendente, c’è qualcosa che non funziona quando ci vuole così tanto tempo – dichiara Enrico Sgarella, presidente di MOVIMENTO TELLURICO, affiliata FederTrek capofila tra le sigle impegnate -. Lo scopo principale della marcia è quello della solidarietà.

L’altro è di creare rete tra leassociazioni. Ma c’è il problema del tempo, se non si è veloci si perde popolazione». Il sisma ha aggravato i problemi dell’Appennino. Restare in centri colpiti, per anni e anni, in un limbo, può essere fatale. «Quanti suicidi del terremoto ci saranno stati?», si chiede Sgarella. Si resiste grazie all’anima da montanari. Molti aiuti vengono dalle associazioni, tra cui Actionaid e Brigata di solidarietà attiva. «Ci sono 780 comuni a rischio, che devono essere preventivamente ristrutturati, ma – conclude Sgarella -, anche rifacendo le case che vita ci sarà? Occorre una grande opera nazionale per il rilancio degli Appennini che abbia a cuore la demografia e la vita dei luo ghi».

Articolo di: DELIA VACCARELLO –  dvaccarello @unita.it – L’UNITA’ – 31 maggio 2017

https://www.federtrek.org/wp-content/uploads/2017/06/ARTICOLO-LUNGA-MARCIA2-page-001.jpg 1284 2065 FT https://www.ursusarctos.eu/wp-content/uploads/2023/09/logo-ft-vuoto-300x79.png FT2017-06-01 12:35:162017-06-01 12:35:16Insieme, la lunga marcia per i terremotati

Uomo e territorio: la nuova cultura è in cammino

COMUNICAZIONE, NEWS, Rassegna Stampa

FEDERTREK-RIVISTA TREK-articolo Legge dei cammini-page-001L’Osservatorio “Genova che Cammina”  e la Legge della Regione Lazio per il “Riconoscimento e valorizzazione degli ecomusei territoriali”. Segnali che ci danno conferma che i semi piantati stanno germogliando.

di Italo Clementi e Paolo Piacentini

Lo diciamo da anni: il vento sta cambiando! Qualcosa di diverso sta maturando nel nostro modo di vivere le città, il territorio e l’ambiente che abitiamo, insomma, quelle istanze da cui FederTrek è nata e che si è impegnata a divulgare in tutte le sue iniziative.

Sono diversi i segnali che ci danno conferma che i semi piantati stanno finalmente germogliando.

Fra questi segnali ci fa piacere riscontrare anche la recente costituzione dell’Osservatorio “Genova che Cammina”, istituito presso l’Assessorato cittadino competente in materia di ambiente e composto dalla rappresentanza delle principali associazioni legate all’escursionismo, alla mobilità a piedi, alla salute e all’ambiente, nonché dagli Assessori Italo Porcile e Anna Maria Dagnino, in rappresentanza del Comune di Genova e che vede la FederTrek presente nella persona del Vice Presidente Nazionale Italo Clementi, che s è fatto promotore di questa collaborazione fra associazioni diverse ed enti.

Il percorso che ha portato alla nascita dell’Osservatorio è cominciato con la Giornata del Camminare, ideata e promossa da FederTrek in collaborazione con la rivista TREKKING&Outdoor headerlogo, e di cui Genova è ormai una delle sedi storiche.

Il successo sempre crescente di partecipazione all’evento ha, da un lato, portato le istituzioni locali a prendere coscienza di una diffusa sensibilità sul tema del camminare e della riconquista degli spazi vitali cittadini, dall’altro ha avviato un confronto costruttivo fra le varie realtà coinvolte, sfociato, infine, nella costituzione di questo tavolo di confronto permanente su temi che oggi le persone sentono ormai come essenziali per la qualità del vivere quotidiano.

Molteplici sono i temi e gli ambiti sui quali l’Osservatorio sarà chiamato a dare il proprio contributo di esperienza e consulenza all’amministrazione cittadina:

  • La riduzione del rischio stradale per il miglioramento della mobilità pedonale;
  • Le possibili soluzioni atte al miglioramento della sicurezza pedonale nonché atte ad aumentare gli spazi urbani percorribili a piedi al fine di valorizzare lo spazio vivibile per il cittadino ed incrementare la qualità ambientale urbana;
  • L’intermodalità urbana;
  • Il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini, sulla proposta di azioni atte a facilitare l’intermodalità urbana tra trasporto privato e pubblico e sull’individuazione di nuovi percorsi pedonali;
  • Esercitare un ruolo attivo nei confronti di uffici comunali, Municipi, Vigili Urbani e gestori del TPL per la segnalazione dei problemi quotidiani di mobilità segnalati dai cittadini nei loro spostamenti nonché collaborare con gli Istituti scolastici al fine di formare i giovani sul tema della mobilità sostenibile;
  • Organizzare convegni, seminari e presentazioni ai cittadini di programmi vertenti sulla sicurezza stradale, sulla mobilità nuova e sostenibile, giornate tematiche di sensibilizzazione, interventi di sostegno e valorizzazione delle Associazioni che operano nell’ambito dell’escursionismo per coinvolgere un sempre maggior numero di cittadini in applicazione delle raccomandazioni dell’OMS in tema di attività fisica e salute.

Il percorso dell’Osservatorio Genova che Cammina è solo all’inizio, ma siamo certi che da questa positiva esperienza non potranno che nascere idee e fatti concreti, offrendo un contributo essenziale e positivo per una delle città italiane che meglio si prestano a diventare il laboratorio di un nuovo concetto di mobilità integrata e di un nuovo modo di vivere gli spazi cittadini, che la FederTrek si impegnerà a promuovere come buona pratica da diffondere anche in altre città italiane.

Altro importante segnale dell’affermarsi della nuova cultura del rapporto fra uomo e territorio è la recente approvazione della nuova legge della Regione Lazio per il “Riconoscimento e valorizzazione degli ecomusei territoriali”.

In cammino sulla Francigena a Veio. Foto di Ilaria Canali

In cammino sulla Francigena a Veio. Foto di Ilaria Canali

Si tratta di un risultato per il quale il Consiglio Nazionale della FederTrek, con in testa il Presidente Paolo Piacentini, si è molto speso negli ultimi anni, attraverso un’intensa attività di sensibilizzazione dei contatti e dei referenti istituzionali.

La legge riconoscere e disciplina gli ecomusei regionali, definiti non solo come luoghi fisici, ma come “spazi mentali di una comunità”, spazi aperti e di condivisione che riuniscono paesaggio e storia.

L’obiettivo è quello di favorire la cultura della conservazione del paesaggio, valorizzare il patrimonio ambientale e culturale e promuovere la conservazione e la trasmissione della memoria storica. La legge è finanziata da uno stanziamento complessivo di 550 mila euro per il triennio 2017-2019.

Tanto il linguaggio utilizzato quanto lo spirito che la sottende, questa nuova legge, rivela chiaramente come quelle tematiche e quei valori, alla cui diffusione FederTrek si dedica sin dalla sua fondazione, stiano ormai entrando nella sensibilità e nello spirito civico dei cittadini e negli orizzonti della politica e delle istituzioni.

Certo, ci sono ancora molte tappe da affrontare, ma il cammino comune verso una nuova coscienza del rapporto fra uomo e territorio è ormai chiaramente avviato.

*articolo pubblicato sulla Rivista Trekking&OUTDOOR di aprile/maggio 2017

FEDERTREK COMUNICAZIONE

Ilaria Canali 

Ilariacanali@hotmail.com / comunicazione@federtrek.org

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Le voci di notte che raccontano l’Italia migliore

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Articolo Unità-Radio Impegno-page-001

 

Articolo Unità-Radio Impegno-page-002

 

Ufficio Stampa Federtrek

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Turismo: cammini ‘in rosa’, aumentano le guide donna

COMUNICAZIONE, NEWS, Rassegna Stampa, Stampa

Fonte: adnkronos.com Pubblicato il: 24/01/2017 12:25

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La professione di guida turistica un tempo era totale appannaggio degli uomini, sia per motivi fisici che culturali. Oggi, invece, sono in notevole aumento le donne che scelgono di mettersi alla guida di gruppi di escursionisti. E’ quanto afferma la Compagnia dei Cammini, associazione di turismo sostenibile dedita a diffondere la cultura del camminare, dove, ogni anno, aumentano le guide donna che accompagnano i camminanti nei viaggi.  Un dato confermato anche dal Collegio Nazionale Guide Alpine, secondo cui nel 2016, anche se in netto svantaggio sugli uomini, le donne iniziano ad essere presenti tra gli accompagnatori di media montagna con 68 donne su 279 uomini (a cui compete accompagnare i clienti su terreni escursionistici dove non sono richieste tecniche alpinistiche), 12 guide alpine e 5 aspiranti donne.  Per diventare “guide” non è necessario compiere imprese eroiche, né scalare vette irraggiungibili. Quello che conta, spiega Roberta Ferraris, guida della Compagnia dei Cammini, “è riuscire a far vedere quello che gli occhi distratti dalla vita urbanizzata non vedono più. Importante è la lettura del paesaggio, capire la relazione tra specie umana e il suo ambiente, il fragile ecosistema del pianeta Terra. Importante è ritornare con i piedi sul suolo, riconnettersi con la terra e con se stessi. Importante è leggere il filo della storia e della civiltà che corre lungo le antiche vie”.  C’è chi dunque si avvicina a questo mestiere perché l’ha “respirato” in famiglia, chi abbandona il “posto fisso” per seguire una vocazione e farne una scelta di vita sostenibile e chi, invece, parte dalla propria passione di camminante o per il territorio per trasformarla poi in una vera e propria professione.  In questa scelta anche la formazione ha la sua importanza: si può diventare guida, partecipando ai corsi all’Aigae, associazione guide ambientali ed escursionistiche (dalle 400 alle 600 ore) o presso l’associazione Guide Alpine Italiane per corsi di accompagnatori di media montagna. Se invece si decide intraprendere una qualifica per accompagnare in alta montagna è necessario effettuare corsi per guide alpine con l’associazione Guide Alpine.  Ma, come consiglia anche Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini per fare del cammino una vera e propria professione “è importante camminare. Per più giorni, in contesti diversi. Leggere diari di viaggio, approfondire i mondi del turismo sostenibile, dell’economia solidale, dei cambiamenti virtuosi in atto in Italia e nel mondo. Farsi cioè una cultura del camminare, perché non basta saper riconoscere le piante o le rocce per essere una guida. E poi, certo, fare un corso per prendere un patentino, corsi che ancora dipendono dalle normative regionali”.

 

https://www.federtrek.org/wp-content/uploads/2017/01/pexels-photo.jpg 552 940 FT https://www.ursusarctos.eu/wp-content/uploads/2023/09/logo-ft-vuoto-300x79.png FT2017-01-27 22:40:292017-01-27 22:40:29Turismo: cammini ‘in rosa’, aumentano le guide donna

IL CAMMINO A CHILOMETRO ZERO

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La nuova Guida di Edizioni Il LupoPasseggiate a chilometro zero

Passeggiate a chilometro zero

di Vittorio Paielli

Una nuova guida alla scoperta della natura a Roma, 36 camminate per tutti

tra i Parchi della Capitale e dei suoi dintorni

con mappe illustrative di ogni percorso

– letto per voi –

Rubrica “Cammini di autore”

a cura di Ilaria Canali


La scommessa di chi ama camminare è nel raggiungimento di un equilibrio tra il piacere di farlo in destinazioni lontane, ma anche dietro casa, a chilometro zero, per così dire e secondo l’espressione del momento. Una scommessa che, a quanto pare, è stata vinta da “Edizioni il Lupo” con la nuova guida “Passeggiate a chilometro Zero” di Vittorio Paielli, con il patrocinio di RomaNatura e la collaborazione di FederTrek.

Il libro contiene una presentazione precisa e dettagliata di 36 itinerari che si snodano in posti bellissimi vicino Roma, tra i Parchi della Capitale e i suoi dintorni, e le proposte vengono offerte con tutte le indicazioni su come raggiungere ogni destinazione, sia con mezzi privati sia, come sottolinea l’autore, preferibilmente pubblici. Si tratta di una selezione ragionata in funzione non solo del camminatore esperto, ma anche dei semplici appassionati ed è, secondo le intenzioni dell’autore, un invito a continuare l’esplorazione di queste aree verdi così facilmente accessibili ai romani, ma anche spesso trascurate o del tutto ignorate.

Il lavoro è stato già presentato alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”,  dal 7 all’11 dicembre 2016, e poi il 18 dicembre nel quadro della manifestazione “Terra del Futuro”, a cura di RomaNatura, al Parco della Riserva Naturale Decima Malafede.logo_400x400

“E’ uno strumento che ci aiuta a scoprire molte aree verdi vicine a Roma sconosciute ai più, a cominciare da me stesso”, ha raccontato l’editore Alberto Osti Guerrazzi da noi intervistato a Radio Impegno lo scorso 17 dicembre “Molti degli itinerari che l’autore, Vittorio Paielli, ha scoperto”, ci ha spiegato Alberto “sono raggiungibili con i mezzi pubblici. Vittorio ha insistito molto su questo perché fare una passeggiata a chilometro zero è anche un invito a non prendere la macchina e a limitare l’inquinamento”.

Fino al secondo dopoguerra -si legge nella scheda di presentazione del libro-  Roma era una città ben circoscritta e circondata dal verde della campagna romana. Poi è esplosa l’espansione edilizia che ha, via via, inglobato gli spazi verdi, in enormi periferie. Negli anni ‘90 si è finalmente preso coscienza di quanto stava accadendo e sono stati creati: Parchi Regionali (Bracciano/Martignano, Valle del Treja, Vejo, Castelli Romani, Appia Antica), Riserve Naturali gestite dalla Provincia (ora affidate a “Roma Capitale”), Parchi, riserve, monumenti naturali gestiti da un Ente regionale appositamente creato nel 1997 e conosciuto con il nome di “RomaNatura”. È nato così un sistema diffuso di nicchie ecologiche, in alcuni casi collegate tra di loro e tutte molto vicine alla città. Sono aree protette che offrono una grandissima varietà di escursioni, adatte a tutti e percorribili con piacere a piedi, in mtb, a cavallo e con i bambini; tra queste, di grande fascino, sono quelle sulla Via Francigena.

“Edizioni il Lupo ha compiuto 23 anni”, ci racconta l’editore Carlo Coronati “e dal 1993 aiuta a scoprire i monti e le valli del Lazio e dell’Abruzzo con le sue carte e le sue guide. E’ un punto di riferimento per gli appassionati di montagna che la praticano a piedi, con gli sci, con le ciaspole e in bicicletta”. Una casa editrice attenta alla promozione dei cammini con un occhio al mondo delle famiglie e dei ragazzi. E’ sua la guida “Bambini in Appennino” di Aldo Frezza e Alberto Osti Guerrazzi, un invito ad avvicinare la montagna in modo originale e divertente anche per i più piccoli. Un altro tema innovativo curato dalla casa editrice è dedicato alla tribù, sempre più numerosa ed esigente, dei padroni di cani. Con la guida “Dog Trekking in Appennino”, di Alberto Osti Guerrazzi e Luigi Nespeca, vengono proposti 44 itinerari per camminare con felicità e spensieratezza col proprio cane su percorsi appositamente studiati e calibrati.

Anche le aree urbane e Roma sono state approfondite nelle varie iniziative di Edizioni il Lupo grazie ai percorsi di Urban trekking illustrati nel libro “Roma una vera Bellezza”, di Carlo Coronati, che raccoglie numerose escursioni urbane nei parchi e nei giardini di Roma.

E’ stato proprio questo lavoro ad aver fornito lo spunto a Vittorio Paielli per realizzare la guida “Passeggiate a chilometro zero”, peri “raccontare” il verde oltre il perimetro urbano, le aree protette da RomaNatura vicine al raccordo anulare, spaziando anche un poco fuori del GRA, nel Parco di Veio e lungo la Via Francigena in entrata a Roma da nord ed in uscita verso sud fino a Velletri.

“Nel mondo moderno il camminare è paradossalmente l’azione più rivoluzionaria che possa essere fatta da un cittadino”, scrive Francesco Senatore, Consigliere di Federtrek nella introduzione al libro “Roma di fronte a questo è una città singolare e fortunata che, nonostante al primo impatto possa apparire un luogo caotico e imprigionato dal traffico, offre al cittadino e al visitatore una ricchezza straordinaria di ambienti naturali, oasi inaspettate non solo di reperti storici e culturali, ma di aree verdi che nessun’altra metropoli al mondo possiede. In questa pubblicazione vengono fatti conoscere parchi e luoghi importanti della Capitale e della sua Provincia mettendoli in relazione con il tessuto urbano attraverso vari cammini (Via Francigena del Nord e del Sud e Via di Francesco), approccio che come FederTrek  reputiamo fondamentale sia per una mobilità sostenibile che per una divulgazione al fine di permetterne una maggiore fruizione a garanzia della salvaguardia di queste aree verdi così belle ed importante”.

 

Ilaria Canali

www.federtrek.org

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Per ascoltare l’intervista con Alberto Osti Guerrazzi del 17 dicembre su Radio Impegno – FM 103,30 – nella trasmissione dei Pontieri del Dialogo/FederTrek

06:00/07:00 L’angolo delle buone notizie
Passeggiate a km 0 di V. Paielli ed il Lupo, Alberto Osti Guerrazzi h 06.05.50

https://livestream.com/radioimpegno/events/5482892/videos/144622273

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EDIZIONI IL LUPO

www.edizioniillupo.it; info@edizioniillupo.it

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Passeggiata con l'autore

 

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Boom di camminatori. 2017 anno del turismo ambientale

COMUNICAZIONE, NEWS, Rassegna Stampa, Stampa

Nella sola Francigena Nord i camminatori hanno superato le 10mila unità

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Roma, 12 dic. – (AdnKronos) – Il 2017 potrebbe essere l’anno del turismo ambientale, in particolare di quello a piedi che vede nei Cammini la grande attrazione, con la Via Francigena in testa. Lo dimostrano i dati: è proprio lungo quest’ultimo itinerario che si è registrato un aumento delle presenze del 30% in un solo anno, con un trend in crescita soprattutto bei tratti in cui si è investito in strutture ricettive e segnaletica.

“I Cammini dell’Italia centromeridionale rappresenteranno le mete più ambite per il turismo in Italia. Nella sola Francigena Nord i camminatori hanno superato le 10mila unità ma è probabile che sfugga a questa contabilità un gran numero di persone che non alloggiano negli ostelli ma in un altro genere di strutture”, spiega Marco Aguiari, presidente del Comitato della Francigena Sud.

Italiano l’80% dei camminatori; di questa percentuale, solo il 60% conclude il proprio cammino a Roma “il che significa che almeno il 40% è composto da persone che ne percorrono solo alcuni tratti per il tempo massimo di una settimana – prosegue Aguiari – e qui possono, a buon diritto, essere classificati nell’ambito dei turisti. Va anche detto che ben oltre il 50% dei camminatori è donna”.

Un successo replicabile nell’Italia centromeridionale, considerando le attrattive naturali e culturali. Lungo la Via Francigena del Sud esiste infatti un patrimonio di architetture religiose, dal gotico cistercense dell’Abbazia di Fossanova, al Romanico più puro della cattedrale di Sessa Aurunca sino alla Cattedrale di Trani.

Non meno interessante il patrimonio archeologico, basta pensare all’area della città romana di Minturnae. “Con minimi interventi ben ragionati – conclude Aguiari – è possibile rendere i Cammini dell’Italia Centromeridionale un vero fenomeno turistico”. Ed attenzione perché l’Italia può ancora crescere con enormi vantaggi per l’economia nazionale.

Secondo l’Associazione Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae), quello del turismo ambientale è un fenomeno in crescita in Europa e l’Italia potrebbe intercettare una fetta consistente di questa tendenza. “Nella sola Inghilterra – spiega Stefano Spinetti, presidente Aigae – ben 38 milioni di persone decideranno di fare turismo ambientale nel 2017”.

“Qualora l’Italia si organizzasse – aggiunge – con una grande politica di promozione del territorio, riusciremmo nel 2017 a registrare un aumento turistico di ben 3 milioni di persone dalla sola Inghilterra. Sarebbe un risultato importante per un’Italia che, all’indomani del terremoto, ha una notevole necessità di rilanciare l’immagine di alcune aree”.

0 0 FT https://www.ursusarctos.eu/wp-content/uploads/2023/09/logo-ft-vuoto-300x79.png FT2016-12-13 09:11:122016-12-13 09:11:12Boom di camminatori. 2017 anno del turismo ambientale

Se senti dei passi, mettiti in ascolto.

COMUNICAZIONE, Radio Impegno, Rassegna Stampa

Se senti dei passi, mettiti in ascolto

di Ilaria Canali

Federtrek, l’associazione regina dei cammini in Italia, sta dando vita ad un esperimento di comunicazione che coniuga radio e lentezza per produrre una informazione che privilegia la qualità della fruizione nel tempo sulla rapidità di ricezione di dati del tempo. C’è la collaborazione con Radio Francigena e quella con Radio Impegno, la radio che non dorme mai, dove debutta, dalla mezzanotte del 3 dicembre alle sette di mattina del 4 dicembre, il programma “#IlBelTempoSiamoNoi”, curato da Gruppo dei volontari di Federtrek. Radio Impegno è gestita in modo condiviso da oltre 100 associazioni, la sede si trova a Roma, davanti a Corviale, negli spazi della associazione “Calcio Sociale” e nasce per presidiare un luogo in cui lo scorso novembre, un anno fa, era stato appiccato il fuoco in modo doloso alla “casetta della spiritualità.

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Non è azzardato dire che oggi si è perso il senso dell’attesa, che della lentezza è il motore immobile. Quella attesa che, come diceva il Piccolo Principe, dà un maggior spessore al successo, alla soddisfazione e anche all’amore.  Ci siamo abituati invece al “tempo reale”, al tutto e subito per ottenere ogni cosa. Sdoganato il confine tra desiderio e soddisfazione, viviamo una percentuale del tempo connessi a un computer o un mobile phone dove otteniamo risposte a domande che non abbiamo avuto il tempo di porci e le informazioni ci raggiungono ancor prima che arrivino sulle pagine dei giornali.

In questo scenario di accelerazione compulsiva la trasgressione più coraggiosa è quella di voler rallentare. Puntare alla lentezza come a un valore che consente di recuperare il senso delle proprie azioni. Ed è proprio questo il messaggio insito nell’elogio del camminare che porta avanti una associazione come FederTrek. Per quanto si possa camminare rapidamente e a passo svelto, in un cammino non si può saltare un passo, non si può “barare” con se stessi e arrivare prima di quando non sia il tempo adatto al proprio metabolismo e sistema vitale complessivo. E quindi ci si deve per forza rispettare. Accettarsi, con i propri limiti. E facendo questo, va da sé, si arriva a rispettare di più anche altri. Non è un messaggio da poco. E sembra tutto estremamente semplice.

E’ davvero così?

Può sembrare un paradosso, ma il camminare, il gesto più semplice che l’uomo possa compiere, è anche quello che, nei contesti urbani delle città italiane allo stato attuale, esprime al meglio un potenziale rivoluzionario che finalmente inizia ad essere apprezzato dai cittadini. Da qui il successo di iniziative come la Giornata del Camminare, dell’Anno dei Cammini, dei percorsi di pellegrinaggio come la Francigena, il Sentiero di San Benedetto.

Trovo che sia in linea con questo approccio il fatto che da qualche tempo proprio FederTrek, che non è azzardato definire la “regina dei cammini in Italia”, si sia aperta a un esperimento di comunicazione che ha scelto come medium di trasmissione colei che era stata dichiarata “morta” . Parlo della vecchia signora radio. Il suo trapasso è stato una profezia fortunatamente errata perché, al contrario, la radio sta vivendo una vita di successo e imprevisto fulgore. E’ una realtà effervescente, poliedrica, camaleontica e connessa ai social.

13417518_1747578278851772_728129150839093155_nRadio e lentezza, dicevamo. Non è un binomio azzardato e non è un caso che FederTrek ci sia approdata su due fronti: sia collaborando con “Radio Francigena. La Voce dei Cammini”, sia con “Radio Impegno. La Radio che non dorme mai.” Due progetti che rappresentano, in modo diverso, un unicum nel panorama radiofonico italiano. La radio è molto vicina ai cammini. Nell’epoca della comunicazione accelerata, rappresenta la possibilità di disporre di un tempo dilatato. E all’interno di questo si possono affrontare meglio, con il dovuto respiro, discorsi che sugli altri mezzi di comunicazione si devono sintetizzare e restringere fino alle poche battute di un Hashtag.

La radio è l’antitodo alla economia della dissipazione in termini comunicativi e ci guida verso una vera economia della condivisione. Un modo quindi di cambiare il paradigma del mainstreming dell’informazione dando priorità alla qualità della fruizione nel tempo, piuttosto che alla rapidità di ricezione di dati del tempo. Ecco che diventa chiaro, quindi, il perché di una scelta di campo come questa. L’andare on air: Federtrek va in onda sulla radio per camminare l’informazione lentamente. Potremmo dirla così e potrebbe diventare un nuovo slogan, ma lontano dalla sintesi di un twitt.

A Radio Impegno la FederTrek ha fatto già alcune puntate. La prima nel mese di Settembre, con l’associazione affiliata i Pontieri del Dialogo, cui ho collaborato anche personalmente come FederTrek Comunicazione per lanciare la Giornata del Camminare 2016, e successivamente, sempre grazie a questa associazione, ci sono state altre presenze nella fascia mattutina che è stata avviata solo da metà settembre.

Questa sera, invece, ci sarà il debutto del programma curato dal Gruppo dei Volontari FederTrek. Si chiama “#IlBelTempoSiamoNoi”. “Oltre a condividerne pienamente i valori di Radio Impegno”, racconta Claudia Errico, Consigliere nazionale FederTrek e responsabile dei volontari, “crediamo fortemente che solo unendo le forze con tutti quelli che sono impegnati sui temi dell’ambiente, della cultura, della libera informazione, della solidarietà e del sociale è possibile rafforzare il messaggio che Federtrek porta avanti promuovendo il camminare”.

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foto Ilaria Canali

Camminare, per il Gruppo dei Volontari di Federtrek, è un atto semplice ma estremamente rivoluzionario che consente di poter parlare di nuovi stili di vita e modelli di sviluppo ispirati ai valori della lentezza, dell’accoglienza, del silenzio, dell’ascolto, della sobrietà, della sostenibilità alternativi al modello di vita dominante ispirato ai valori della velocità, utilità ed efficienza. “Non abbiamo la presunzione di cambiar il mondo”, raccontano i volontari “ma di dimostrare che esiste un altro modo di vivere più benefico e salutare per l’individuo e la collettività”. In questo senso Federtrek promuove il camminare, affinché venga reinterpretato da tutti come un’abitudine da riprendere in quanto la prima e fondamentale modalità di mobilità dolce o sostenibile di cui oggi tanto si parla.

Il nome del programma, #ilbeltemposiamonoi, è il “claim” con cui si identifica il gruppo e ovviamente c’è un bella storia dietro questa scelta. Racconta di un giorno di pioggia in cui il gruppo, dopo una escursione, era piuttosto giù di morale quando uno di loro, Massimiliano, per risollevare gli animi, l’ha pronunciata: “Ragazzi, coraggio, il bel tempo siamo noi!”. E questo è servito a far sorridere tutti e ricordarsi che  “non è la pioggia a fermare il nostro cammino, anzi se piove camminiamo con più forza e più entusiasmo per condividere quel bel tempo che alla fine non è fuori ma è dentro di noi!”. Parole loro.

Nella puntata del 3 dicembre, nella lunga diretta notturna da mezzanotte alle sette,  si discuterà di cammini naturalmente, e lo si farà principalmente su tre filoni tematici: da una parte si parlerà della situazione dei territori colpiti dal sisma e di come i cammini possano rappresentare una strategia di valorizzazione e sensibilizzazione, dall’altra si ascolterà la voce degli Accompagnatori volontari di Federtrek in una rubrica fissa a loro dedicata, e infine, ma non meno importante, si parlerà dei bambini e di una pedagogia attenta e sensibile ai loro bisogni.

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Ma perché la scelta di Radio Impegno e che cosa è esattamente?

Le trasmissioni di Radio Impegno sono state avviate dal 30 maggio scorso. E’ una web radio notturna che solo dal 13 di novembre viene trasmessa anche nella fascia mattutina dalle 7.00 alle 8,30 in FM nel programma denominato “Trova Impegno”. La Radio è gestita in modo condiviso da oltre 100 associazioni ed è un esempio di come da un fatto negativo non solo ci si possa riscattare, ma si possa avviare una rinascita con effetti positivi moltiplicatori. La sede della Radio si trova davanti a Corviale, negli spazi della associazione “Calcio Sociale” e nasce per presidiare in modo diverso il Campo dei Miracoli, luogo del Calciosociale dedicato a tutte le religioni e che è stato incendiato da ignoti lo scorso novembre, “ma soprattutto per portare in città un bene prezioso: l’educazione civica e la parola ‘Unione’”.

Una radio che la notte non dorme, ma la presidia in un modo non securitario e difensivo, ma aperto e accogliente, compiutamente inclusivo.E offre l’occasione per raccontare tutto ciò che può dar vita a un altro tipo di convivenza cittadina, una nuova Roma. Un grande storytelling circolare che rende visibili gli invisibili. Un racconto dal territorio, della grande nebulosa del mondo del volontariato e dell’associazionismo. Un’auto narrazione corale oltre gli algoritmi di google per una smart city dove il termine “smart”, che sta in inglese per intelligente, significa innanzitutto una condivisione in cui l’uomo è  finalmente al centro.

*****

15317900_10211511321442426_3173775707384587769_nProgramma radiofonico #ILBELTEMPOSIAMONOI del 3 dicembre 2016

On air su Radio Impegno dalle ore 24,00 fino alle 7,00 del 4 dicembre 2016

FM 103.30 e in diretta streaming su www.radioimpegno.it
00.00 – Chi siamo: FederTrek e il Gruppo dei Volontari. Perchè #ilbeltemposiamonoi? A cura del Gruppo Volontari FederTrek

01.00 – Camminare per i territori colpiti dal sisma. A cura del MOVIMENTO TELLURICO. Presenti in studio Enrico Sgarella, Ersilia Bosco, Chiara Carrarini.
In collegamento telefonico: Silvano Tagliavini (MT)Sebastiano Bisson (MT) Patrizia Vita (da Ussita) Ing. Gianluca Valensise (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)

02:30 – Rubrica accompagnatori: “Qual è il tuo impegno? La parola agli accompagnatori FederTrek” – a cura di Ilaria Canali, FederTrek Comunicazione. In collegamento telefonico: Francesco Senatore (Sentiero Verde – FederTrek), Alessia Cella (GEP Gruppo Escursionistico Provincia di Roma), Piera Volpati (Camminatori Escursionisti – ACER), Simona Petrucci Simona Cicogna Petrucci (StarTrekk).

05.00 – Voci dal territorio, a cura del Gruppo Volontari FederTrek

05.45 – “Scosse Emotive ed Educative. Ai piccoli piedi che lasceranno grandi impronte”. “La spirale della memoria. In cammino sulle tracce del terremoto della Marsica”, Intervista a Luca Gianotti. A cura di Chiara Carrarini (Movimento Tellurico).

06.30 – Saluti dal Presidente FederTrek, Paolo Piacentini

Per informazioni su FederTrek Escursionismo e Ambiente
www.federtrek.org

 

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Diretta notturna del Gruppo Volontari Federtrek su Radio Impegno - 4 dicembre 2016

Diretta notturna del Gruppo Volontari Federtrek su Radio Impegno – 4 dicembre 2016

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A PIEDI CON BENEDETTO

COMUNICAZIONE, NEWS, Rassegna Stampa, Stampa

Da Roma a Subiaco. In cammino sulle orme di San Benedetto

Da Roma a Subiaco. In cammino sulle orme di San Benedetto

Apre la quarta via a piedi dalla Capitale. Un percorso che ripercorre la strada seguita dal santo quando lasciò la città per raggiungere la valle dell’Aniene. Ai piedi dei monti Simbruini, il tracciato si congiunge con quello che unisce Montecassino a Norcia. Si attraversano luoghi cari a Giovanni Paolo II

di GIOVANNI CEDRONE

18 novembre 2016
fonte:   http://www.repubblica.it/viaggi/2016/11/18/news/da_roma_a_subiaco_in_cammino_sulle_orme_di_san_benedetto-152278405/

Correva l’anno 497 dopo Cristo. Benedetto da Norcia, il futuro santo, turbato dalla decadenza di Roma dove era giunto per studiare, decide di lasciare la città alla ricerca di solitudine e concentrazione.  Troverà il luogo adatto prima ad Affile, poi a Subiaco, lungo la Valle dell’Aniene, ma lascerà importanti segni della sua presenza in diversi centri dei monti prenestini.

Nasce da queste vicende l’idea del cammino “A piedi con benedetto” che congiunge Roma a Subiaco, la quarta via a piedi che vede come punto di partenza (o di arrivo) la Capitale. E’ stato inaugurato lo scorso week-end dalla Federtrek, federazione che raccoglie decine di associazioni di trekking italiane, soprattutto del centro-sud.

Il percorso parte dal cuore di Roma, a Trastevere, da piazza in Piscinula dove si trova la Domus Anicia, casa della famiglia di San Benedetto. Attraversa poi la periferia romana seguendo gli acquedotti, prima quello Claudio, poi l’Alessandrino, raggiunge quindi Palestrina, Castel San Pietro Romano, Poli, Guadagnolo, il santuario della Mentorella, Pisoniano, Bellegra, Olevano, Roiate, Affile e Subiaco dove si ricongiunge con il cammino di San Benedetto che da Norcia arriva a Montecassino.

“Le prime testimonianze certe del passaggio di Benedetto si hanno ad Affile. Per questo, con un lavoro di ricerca storica, abbiamo cercato di ricostruire le strade dove, venendo da Roma, poteva essere passato Benedetto. Abbiamo concluso che le uniche vie dove si poteva passare in quell’epoca erano quelle legate agli acquedotti”, spiega Pietro Pieralice, responsabile commissione sentieri Federtrek e ideatore del cammino. “Le aspettative sono quelle di portarci i veri pellegrini – continua Pieralice –  I sindaci ci hanno accolto molto bene e stanno iniziando a nascere le strutture ricettive. Noi di Federtrek già gestiamo a Roiate un rifugio che mettiamo a disposizione dei pellegrini”.

Il percorso è naturalisticamente molto affascinante. Siamo davvero molto vicini a Roma, poche decine di kilometri, ma la Capitale sembra lontanissima. Si passa per luoghi incantati, come il santuario della Mentorella, a oltre mille metri di altezza, uno dei più vecchi santuari mariani d’Italia, legato alla conversione di Sant’Eustachio e alla presenza di San Benedetto (il santo di Norcia vi soggiornò per due anni), e particolarmente caro a Giovanni Paolo II, che vi si recò in visita ufficiale a soli 15 giorni dall’elezione a Pontefice e che visitò in incognito numerose altre volte. Una delle parti più suggestive è proprio il sentiero Carol Wojtyla che prende il nome dal papa polacco. Un lungo percorso, piuttosto ripido, completamente immerso nel bosco.

Un piccolo angolo di paradiso dove regna il silenzio e l’armonia della natura. Un altro punto molto affascinante dal punto di vista naturalistico è il sentiero che da Pisoniano arriva fino a Bellegra passando per il ritiro di
San Francesco. Si tratta di un percorso piuttosto impegnativo, con una lunga e ripida salita immersa in un bosco di faggi e castagni che porta sulla sommità del Monte Castellone prima di ridiscendere verso il bosco dove sorge il ritiro di San Francesco, luogo invece legato al santo di Assisi, che qui vi soggiornò prima di raggiungere Subiaco. Secondo una tradizione consolidata proprio qui San Francesco avrebbe convertito i famosi ‘tre ladroni’ di Monte Casale, successivamente entrati nell’Ordine dei Frati Minori e morti da santi

Menzione speciale meritano alcuni borghi, come Bellegra, l’antica Civitella, e Olevano Romano, luoghi resi famosi nell’Ottocento dai tanti artisti stranieri, soprattutto del nord Europa, danesi e tedeschi in testa, che hanno immortalato gli splendidi paesaggi di queste vallate nei loro dipinti. Ancora oggi, un vecchio bosco di querce circostante la città, denominato La Serpentara, appartiene all’Accademia Prussiana di Belle Arti di Berlino ed il colle Baldi con il suo vecchio casale (cenacolo di artisti e poeti), porta invece le insegne della Accademia di Belle Arti di Bonn. Artisti danesi trovano ospitalità in una sorta di casa-museo detta Casa Danese.

“Questo tratto ha una rilevanza storica notevole – spiega Francesco Senatore, consigliere Federtrek – Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto. Ora però non vogliamo fermarci ai percorsi legati alla fede ma vogliamo concentrarci sui tracciati più propriamente escursionistici. Penso al sentiero Italia, al sentiero Gea che attraversa tutto l’Appennino, e ad altri percorsi che toccano realtà poco battute dai cammini religiosi. Quest’anno, anno dei cammini, abbiamo registrato un vero e proprio boom: fino a luglio abbiamo avuto 50mila presenze sui cammini di tutta Italia ed è ipotizzabile che il dato definitivo del 2016 possa assestarsi intorno alle 70-80 mila presenze. Ora stiamo lavorando sul problema Roma: l’accesso a piedi in città è difficoltoso, spesso avviene su marciapiedi in situazioni critiche. E poi non dimenticheremo le città colpite dal terremoto: abbiamo in progetto una raccolta fondi e vogliamo che tutte le nostre associazioni mettano in calendario almeno una volta al mese un trekking in questi territori”.

Per i sindaci del territorio l’apertura del cammino “A piedi con Benedetto” può essere una importante occasione di rilancio, come spiega il sindaco di Roiate Antonio Proietti: “Da anni sono impegnato per il territorio. Da oltre 20 anni lavoro con l’ideatore del cammino, Pietro Pieralice. Quando lo conobbi, mi accorsi che avevamo idee politiche agli antipodi. Ma entrambi volevamo fare qualcosa per il territorio. Così abbiamo messo da parte le divisioni e ci siamo messi al lavoro insieme per la nostra comunità.

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FederTrek aderisce al Comitato Nazionale delle Associazioni “Vota Sì per Fermare le Trivelle”

Ambiente, NEWS, Rassegna Stampa

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FederTrek aderisce al Comitato Nazionale delle Associazioni “Vota Sì per Fermare le Trivelle”

 #SICAMMINAPERILMARE

Con questo slogan FederTrek promuove la partecipazione al Referendum del 17 aprile e chiede di camminare per il “SI”

 “Occorre indirizzare il nostro Paese verso il superamento delle scelte energetiche legate alle fonti fossili e difendere le nostre coste e il nostro mare. Ecco perché sostengo con convinzione che il 17 aprile bisogna andare a votare e votare sì.” E’ l’invito di Paolo Piacentini, Presidente della FederTrek Escursionismo e Ambiente, Federazione nazionale che raggruppa oltre 30 associazioni che si occupano di escursionismo e promozione territoriale.

La FederTrek ha aderito al Comitato Nazionale delle Associazioni “Vota Sì per Fermare le Trivelle” –www.fermaletrivelle.it– che per i giorni 8-10 aprile ha indetto una mobilitazione nazionale cui FederTrek parteciperà con l’appello “SI CAMMINA PER IL MARE” (#sicamminaperilmare).

Le associazioni affiliate che risponderanno avranno l’occasione di veicolare la promozione del Referendum e delle ragioni del “Sì” attraverso i cammini e le escursioni, senza posizioni ideologiche, puntando solo a tutelare la natura per le prossime generazioni.

 

Ufficio Stampa FederTrek

 

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