FederTrek ha supportato la presentazione del progetto LIFE TERRA 

In occasione della Festa dell’albero, Legambiente lancia il progetto europeo per la riforestazione urbana contro inquinamento e riscaldamento globale

Legambiente dà il via alle azioni legate al progetto europeo Life Terra, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Life, a cui partecipano ben 15 organizzazioni di 8 diversi paesi in Europa. Life Terra ha l’ambizioso obiettivo di piantare 500 milioni di alberi nei prossimi 5 anni con il coinvolgimento della società civile e del mondo della scuola. Il progetto Life Terra, al motto di Let’s plant together intende creare un vero e proprio movimento di cittadini attivisti che in tutta Europa si mobilitano per mitigare il clima piantando alberi. L’azione di Life Terra è lungimirante, insegnare alle nuove generazioni come piantare gli alberi avrà delle ripercussioni positive nel contrasto ai cambiamenti climatici e alle catastrofi connesse: ondate di calore, siccità, perdita di foreste, desertificazione, erosione del suolo, inondazioni. Ci sarà un risvolto positivo anche sulle città e le loro comunità perché gli alberi favoriscono l’approvvigionamento dell’acqua, incrementano la permeabilizzazione del suolo, costituiscono un rifugio fondamentale per la fauna, trattengono gli inquinanti atmosferici (le polveri sottili). Inoltre, se piantati nelle vicinanze degli edifici possono ridurre la necessità di utilizzo dei condizionatori d’aria permettendo di risparmiare dal 20 al 50% di energia e abbassando i rumori fino al 70%.

Life Terra non è solo piantumazione di alberi ma è anche cura, infatti, il progetto europeo prevede l’introduzione di una piattaforma web per il monitoraggio degli alberi e il lancio di una App. Con questi due strumenti innovativi tutti potranno avere un resoconto “trasparente” dei dati relativi agli alberi e della loro capacità di trattenere CO2 e i cittadini potranno scaricare informazioni su quali alberi scegliere e come piantarli nella maniera adeguata.

Proprio l’aspetto del monitoraggio in Italia risulta carente. Manca un censimento puntuale della dotazione arborea e se il 75% dei Comuni ha un censimento del verde, solo poco più del 53% dei capoluoghi ha il catasto degli alberi e solamente il 44,8% hanno il regolamento del verde urbano.

“Il progetto Life Terra vede coinvolta Legambiente insieme a partner internazionali – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette e Biodiversità di Legambiente -. In Italia è prevista la piantumazione di oltre 9 milioni di alberi per i prossimi 5 anni e ci concentreremo per questo sulla crescita delle foreste nelle nostre città e nelle aree più inquinate del Paese, come la pianura padana, o nei fondovalle dove c’è meno copertura forestale e dunque più problemi ambientali a cominciare dal dissesto idrogeologico. Non si tratta di una scelta semplicemente estetica ma di benefici per la comunità: la lotta al cambiamento climatico, infatti, deve partire dall’ambiente urbano e la strategia più utile e immediata è piantare nuovi alberi dove servono. Noi ci impegneremo a elaborare programmi e strumenti che permettano a tutti di poter scegliere la specie più adatta a clima e terreno, individuare dove piantarla e curarla nel migliore dei modi affinché diventi un bene per tutta la comunità”.

Life Terra 

Il 19 Novembre Legambiente organizza il terzo Forum nazionale “La Bioeconomia delle Foreste: Conservare, Ricostruire, Rigenerare”.

Il Forum si pone ogni anno l’obiettivo di favorire il confronto tra rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e del mondo della ricerca sulle azioni necessarie a tutelare gli ecosistemi forestali dagli effetti del cambiamento climatico, sulle strategie da attuare per valorizzare la multifunzionalità del bosco e sulle opportunità offerte per promuovere la crescita delle foreste urbane nelle nostre città.

Un momento di confronto per discutere delle buone pratiche, degli strumenti e delle politiche per rilanciare il Paese e avviare un processo di transizione verde dell’intera economia, puntando sulla gestione e pianificazione forestale sempre più sostenibile e responsabile.

Il Forum offre l’occasione per una riflessione anche sul ruolo che le nostre foreste possono avere nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per raggiungere gli obiettivi della Strategia UE per la biodiversità.

Le foreste offrono alla collettività servizi ecosistemici di valore straordinario. La filiera italiana della trasformazione è già leader nel mondo per qualità dei manufatti e originalità del design. Il settore forestale ha ben compreso le necessità di uno sviluppo nel segno della sostenibilità e della tracciabilità, in grado di contemperare le esigenze di conservazione con quelle di valorizzazione, anche alla luce delle opportunità che ci offre l’Europa attraverso il Recovery Plan.

 

In occasione del Forum Bioeconomia delle foreste verranno premiati i vincitori della terza edizione del Premio “Comunità Forestali Sostenibili”, che ha come obiettivo quello di raccontare e valorizzare il lavoro e la storia di chi ogni giorno crea economie e opera per garantire il benessere del nostro territorio e delle nostre comunità.
Il premio, ideato nel 2016 da Legambiente e da PEFC Italia, è stato assegnato a quei proprietari o gestori forestali, pubblici o privati, operatori delle filiere dei prodotti e servizi forestali e montani e professionisti che si occupano di comunicazione.

In particolare, il Premio verrà assegnato a:
1. La miglior gestione forestale sostenibile (i vincitori)
2. La miglior filiera forestale (i vincitori)
3. Il miglior prodotto di origine forestale (i vincitori)
4. La miglior comunicazione forestale (i vincitori)

Tre menzioni speciali verranno inoltre assegnate da Slow FoodFondazione Garrone e Next per l’innovazione, per la valorizzazione dell’economia circolare e per l’impegno sul tema educazione ambientale.

 

A causa delle limitazioni dovute alla pandemia COVID-19 e nel rispetto delle prescrizioni previste, l’evento sarà trasmesso online sui siti www.lanuovaecologia.it e www.legambiente.it e sulle pagine Facebook di Legambiente e de La Nuova Ecologia.

XXXVII ASSEMBLEA ANNUALE ANCI – L’ITALIA AL PASSO DEI SINDACI
Webinar a cura del MIBACT
“I Cammini quali opportunità di sviluppo e valorizzazione di borghi e piccoli comuni”
Lunedi 23 novembre 2020, ore 11:00 – 13:00
***

ISCRIVITISCARICA I PROGRAMMA

Introduzione e saluti istituzionali
On. Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo
Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola

Coordinamento
Paolo Piacentini, MIBACT – Uffici di collaborazione del Ministro

Interventi
“Il MiBACT e le politiche della coesione per una cultura sostenibile”
Angelantonio Orlando, Dirigente Servizio V del Segretariato Generale del MIBACT – Contratti e attuazione programmi
Luigi Scaroina, Dirigente Servizio IV Segretariato Generale del MIBACT – Programmazione

“I Comuni e il turismo dei Cammini”
Vincenzo Santoro, Responsabile Dipartimento Cultura e Turismo di ANCI

“Cammini: perché funzionano, perché falliscono”
Miriam Giovanzana, Direttore Terre Di Mezzo Editore

“Il Cammino di San Benedetto, come nasce un’esperienza di successo”
Simone Frignani, ideatore del Cammino di San Benedetto,

“Le ricadute economiche, sociali e culturali dei Cammini sul territorio. Case history: la rete dei Cammini dell’Umbria.”
Gianluigi Bettin, SviluppUmbria

“I Cammini, Strategie di rigenerazione del territorio”
Filippo Tantilo, responsabile Officine Sperimentali Aree interne

Conclude
Flaminia Santarelli, Direttore – Direzione Generale Turismo del MIBACT

 

 

Dal 20 al 29 novembre online il cuore pulsante di Fa’ la cosa giusta: il programma culturale!

Progetti innovativi, buone pratiche legate alla sostenibilità, sfide da affrontare per un futuro più giusto ed equo per tutti. Capiremo perché l’Italia può ripartire dai territori fragili e dal turismo lento e cosa possiamo imparare dal Covid-19.

Questo è il nostro invito: se volete sostenerci e accompagnarci in questa edizione speciale online, salvatelo e condividetelo sui social con tutti i vostri conoscenti, amici e contatti. Viviamo insieme questa nuova avventura digitale!

Qui potete scaricare l’invito nei vari formati, e dare un’occhiata anche alle altre immagini pensate per voi: https://www.falacosagiusta.org/la-fiera/parla-di-noi/

Sette ragazzi e una spedizione aperta a tutti. 15 mesi di cammino, alla scoperta del Sentiero Italia.

Camminare, scoprire, condividere: Va’ Sentiero è molto più di un viaggio.
E’ un nuovo approccio alla montagna, il seme di un cambiamento, il primo passo di un lungo cammino.

Un progetto in collaborazione con FederTrek e supportato su molte tappe dall’Associazione affiliata Sentieri Olistici di Termoli 

Come descrivono il progetto gli ideatori: Va’ Sentiero è un’idea di viaggio basata sui concetti di scoperta, condivisione & circolarità. Con la nostra spedizione esploriamo le Terre Alte e, giorno per giorno, documentiamo il percorso e i luoghi attraversati: raccogliamo dati tecnici, informazioni culturali ed enogastronomiche, produciamo foto e video per raccontare l’esperienza. Crediamo nell’interazione col territorio e nel coinvolgimento attivo delle persone: chiunque può venire a camminare con noi e lungo il nostro cammino organizziamo eventi culturali in sinergia con le realtà attive locali.

Va’ Sentiero – Alla scoperta del Sentiero Italia (DIRETTA PREMIER)

Va’ Sentiero – Alla scoperta del Sentiero Italia (TRAILER)

 

Mercoledì 25 novembre Va’ Sentiero va in onda con l’anteprima nazionale del docufilm autoprodotto “Va’ Sentiero – Alla scoperta del Sentiero Italia”. Protagonisti i primi 3.548 km della spedizione che sta riscoprendo l’entroterra italiano percorrendo il trekking più lungo al mondo, condensati in 50 minuti. 

Appuntamento in diretta alle 21.00 sul canale YouTube di Va’ Sentiero per la proiezione; alle 21.55 ci si sposta su Facebook per il Question Time aperto alle curiosità di tutti gli spettatori. Modera Frank Lotta, speaker di punta di Radio Deejay e conduttore del programma Deejay On the Road. Iscriviti all’evento Facebook

Autoprodotto da Va’ Sentiero con video e montaggio di Andrea Buonopane, il docufilm “Va’ Sentiero – Alla scoperta del Sentiero Italia. I primi 3.548 km da Trieste ai Monti Sibillini” condensa in 50 minuti i paesaggi, i volti e le storie che il giovane team di Va’ Sentiero ha incontrato durante i suoi primi 3.548 km percorsi nei primi 7 mesi della spedizione lungo il Sentiero Italia, attraversando Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Emilia- Romagna, Umbria e Marche. Un cammino, questo, senza precedenti, iniziato lo scorso anno con un duplice obiettivo: da una parte promuovere il Sentiero Italia – il trekking più lungo al mondo – all’insegna della consapevolezza ambientale e del turismo lento; dall’altra, valorizzare le Terre Alte rispettandone le peculiarità locali e ambientali e contribuendo a sostenere il tessuto socio-economico delle aree interne, troppo spesso in via di spopolamento. 

«Questo docufilm è il frutto della nostra esperienza, unica e autentica, lungo il Sentiero Italia. Racconta di una natura magica e commovente, ma anche di comunità, tra abbandoni e ritorni. Ampio spazio, infatti, è lasciato alle voci delle persone incontrate: quelle che resistono in silenzio e che ci hanno insegnato molto sulle potenzialità e le fragilità delle Terre Alte. Devo quindi ringraziare chi, ogni giorno, ci ha scaldato con la sua accoglienza, chi ha creduto in Va’ Sentiero, passo dopo passo». Andrea Buonopane, videomaker di Va’ Sentiero e autore del docufilm.

Nel rispetto delle misure sanitarie preventive, alle 21.00 il video sarà condiviso con gli spettatori online attraverso una proiezione esclusiva sul canale YouTube di Va’ Sentiero (iscriviti al canale e clicca sulla campanella sotto il video per ricevere il promemoria!). Non per questo si rinuncerà al fascino di una tipica première in presenza: per la partecipazione è caldamente consigliato il dresscode da gala e, a proiezione terminata, ci si sposterà su Facebook per dare spazio alle domande degli spettatori presenti. A rispondere in diretta ci sarà l’intero team Va’ Sentiero con il coordinamento di Frank Lotta, speaker di Radio DeeJay. Il docufilm sarà condiviso in tempo reale anche sul sito Ferrino, sponsor della spedizione. 

«Viviamo questo evento come un’opportunità per restituire alla comunità l’unicità dell’esperienza vissuta, la forza degli incontri fatti durante il cammino e la meraviglia dei paesaggi scoperti valle dopo valle. Vogliamo unire tutto lo Stivale, proprio come il Sentiero Italia, in un grande cineforum virtuale». Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono, co-founders di Va’ Sentiero.

L’ingresso alla première virtuale è gratuito; per chi lo desiderasse, è possibile contribuire alla causa di Va’ Sentiero con una donazione al progetto: vai alla campagna di crowdfunding e scopri i premi personalizzati!


La spedizione Va’ Sentiero e la realizzazione del docufilm sono state rese possibili anche grazie agli sponsor che hanno creduto nel progetto: Montura (capi d’abbigliamento tecnici), Ferrino (zaini, tende e sacchi a pelo), Vibram (suole ad alta aderenza per l’escursionismo), Oxeego (calze e intimo tecnico), Fitline (integratori naturali) e FC Webstore (attrezzatura video-fotografica). Le risorse economiche sono state trovate attraverso due campagne di crowdfunding di successo (di cui l’ultima ancora attiva) e al decisivo contributo di Fondazione Cariplo, F. Carispezia, Wonderful Outdoor Week F. di Venezia, F. Agostino De Mari, F. CariLucca, F. dei Monti Uniti di Foggia. Il sito-guida è stato realizzato gratuitamente dai ragazzi della web agency milanese 150up.

 

Una cordata di Associazioni e botanici denuncia i danni e una grave inadempienza di legge

WWF Abruzzo, Appennino Ecosistema, LIPU, ALTURA, FederTrek, Pronatura L’Aquila, Società Botanica Italiana e alcuni fra i principali botanici abruzzesi hanno inviato ieri alla Procura della Repubblica dell’Aquila un esposto per denunciare le gravi violazioni di legge in corso, chiedendo l’immediata sospensione delle esercitazioni militari autorizzate dal Comune di Ocre, in un’area delicatissima e riconosciuta di Importanza Comunitaria da una Direttiva Europea, in assenza della Valutazione di Incidenza Ambientale prevista dalla Legge.

Nell’esposto, inviato anche al Gruppo Carabinieri Forestale dell’Aquila, al NOE dei Carabinieri, al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Abruzzo, sono ipotizzati i reati di cui agli art. 733-bis (distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto), 452-quinquies (delitti colposi contro l’ambiente) e 635 (danneggiamento aggravato) del codice penale. Si chiede anche di procedere per la violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. n. 42/2004, art. 181), per aver attuato l’intervento in assenza di autorizzazione, cioè di autorizzazione paesaggistica e di dichiarazione di incidenza ambientale non significativa, obbligatoria per tutte le aree della Rete Europea Natura 2000.

Nel sito “Doline di Ocre” solo 2 anni fa sono stati spesi consistenti fondi pubblici POR FESR 2014-2020 per la riqualificazione della sentieristica e per la sensibilizzazione dei fruitori verso le caratteristiche ambientali di un’area valutata importante anche per l’Orso marsicano. Oggi lo scenario è completamente diverso. Esercitazioni con munizionamenti a salve e artifizi, movimentazione di mezzi pesanti e la consistenze presenza di personale militare appiedato per 18 giorni consecutivi non sembrano certo perseguire la stessa finalità.

Gli habitat che hanno fatto sì che questo Sito entrasse nella Rete Natura 2000 sono alcune particolari formazioni di prateria il cui stato di conservazione è stato valutato “inadeguato” e addirittura “in peggioramento” nei rapporti ufficiali in base ai quali la Comunità Europea orienta poi le politiche di conservazione. Tali habitat ospitano specie animali e vegetali vulnerabili, tra cui endemiche rarissime come ad esempio il Goniolimon tataricum subsp. italicum. Questa pianta è a grave rischio di estinzione ed esiste in tutto il mondo in sole 10 esigue popolazioni nelle conche interne aquilane. Oggi mezzi cingolati, accampamenti e varie installazioni necessarie all’addestramento hanno già prodotto danni difficilmente sanabili, peggiorando uno stato di conservazione che le politiche europee ci chiedevano, al contrario, di migliorare.

Riteniamo inaccettabile che, a distanza di 28 anni dall’emanazione della Direttiva Habitat, possa ancora succedere che vengano rilasciate autorizzazioni con questa leggerezza, nella totale inosservanza della principale normativa di settore. Autorizzazione rilasciata, in questo caso, dallo stesso Comune che è stato designato come Ente gestore del Sito, che ha veicolato sul territorio ingenti fondi comunitari e che ha redatto il Piano di Gestione che indica, fra le azioni necessarie: la regolamentazione dell’accesso motorizzato, il contenimento di rischio di incendio, interventi per la fruizione sostenibile del sito, il monitoraggio degli habitat di Interesse Comunitario e, dulcis in fundo, la formazione dei soggetti coinvolti nella gestione del Sito.

SCARICA IL TESTO DELL’ESPOSTO

📣  La stretta sulle Regioni continua, nonostante il dpcm del 3 novembre non abbia subito cambiamenti, le FAQ del governo (http://www.governo.it/…/domande-frequenti-sulle…/15638) indicano il divieto di spostamento tra i comuni anche nelle zone arancioni. Secondo il principio di precauzione FederTrek segue le indicazioni più restrittive, pertanto:
‼️🚷 Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dal dpcm del 3 novembre.
‼️🚷 Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità sancito dalle FAQ del governo.
‼️⚠️ Nelle “Zone Gialle” ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
‼️‼️‼️ Ribadiamo inoltre il punto 14 delle indicazioni FederTrek che recita “Proporre escursioni che prevedano la partecipazione di un numero massimo di 30 partecipanti con la seguente progressione rispetto agli accompagnatori (almeno 1 accompagnatore ogni 10 partecipanti)”vigilando attentamente sul rispetto delle distanze e sull’uso dei DPI

Il DPCM del 3 novembre 2020 segna un necessario adeguamento delle norme che affrontano e contrastano la pandemia da SARS-CoV-2. Tale adeguamento riguarda principalmente la scalarità delle misure rispetto al livello di contagi e di rischio sanitario nelle diverse regioni. Il DPCM, infatti, conferma ed individua una serie di misure finalizzate al contenimento della pandemia a livello nazionale e introduce la classificazione delle regioni sulla base di 21 parametri che sono in grado di descrivere lo stato del contagio, ma anche la capacità del sistema sanitario regionale di riferimento a fronte alle necessità di trattamento e cura dei contagiati.

Il DPCM definisce tre tipologie di classificazioni delle regioni: “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (definite correntemente Zone Arancioni) e “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (definite correntemente come Zone Rosse), tutte le altre regioni, per cui valgono le indicazioni generali del DPCM, sono correntemente definite Zone Gialle.

Le indicazioni emanate da FederTrek  per i propri accompagnatori e tesserati richiedono necessariamente un chiarimento rispetto alle Zone Arancioni e Zone Rosse.

Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità.

Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) vige la prescrizione secondo cui è possibile muoversi fuori del comune per svolgere le attività non sospese. In questo contesto di rischio, per contribuire a non far progredire lo status della regione verso una Zona Rossa, si consiglia fortemente di sospendere le attività, di trekking e di urbantrek per ragioni precauzionali.

Nelle “Zone Gialle” ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.

Seguendo il buon senso e le indicazioni messe a disposizione da FederTrek, il trekking in tutte le sue forme ha tutte le caratteristiche per essere un’attività che garantisce il distanziamento fisico determinando un benessere psico-fisico dovuto all’attività in ambiente naturale. In alcune regioni siamo stati costretti a sospendere le attività, ma confidiamo che questo sacrificio ci consenta di ritornare a camminare quanto prima

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Diretta su youtube: https://bit.ly/simtur-TV e su Facebook: www.facebook.com/simtur.italia/live
LINK EVENTO FACEBOOK https://www.facebook.com/events/670381590244996

APERTURA ORE 15:00

FEDERICO MASSIMO CESCHIN “All Routes Lead to Rome”
GIANNI RUSSO “UISP Acquaviva”

TEMI GENERALI ORE 15:10 Interventi (Max 5 minuti)

PIERO LACORAZZA Le Vie dell’Acqua. L’Appennino raccontato attraverso i fiumi
YVONNE MAZUREK Accenni sulla storia millenaria di Orte e il trasporto intermodale sul Tevere
ROBERTO CROSTI Risultati del sondaggio Turismo fluviale e natura
ENRICO CARACCIOLO In sella all’Arno. Dal verde del Casentino al blu del Tirreno in bicicletta
ELENA BORDON Aggregazione sociale e basi di interess comuni lungo i fiumi
ESPERIENZE A CONFRONTO 15:40 (Max 5 minuti)

PRIMA SESSIONE ore 15:40

BENEDETTO MAGGIORE Percorsi con famiglia lungo i fiumi e le acqua interne
ENRICO VOLPE CanoaTrekItalia, esperienze e criticità di itinerari turistici per le vie d’acqua italiane
FEDERICO OCCHIONERO MappaTevere360 percorso e foto 360 della ciclopedonale Tevere sorgenti-mare

SECONDA SESSIONE ore 16:00

ELISABETTA MANGANELLI Un’estate in fiume…Discesa del Tevere in bicicletta
PAOLA VERONESE La rotta dei due Castelli…un viaggio lungo il fiume…a Roma
PAULA CACCAVALE Cammini e fiumi: buona pratica di valorizzazione territoriale. Aniene e Nicolaiana
MARCO PASI L’esperienza della Borsa del Turismo Fluviale e del Po
MAURIZIO ZACCHEROTI Il viaggio di Vivifiume Ombrome
ENRICO PINI Packrafting escursionismo in Toscana

ESPERIENZE “SUL FANGO” Visita guidata a piedi lungo le sponde del fiume Tevere 11:00-13:00

FederTrek, nell’affrontare l’emergenza COVID-19, ha rispettato e fatto rispettare le restrizioni imposte per ragioni di prevenzione sanitaria emanate dal Governo e dalle Regioni. Allo stesso tempo, ha condotto un processo che ha visto le Associazioni affiliate ed i propri Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) parte attiva che, con la propria esperienza, ha portato a definire delle regole che consentissero di camminare in gruppo insicurezza. Un processo basato sulla consapevolezza del ruolo fondamentale che il camminare riveste per conseguire ed attuare uno stile di vita salutare e sostenibile.

Il concetto di “salute” definito dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si identifica come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Per conseguirlo l’individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, modificare l’ambiente o adattarvisi. Negli ultimi decenni, la presa di coscienza del rapporto di interdipendenza che si instaura tra ambiente e individuo ha fortemente influenzato sia le tematiche generali relative alla promozione della salute, sia gli studi che sono stati condotti al fine di comprendere le leggi che regolano l’adozione di stili di vita salutari e i processi di cambiamento dei comportamenti a rischio.

Nel momento in cui i vincoli sono stati allentati, FederTrek ha emanato specifiche indicazioni per garantire di camminare in sicurezza rivolte tanto ai partecipanti quanto agli organizzatori, perché, mai come in questa situazione, è necessario un senso di responsabilità condiviso tra chi accompagna e chi viene accompagnato.

Contestualmente FederTrek si è impegnata per dare la giusta interpretazione a provvedimenti a volte poco chiari e facendo da ponte verso le istituzioni, per sottolineare l’importanza del trekking per la salute ed il benessere psico-fisico delle persone. Lo stesso OMS nel “Manifesto for a healthy recovery from COVID-19” ribadisce quanto uno stile di vita legato al camminare sia importante per superare la crisi sanitaria dovuta al Covid-19 in salute.

Richiamando tutti alla responsabilità, il DPCM del 24 ottobre 2020 riconosce questo valore non sospendendo le attività di trekking, come già specificato e dettagliato dalla Circolare 15350 del Ministero dell’Interno del 16 ottobre 2020 in cui vengono anche definite quelle che sono le modalità che devono rispettate affinché possano essere condotte in sicurezza.

Con un pizzico di orgoglio osserviamo che le indicazioni ministeriali ricalcano e sono coerenti con quelle emanate da FederTrek per la ripresa delle attività a giugno 2020. Un orgoglio che nasce dalla constatazione di aver contribuito a sostenere e garantire il ruolo dell’attività escursionistica nel determinare il benessere psico-fisico, e di conseguenza la salute, anche in una fase di emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando.

In questa fase critica, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo appellandoci al senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo.

Seguendo il buon senso e le indicazioni messe a disposizione da Federtrek, il trekking ha tutte le caratteristiche per essere un’attività che garantisce il distanziamento fisico determinando un benessere psico-fisico dovuto all’attività in ambiente naturale.