Il 10 Marzo a Radio Impegno un’intera nottata per parlare di cammini.

Torna l’appuntamento di FederTrek con la trasmissione radiofonica di Radio Impegno – www.radioimpegno.it – la “radio che non dorme mai”. Il 10 marzo, da mezzanotte alle sette di mattina, sulle frequenze 97,7 di Radio Città Futura, si parlerà di cammini in una maratona di sette ore no stop con interviste, letture, musica, poesia. Ai microfoni ci saranno le voci di alcuni volontari della FederTrek ideatori della trasmissione dal titolo “Il bel tempo siamo noi” per dare vita ad una attenta lettura della galassia dei camminatori in Italia. In studio ci saranno: Ilaria Canali, Chiara Carrarini, Claudia Errico, Massimiliano Antonazzo, Maria Gabriella Donà, Sara Carallo, Cristiano Bocci, Alessandra Baronetti.

Man mano che la notte prenderà il largo si alterneranno rubriche e approfondimenti tra cui quelli dedicati alla Via di Francesco, alle iniziative della FederTrek e degli accompagnatori volontari, al Cammino nelle Terre Mutate. Non mancheranno dei momenti di leggerezza ed improvvisazione perché la notte è uno spazio sospeso dove, con tono soave, soffice e leggero, vivere i sogni ad occhi aperti degli idealisti veri. Quelli che, per intenderci, credono che il mondo possa cambiare anche camminando. Un passo alla volta.

Tutte le interviste e i contenuti della trasmissione saranno resi disponibili in streaming sul sito della radio –www.radioimpegno.it- e sul sito di Federtrek – www.federtrek.org.

La redazione invita gli accompagnatori, gli escursionisti e qualunque persona interessata a collaborare, partecipare, sottoporre del materiale e proporre dei contenuti a scrivere alla coordinatrice del programma, Ilaria Canali: ilariacanali@hotmail.com

 

SAVE THE DATE

10 marzo 2018, ore 00.00-7,00 Fm 97,7

In streamining: www.radioimpegno.it

Oltre venti associazioni in rete per chi cammina, pedala ed usa ferrovie turistiche

Nasce la nuova Alleanza della Mobilità Dolce, con la firma di un Protocollo e di un Manifesto da parte delle principali associazioni italiane, Federtrek è presente con il Vice Presidente Nazionale Italo Clementi che ne cura i rapporti e, come componente del comitato di gestione, cerca di tenere sempre alti i valori a cui federTrek si ispira. Questa adesione permetterà a FederTrek di dare più forza alle proprie iniziative con la collaborazione e diffusione dei progetti anche attraverso le rete degli altri partner.

La nuova Alleanza per la Mobilità Dolce è una piattaforma di realtà italiane che si propongono di operare insieme per migliorare l’offerta, le infrastrutture, la cultura e le politiche dedicate a chi cammina, pedala ed use ferrovie turistiche nel paesaggio Italiano, promuovendo la creazione di una rete dolce integrata con il trasporto collettivo per ogni utenza di viaggiatori e viaggiatrici, attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente e la cura del paesaggio storico.

È costituita da oltre 20 associazioni tra cui Touring Club, Italia Nostra, Associazione Ferrovie Turistiche, Rete dei Cammini, Associazione Italiana Greenways, UTP Assoutenti, Kyoto Club, ARI Randonneur, Legambiente, FederTrek, WWF Italia, Iubilantes, AIPAI, Borghi Autentici Italiani, Terre di Mezzo, Città Slow, AEC, Associazione Architetti del Paesaggio, FederParchi, Associazione Guide Escursioniste ed Ambientali, Associazione In_loco_Motivi. Associazione Italiana Turismo Responsabile.

Alla base della comune visione –-come si legge nel manifesto per la Mobilità Dolce  siglato dalle associazioni – c’è il dialogo con le istituzioni Nazionali, Regionali e Locali che stanno portando avanti norme significative e politiche innovative, la collaborazione con Aziende, Fondazioni ed Associazioni che organizzano reti di cammini, greenways, ferrovie turistiche e viaggi in bicicletta.

Visita il sito www.mobilitadolce.net

Leggi il comunicato

23 Marzo 2018 – ore 10.45 – 13.00
Fa’ la cosa giusta! Padiglione 3, GATE 4, Sala Chico Mendes
FieraMilanocity, via Colleoni – Milano

leggi il PROGRAMMA DEL CONVEGNO

 

Il 26 e il 27 gennaio 2018, presso il complesso monumentale di Abbadia Isola a Monteriggioni, si è svolto il V Forum “Comuni in cammino”. Europa e Via Francigena: un dialogo interculturale organizzato dal Comune di Monteriggioni in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e con il Patrocinio della Regione Toscana. Un appuntamento importante per tutti coloro che si occupano della antica via di Pellegrinaggio che, negli ultimi anni, sta registrando un afflusso di camminatori che si aggira intorno alle 40.000 presenze.

L’iniziativa si è proposta come un evento di livello internazionale riunendo i rappresentanti dei quattro Paesi attraversati dalla Francigena, autorità delle Istituzioni europee e delle organizzazioni internazionali come il Consiglio d’Europa e l’UNESCO, Istituzioni nazionali, Comuni, associazioni e comunità locali per riflettere sulle passate e sulle future progettualità legate alla Via Francigena in merito alle tematiche relative alla definizione del percorso, alla sicurezza, alla segnaletica e alla manutenzione. Particolare attenzione è stata rivolta alla candidatura della Via Francigena a patrimonio dell’umanità dell’Unesco, candidatura che si prepara ad entrare nella ‘Tentative List’, la lista propositiva che ogni Stato membro è tenuto a presentare al Centro del Patrimonio Mondiale per segnalare i beni che intende iscrivere nell’arco dei successivi 5-10 anni.

FederTrek Escursionismo e Ambiente ha partecipato all’incontro di Monteriggioni con gli interventi del Presidente Paolo Piacentini e con quello di Alberto Renzi, in rappresentanza dell’associazione Movimento Tellurico affiliata alla Federtrek, che ha presentato il progetto “Lunga marcia nelle Terre Mutate”.

Durante la sessione della mattina si è discusso dei cammini storici come esperienza di accesso culturale attivo e sono state presentati virtuosi esempi di progetti,

esperienze e buone pratiche di valorizzazione dei cammini da parte di alcuni Comuni italiani.“La Via Francigena costituisce ricchezza culturale e identità dell’Europa”, ha affermato la consigliera europarlamentare, Silvia Costa, che ha sottolineato l’importanza di alimentare la conoscenza sulla biodiversità culturale dell’Europa attraverso la promozione degli itinerari culturali e il coinvolgimento dei cittadini e in particolare delle nuove generazioni. La Via Francigena, e più in generale i cammini, favoriscono la coesione sociale e rappresentano un momento di crescita e formazione culturale.

Il Presidente della Federtrek, Paolo Piacentini, è intervenuto nella sessione del pomeriggio e ha fornito una panoramica sulle politiche nazionale sui cammini presentando l’Atlante dei cammini d’Italia, lo strumento elaborato dal Mibact per promuovere gli itinerari culturali in Italia. Paolo Piacentini, ha ribadito l’importanza della pratica quotidiana del camminare per promuovere la conoscenza del territorio e del suo patrimonio culturale e naturalistico. “La Via Francigena, simbolo di autenticità e identità, esprime il genius loci di un territorio e rappresenta un’opportunità concreta di sviluppo locale sostenibile. Si avverte sempre più la necessità di elaborare specifici progetti di comunità che abbiano lo scopo di coinvolgere attivamente gli attori locali nella tutela e nella fruizione degli itinerari culturali”, ha affermato Piacentini. I cammini storici-culturali sono beni collettivi, patrimonio delle comunità; essi costituiscono un presidio attivo e costante del territorio e devono essere valorizzati e promossi a partire dalle comunità locali in un’ottica sistemica.

Durante la sessione pomeridiana il Forum ha proposto un viaggio virtuale lungo le tappe della Via Francigena fino in Puglia dando voce ai protagonisti dei principali eventi culturali legati alla Francigena nell’incontro “Cammina. Crea. Creacamminando” coordinato da Sandro Polci, Direttore del Festival Europeo Vie Francigene. I rappresentati di diverse associazioni attive sul territorio nazionale si sono confrontati su idee, proposte e iniziative legate ai cammini e alla loro promozione. Esperienze di grande valore, attività concrete e di successo, terreno fertile per le progettualità future.

In questo spazio sono state promosse alcune iniziative virtuose che si realizzano nel tratto della Francigena del Sud tra cui il progetto FestambienteSud della Francigena, organizzato da Legambiente con la collaborazione di FederTrek e il Patrocinio della Associazione delle Vie Francigene, illustrato da Franco Salcuni, di Legambiente e Direttore di FestambieteSud, e da Ilaria Canali, addetta alla comunicazione del progetto.

Alberto Renzi, in rappresentanza della associazione Movimento Tellurico, affiliata Federtrek, ha presentato il documentario della Lunga marcia nelle terre mutate, un progetto di turismo lento nei luoghi colpiti dal sisma. Il progetto, portato avanti dall’associazione Movimento Tellurico in collaborazione con Federtrek e Ape -Associazione Proletari Escursionisti, promuove il rilancio economico e sociale del territorio attraverso il turismo slow e la conoscenza profonda del patrimonio naturalistico che solo la pratica del camminare può trasmettere.

E’ stato presentato anche il progetto di promozione dei cammini e del movimento lento portato avanti da Radio Francigena che attraverso interviste, storie e aneddoti dà voce quotidianamente ai protagonisti del mondo del camminare. La Radio ha seguito interamente il Forum con picchi di oltre mille ascoltatori in tutta Europa e anche in Giappone.

Di sicurezza, segnaletica, manutenzione, accoglienza e comunicazione hanno parlato le regioni e si è dedicato spazio anche alla presentazione di un valido strumento di conoscenza e promozione del tracciato della Via Francigena europea e di tutti i servizi offerti al viaggiatore: la nuova App ufficiale presentata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene.

L’incontro si è concluso con un dibattito sul valore e il bisogno di incoraggiare il dialogo interculturale. Si sono confrontati alcuni studiosi e protagonisti di esperienze e iniziative di alcuni storici cammini europei, mentre l’Associazione Toscana delle Vie Francigene, con l’intervento del Presidente, Sandro Santini, ha illustrato le progettualità future e le buone pratiche da avviare per la tutela di questo cammino storico, simbolo dell’identità europea.

FederTrek collabora con il CSEN per la realizzazione del progetto MEW Movement Environment Well-being, insieme ad altri partner di 7 paesi della Comunità Europea (Portogallo, Irlanda, Olanda, Romania, Lettonia, Danimarca, Regno Unito).

Il progetto intende costituire un “partenariato europeo per la salute” che promuova un “Modello di Azionecome proposta di contrasto alla sedentarietà, dimostrando anche il risparmio economico e il benessere individuale e sociale che si genera assumendo nella vita quotidiana dei comportamenti attivi.

Il progetto consiste in un’indagine iniziale per recuperare il materiale scientifico internazionale sul tema e, successivamente, nella definizione di un protocollo attività – motoria e sanitario – per 200 destinatari provenienti da diversi Paesi dell’UE.

In contemporanea, le sedi del progetto organizzeranno 10 multiplier sport events. Il multiplier sport events è un evento sportivo di una giornata da svolgersi in area urbana o extraurbana con percorsi di trekking, bicicletta o camminata, aperto alla cittadinanza allo scopo di promuovere l’attività motoria, la mobilità sostenibile e le linee guida del progetto che saranno distribuite ai partecipanti.

Nell’incontro internazionale conclusivo del progetto sarà sottoscritta la costituzione del “network europeo per la salute” e saranno assegnati i titoli di “volontari dello sport” allo scopo di agire nei territori per rispondere alle emergenze sociali causate dalla sedentarietà, favorire la pratica motoria e l’utilizzo delle risorse risparmiate in ambito sanitario. Verrà pubblicato un libro che sarà inviato direttamente alle commissioni competenti europee e ai Ministeri Nazionali al fine di condividere i dati raccolti nell’inchiesta e le analisi degli autori.

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Visita il sito

 

Si indicano di seguito gli appuntamenti organizzati per gli incontri con i volontari del progetto “MEW”.

Trattando lo stesso argomento è sufficiente partecipare ad un solo appuntamento.

  • Roma 20 giugno 2018 ore 17:00/18:30 – Comitato Provinciale Csen Roma – Via Pietro Mascagni 138 – 00138 Roma
  • Roma 26 giugno 2018 ore 17:30/19:00 – Aula Marinozzi Università del Foro Italico – Piazza de Bosis,5 – 00135 Roma
  • Roma 5 luglio 2018 ore 17:30/19:00 – Sala Don Luigi Di Liegro – Via Ostiense, 106, 00154 Roma RM

A  coloro  i quali  vorranno sperimentare  gratuitamente  il  protocollo  in  qualità  di volontari, sarà richiesto di sottoscrivere un accordo di adesione al progetto.

 

Nelle Terre Mutate sono cambiati anche gli odori. Lo dice Emanuela, commerciante di Fiastra: “Di quella mattina ricordo l’odore della nebbia… l’odore acre delle macerie”.

Il buio ha invaso i paesi. Lo dice Giancarlo, ex Sindaco di Acquacanina: “La sera del 30 ottobre non c’era più una luce accesa nel mio paese…”. Sono cambiati i luoghi. Lo dicono Silvano e Melani: “Nel 2013 abbiamo già attraversato questi territori e li abbiamo vissuti come luoghi normali, pieni di vita… abbiamo incontrato gente che ci ha offerto frutta…”. Lo dicono con le lacrime agli occhi mentre attraversano quel che resta di San Lorenzo, frazione di Amatrice rasa al suolo dal terremoto del 24 agosto 2016. 

Ce lo mostra la piana di Castelluccio, bellissima, in piena fioritura, ma poi ti avvicini al paese e scopri che si è ripiegato su se stesso, come un castello di carte scosso e crollato. Ma le Terre Mutate restano piene di vita e di voglia di ricominciare. Ce lo racconta Giuseppe dell’associazione Io non crollo di Camerino, da subito impegnata a realizzare il Quartiere delle Associazioni, e Roberto che a Campi di Norcia, a bordo della sua Arca di Noé, ci aggiorna sul nuovo progetto per riportare il turismo nella Valle Castoriana fra Norcia e Visso.

Le Terre Mutate sono popolate da gente coraggiosa e tosta che dopo la scossa del 30 ottobre 2016 resiste e non molla: “Ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di rimanere” racconta Patrizia di Ussita. Può essere un’occasione di rinascita, come dice Francesca a Castelsantangelo sul Nera: “Da un lato abbiamo le macerie, dall’altro la bellezza: sta a noi scegliere.”

La Lunga Marcia nelle terre del sisma, un cammino che attraversa luoghi di straordinaria bellezza naturalistica, evento singolo, trekking di solidarietà che si svolge una volta ogni anno, diventa un cammino naturalistico percorribile da chiunque voglia viaggiare a piedi o in bicicletta: Il cammino nelle terre mutate. In questo modo – sostiene Movimento Tellurico FederTrek – contribuiremo a favorire un rilancio economico e sociale, una “rimagliatura” dei territori nel lungo arco di tempo necessario per la ricostruzione

Da metà Gennaio, in alcune località italiane, è partita la proiezione del reportage di viaggio girato nel corso  della Lunga Marcia nelle Terre del Sisma,  oltre 200 km percorsi a piedi nell’immenso cratere sismico da Fabriano a L’Aquila, nell’estate 2017, un documentario, realizzato da Francesco D’Amore e Raffaele Pugliese, che racconta le storie di chi il terremoto lo ha subito e delle tante persone che stanno faticosamente lottando per ricominciare una vita nelle Terre Mutate.

FederTrek, con questo progetto, sostiene Movimento Tellurico nel favorire il ritorno immediato a un turismo lento nei comuni duramente colpiti dagli ultimi terremoti e sui sentieri escursionistici e ciclabili di due importanti Parchi Nazionali (Parco nazionale dei Monti Sibillini e Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) con l’obiettivo di far conoscere Il cammino nelle terre mutate un percorso escursionistico permanente a disposizione di tutti gli appassionati di trekking e cicloturismo.

Le proiezioni del reportage saranno un’occasione di incontro e di raccolta di adesioni al progetto di costruzione del Cammino nelle Terre Mutate.

Clicca qui per scoprire le proiezioni del reportage in tutta italia

vedi il trailer

per info: www.movimentotellurico.it

Il 14 dicembre si svolgerà a Roma, presso l’Auditorium MATTM Via Capitan Bavastro 180, la presentazione del XIII Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” Edizione 2017

Realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – SNPA, il rapporto si è consolidato negli anni come un riferimento per gli addetti ai lavori e per gli utenti grazie anche alle analisi e alle valutazioni degli esperti del SNPA sui numerosi dati presentati, accompagnando il lettore nella comprensione dei fenomeni.
L’edizione 2017 del Rapporto aggiorna per 119 città italiane (116 capoluoghi di provincia più 3 città con un elevato numero di abitanti) un insieme di indicatori fondamentali per l’analisi della qualità ambientale delle città e per la valutazione della qualità della vita nelle aree urbane italiane.

 

Numerosi  i temi di interesse trattati alla scala urbana e metropolitana: fattori demografici, suolo e territorio, infrastrutture verdi, acqua, qualità dell’aria, attività industriali, trasporti e mobilità, esposizione all’inquinamento elettromagnetico e acustico, azioni e strumenti per la sostenibilità locale.

Tra i relatori ci sarà anche Paolo Piacentini, il presidente della Federtrek, che interverrà sulla mobilità pedonale in città

 

PROGRAMMA PROVVISORIO

di Ispra Ambiente

I CAMMINI NARRANO

di Sara Carallo

“Perché la conoscenza del mondo si dispieghi all’infinito, sono necessari i cammini o i sentieri. Essi sono una memoria incisa direttamente sulla terra, una traccia nelle nervature del suolo degli innumerevoli camminatori che nel tempo hanno frequentato i luoghi, una sorta di solidarietà degli uomini scolpita nel paesaggio” (Le Breton, Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza, Roma, Edizioni dei cammini, p. 35)

 La pratica del camminare rappresenta un ottimo strumento di conoscenza, promozione e fruizione del patrimonio, una vera e propria risorsa per lo sviluppo locale soprattutto di quei territori economicamente più marginali e collocati in aree isolate o distanti dalle principali attrazioni turistiche rafforzandone il potenziale economico e occupazionale.

Il cammino sviluppa il senso di responsabilità e cura verso il proprio territorio (quella che il geografo cinese Yi-Fu Tuan chiama topophilia). Ad ogni passo si scoprono nuovi tasselli del paesaggio culturale, esito del millenario rapporto coevolutivo tra l’uomo e l’ambiente naturale.

I cammini hanno la capacità di svelare la complessità e il senso intrinseco dei luoghi e di tutelare e valorizzare il patrimonio nel tempo. Essi rivelano le trame paesaggistiche e narrano la storia di un territorio permettendo di riscoprire la bellezza e l’intensità dei luoghi.

Attraverso il cammino possiamo leggere e interpretare il paesaggio che ci circonda e carpire i numerosi segni e sedimenti che il tempo e la storia hanno stratificato e depositato sul territorio.

Camminando si scopre e si conosce profondamente un territorio e la sua memoria storica. Ad ogni passo si acquisisce consapevolezza della ricchezza identitaria che i luoghi racchiudono.

RISCOPRIRE LENTAMENTE UN TERRITORIO SORPRENDENTE

 La Valle dell’Amaseno (Regione Lazio) grazie alla sua particolare struttura morfologica e alle condizioni climatiche favorevoli, si configura come un territorio prevalentemente rurale circondato da ampie aree boschive e riserve naturali protette e borghi dalla cultura millenaria che conserva i caratteri originari del paesaggio storico e fa emergere con insistenza il suo ricco patrimonio.

Gli itinerari escursionistici e quelli cicloturistici sono la modalità ideale per conoscere questo territorio, per salvaguardarlo e monitorarlo costantemente. Ci consentono di tenere traccia delle trasformazioni paesaggistiche e di rinnovare il complesso e prezioso legame tra l’uomo e l’ambiente naturale.

 

Domenica 17 dicembre 2017 alle ore 16 nel prestigioso salone del Castello Baronale di Maenza (Latina), tra le più belle fortezze del Lazio meridionale si terrà la presentazione del portale culturale della Valle dell’Amaseno (www.valledellamaseno.it) organizzata dalla XIII° Comunità Montana dei Monti Lepini e Ausoni in collaborazione con la Regione Lazio, il Comune di Maenza, l’Università degli Studi di Roma Tre e l’Associazione Cultores Artium

Interviene Sara Carallo (Università degli Studi di Roma Tre, Laboratorio Geocartografico “Giuseppe Caraci”) che presenta:

La rete dei cammini della Valle dell’Amaseno. Un progetto integrato di sviluppo locale.

A seguire si svolgerà una visita al Castello Baronale di Maenza a cura dell’Ass. Cultores Artium e degustazione di prodotti tipici locali.

Questo lavoro, sviluppatosi nell’ambito del progetto “Smart Environments. Valorizzazione della ricerca e crescita del territorio negli ambienti intelligenti” in collaborazione con la Regione Lazio e con l’Università degli Studi di Roma Tre ha portato alla realizzazione del portale culturale www.valledellamaseno.it

Il progetto ha il fine di valorizzare e rendere fruibile il ricco e variegato patrimonio naturalistico e storico culturale della Valle dell’Amaseno attraverso l’elaborazione di una rete di itinerari turistici e la promozione di siti di interesse religioso, archeologico, storico culturale e naturalistico, attività commerciali e ricettive e di tutti quei servizi utili al viaggiatore.

Il portale promuove processi di inclusione socio spaziale tra la popolazione della Valle dell’Amaseno per ricostruire e rafforzare la loro identità e il legame con il territorio ed è rivolto a tutti i viaggiatori che desiderano conoscere dei luoghi ricchi di storia e cultura circondati da un contesto di gran pregio e valore naturalistico.

LE COMUNITÀ LOCALI RISORSE PREZIOSE

 Si tratta di un incontro rivolto alle comunità, alle associazioni e al sistema delle imprese del territorio per cercare di costruire insieme una rete di cooperazione per la valorizzazione sostenibile del patrimonio della Valle dell’Amaseno.

Gli attori locali, “costruttori del territorio”, sono i principali promotori di un integrato sviluppo economico, sociale e ambientale.

Questo approccio ha portato alla realizzazione di sinergie virtuose e all’organizzazione di incontri propositivi, dai quali si è compreso che per definire l’identità di un territorio è necessario partecipare e condividere conoscenze in un continuo scambio di saperi, nell’ottica di una “ricerca-azione”, in cui la rete locale ha un ruolo di primissimo piano.

In particolare, sono state direttamente coinvolte le associazioni locali che lavorano per la promozione del territorio e i singoli cittadini che conoscono molto bene il patrimonio storico culturale e ambientale della Valle. Grazie a loro è stato possibile individuare molti resti archeologici difficilmente rintracciabili attraverso la sola fonte testuale, creare itinerari originali e censire tutti i siti di interesse archeologico, storico culturale e naturalistico e le attività commerciali e ricettive.

Grazie alla rete locale è stato possibile attribuire un prezioso valore aggiunto al progetto.

Vi aspettiamo per farvi presentarvi i cammini che abbiamo realizzato per conoscere questo territorio sorprendente ed emozionante!

“Il sentiero è una cicatrice di terra nel mezzo del mondo vegetale o minerale, in preda all’indifferenza del passaggio degli uomini. Il suolo battuto dagli innumerevoli passi impressi per un’infima frazione di tempo è un segno di umanità”

(Le Breton, Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza, Roma, Edizioni dei cammini, p. 36)

Sara Carallo

Torna in discussione in sede di conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano Nazionale per la Gestione del Lupo.

FederTrek riconosce al lupo un grande valore simbolico e la potenzialità sociale nel ricreare un sano equilibrio con l’ambiente naturale. Durante le nostre escursioni abbiamo avuto modo più volte di emozionarci per il casuale incontro con questo straordinario animale, che appassiona grandi e piccini di fronte alla scoperta delle sue tracce o nell’ascolto durante i racconti di quei pastori che sono tornati a conviverci pacificamente.

La conservazione del lupo è un tema che riteniamo vada affrontato da un punto di vista della gestione ambientale, ma ancor prima è una potenzialità di sviluppo per i territori in cui è presente. Da sempre le nostre associazioni lavorano per la valorizzazione del patrimonio naturale ed assistiamo sempre più frequentemente all’esigenza di una fruizione esperienziale della natura. Tale tendenza crea una nuova prospettiva sulle possibilità di sviluppo dei territori dell’Appennino, che non può assolutamente prescindere da una stretta tutela e sorveglianza dell’ambiente e delle specie animali che lo popolano.

FederTrek accoglie con favore l’approccio partecipativo con cui è stato elaborato il Piano Nazionale per la Gestione del Lupo, ritenendo che questa sia la strada da intraprendere per una gestione condivisa ed efficace delle risorse naturali.

Temiamo tuttavia che la mancanza di fondi metta a rischio la sua applicazione. Abbiamo visto troppo spesso come le azioni di prevenzione rischiano di ricadere economicamente sugli allevatori ed agricoltori accentuando il clima di conflittualità verso la specie.

Il bracconaggio, frutto di questa conflittualità, è la prima causa di mortalità della specie, dentro e fuori le aree protette. Purtroppo, su questo aspetto, il Piano combatte il fenomeno solamente attraverso misure indirette dissuasive, sulla cui efficacia nutriamo dubbi. Il controllo sui cani vaganti e sugli ibridi risulta senza dubbio una delle azioni più urgenti da mettere in atto poiché sono proprio questi il più delle volte la causa della conflittualità con gli allevatori ed è un fenomeno che, se non controllato, rischia di mettere il lupo nuovamente a rischio per la perdita del patrimonio genetico.

In merito al punto più discusso del Piano (parte III punto 7), FederTrek crede fortemente nella convivenza fra le specie e non ritiene che l’abbattimento sia una misura idonea, anche se estrema e con l’obiettivo di mitigare la tensione sociale. Riteniamo che le condizioni necessarie al solo avvio dell’iter per la richiesta di rimozione di individui problematici, rappresentino di per sé delle azioni che favoriranno la risoluzione dei conflitti e renderanno sempre meno necessaria ed attuabile la misura dell’abbattimento. È importante segnalare che la deroga al divieto di rimozione di singoli individui di lupo non potrà in alcun modo essere correlata alla “impunità per le uccisioni illegali”, di cui rimangono responsabili unicamente i preposti organi di controllo e vigilanza.

Per questo motivo un importante compito dovranno svolgerlo le associazioni ambientaliste e la società civile, vigilando sulla corretta applicazione della legislazione a tutela della specie.

Ci auguriamo quindi che si vada verso la ricerca di un modello di convivenza che dia risposta alle aspettative di sviluppo socio-economico di chi vive e lavora nei territori, ma che garantisca la tutela dalla fauna selvatica.

Agri-Culture Convegno

Lunedì 12 giugno 2017 si svolgerà a Roma il convegno “Agri-culture. Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale nel Lazio, organizzato dal Dipartimento di Architettura e dal Dipartimento di Studi umanistici dell’ Università degli Studi Roma Tre nell’ambito del progetto “Smart Environments” in collaborazione con Regione Lazio e Arsial. 

Il convegno di studi è finalizzato ad approfondire il tema della tutela dei paesaggi rurali e vuole costituire un momento di confronto multidisciplinare tra pubbliche amministrazioni, studiosi e professionisti che operano all’interno della Regione Lazio.

Proteggere il patrimonio paesaggistico rurale significa coniugare conservazione e trasformazione, preservare le identità locali e promuovere progetti che siano in grado di interpretare le antiche tracce dei luoghi in chiave contemporanea, riportando l’attenzione sulla campagna e sulle aree interne.

I lavori si suddividono in una sessione mattutina e due sessioni pomeridiane.

Durante la mattina interverranno sui temi dell’agricoltura, del turismo e delle economie locali del Lazio esperti e amministratori regionali.

Nel pomeriggio, due sessioni tematiche affronteranno il ruolo della ricerca e del progetto nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio rurale.

Si parlerà anche di cammini …

I territori per vivere hanno bisogno anche di cammini su itinerari che possano fungere da volano per la promozione, valorizzazione e tutela del paesaggio rurale. Ma come? I cammini da soli non bastano. Serve anche la comunicazione, il “fertilizzante” dei territori laddove i passi sono l’aratro che smuove e prepara il terreno. Camminare è una pratica interdisciplinare di benessere che tocca tutte le corde dell’animo umano e, contemporaneamente, della natura che attraversa. Saper comunicare tutto questo significa raccontare il valore dei territori e i cammini possono diventare i contenuti di un marketing verde per il turismo sostenibile.

Dal mondo delle associazioni affiliate di FEDERTREK interverrà Davide Novelli in rappresentanza dell’associazione escursionistica CAMMINANDO CON  che, nella Valle del Turano, in provincia di Rieti, ha avviato una progettualità per la valorizzazione integrata del territorio utilizzando il camminare come filo conduttore per la promozione dei suoi borghi (tra cui Castel di Tora, Collalto Sabino e Orvinio, inseriti nella prestigiosa lista dei borghi più belli d’Italia), e dei monti Carseolani che circondano le limpide acque del lago del Turano. A completamento del quadro di insieme, interverrà Ilaria Canali sul tema della comunicazione per la promozione dei territori.

AGRI-CULTURE

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE NEL LAZIO

lunedì 12 giugno 2017
Dipartimento di Architettura | Università degli Studi Roma Tre
Aula Libera | ex Mattatoio | via Aldo Manuzio 68L

PROGRAMMApaesaggio rurale

Convegno di Studi Progetto SMART ENVIRONMENTS

Valorizzazione della ricerca e crescita del territorio negli ambienti intelligenti

organizzazione:

Dipartimento di Architettura, Giorgia De Pasquale, giorgia.depasquale@uniroma3.it Dipartimento di Studi Umanistici

Sara Carallo, sara.carallo@uniroma3.it Dipartimento di Architettura Dipartimento di Studi Umanistici

*****

09:00 Registrazioni CHECK/IN dei partecipanti

09:30 Saluti istituzionali Elisabetta Pallottino, Dipartimento Architettura, Roma Tre

Stefano Panzieri, Prog.

“Smart Environment. Valorizzazione della ricerca e crescita del territorio negli ambienti intelligenti”

Claudio Cerreti, Dipartimento Studi Umanistici, Roma Tre

10:00 – 11:30 PAESAGGIO COME STRATEGIA DI TUTELA DEL PATRIMONIO AGRICOLO

coordina Giorgia De Pasquale

Carlo Hausmann, Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca, Regione Lazio

TUTELA E PROMOZIONE DEI PAESAGGI RURALI NEL LAZIO

Mauro Agnoletti, Osservatorio Nazionale Paesaggio Rurale, Mipaaf

CONOSCERE E TUTELARE. IL REGISTRO NAZIONALE DEI PAESAGGI RURALI STORICI

Antonio Rosati, ARSIAL LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE NEL LAZIO

Daniele Iacovone, INU Lazio

PTPR LAZIO: TUTELA, USO E VALORIZZAZIONE DEI PAESAGGI AGRARI DI RILEVANTE VALORE

11:30 – 11:45 coffee break

11:45 – 13:15 PAESAGGIO, IDENTITÀ E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

coordina Sara Carallo

Massimiliano Smeriglio, Vicepresidente Regione Lazio

IL RUOLO DEL TURISMO NELLA TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE

Daniela Bianchi, Consiglio Regionale Lazio

ECONOMIA DELLA BELLEZZA E PAESAGGIO COME INFRASTRUTTURA NELLA NUOVA LEGGE SUI CAMMINI DEL LAZIO

Rita Biasi, Università Della Tuscia

PAESAGGI E LUOGHI FRA AGRICOLTURA, TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Davide Marino, Università degli Studi del Molise

IL PAESAGGIO AGRARIO TRADIZIONALE COME CAPITALE NATURALE: IDENTITA’ E SERVIZI ECOSISTEMICI

13:15 – 14:00 PRANZO

14:00 – 16:00 COLTIVARE E PROGETTARE PAESAGGI RURALI

coordina Elisabetta Pallottino

Giuseppe Scarascia Mugnozza, Università della Tuscia

IL PAESAGGIO TRADIZIONALE DELLA TENUTA DI CASTEL DI GUIDO. GESTIONE E PIANIFICAZIONE

Sveva Di Martino, Spazi Consonanti Architettura

MUSEO DELL’OLIO DELLA SABINA DI CASTELNUOVO DI FARFA

Massimo Alvisi, Studio Alvisi-Kirimoto

CANTINA PODERNUOVO: ARCHITETTURA, PAESAGGIO E LAVORO PER UNA NUOVA SOSTENIBILITÀ

Luigi Franciosini, Università Roma Tre

LEGGERE IL PAESAGGIO: ESPERIENZE DI RICERCA E DIDATTICA NEL TERRITORIO DELLA TUSCIA MERIDIONALE

Giorgia De Pasquale, Serena Savelli, Università Roma Tre

GLI ULIVETI TERRAZZATI DI VALLECORSA. UNA RICERCA PER LA CANDIDATURA AL REGISTRO NAZIONALE DEI PAESAGGI RURALI STORICI

Antonio Santarelli, Azienda Vitivinicola Casal Del Giglio

IL PAESAGGIO DI PONZA E IL RECUPERO DEL VITIGNO AUTOCTONO BIANCOLELLA

Vincenzo Regnini, Camera Commercio Rieti

DALL’EMERGENZA ALLO SVILUPPO. IL RUOLO DEL PATRIMONIO RURALE NELLA RICOSTRUZIONE DEI COMUNI COLPITI DAL TERREMOTO

16:00 – 18:00 ATTRAVERSARE, CONOSCERE, VALORIZZARE

coordina Claudio Cerreti

Sara Carallo, Università Roma Tre

SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO MULTIPIATTAFORMA PER LA FRUIZIONE SOSTENIBILE DEL PAESAGGIO RURALE DELLA VALLE DELL’AMASENO

Elisabetta Vacca, Università Roma Tre

SISTEMA INFORMATIVO GEO-STORICO DEL PARCO REGIONALE DELL’APPIA ANTICA. INFORMATIZZAZIONE DEL CATASTO GREGORIANO (1816-1835)

Diego Gallinelli, Università Roma Tre

I GIS E IL TELERILEVAMENTO PER LA CONOSCENZA DEI PAESAGGI RURALI DEL PASSATO E L’OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE AGRICOLE DEL PRESENTE

Luisa Carbone, Università della Tuscia

I VUOTI E I PIENI DELLA RURALITÀ DELLA TUSCIA: LA SCACCHIERA DEL LANDSCAPE LITERACY

Arturo Gallia, Università Roma Tre

IL PAESAGGIO RURALE INSULARE. LE ISOLE PONZIANE ATTRAVERSO I TEMPI

Silvia Omenetto, Università Roma Tre

IL PAESAGGIO AGRICOLO ALLA LUCE DEL FENOMENO MIGRATORIO NEL LAZIO

Davide Novelli, Ilaria Canali, Federtrek

CAMMINI E COMUNICAZIONE PER I TERRITORI: IL CASO DELLA VALLE DEL TURANO

18:00 18:15 Registrazioni CHECK/OUT dei partecipanti

APERITIVO CON PRODOTTI TIPICI DEL LAZIO offerto da ARSIAL, in collaborazione con SLOW FOOD LAZIO

 


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ILARIA CANALI

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… tratturi da rivivere

Dal 10 all’11 giugno si terrà la sesta edizione de La Via di Mezzo, evento escursionistico nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La manifestazione si articola su 6 cammini che, partendo dai luoghi posti lungo i confini del parco, si ritroveranno a Pescasseroli il sabato sera, per poi ricongiungersi in una grande festa pastorale la domenica nella Val Fondillo di Opi lungo il Regio Tratturo.

IL CAMMINO DELLA BIODIVERSITA’ – Andrà a percorrere il Regio Tratturo per scoprire le bellezze naturali nascoste in compagnia di esperti di biodiversità. Il percorso partirà da Barrea e raggiungerà Civitella Alfedena il sabato sera.

IL CAMMINO DEI MARSI – Percorrerà i tratturelli che dalla Piana del Fucino andavano a raggiungere la partenza del Regio Tratturo a Pescasseroli, attraversando verdi pianure e strette valli lungamente utilizzate da pastori e agricoltori sulla via di passaggio dei viandanti che si spostavano dalla Marsica all’Alto Sangro. Il percorso partirà da Lecce dei Marsi e raggiungerà Pescasseroli il sabato sera.

LA STRADA DELLA LANA – Attraverserà meravigliose praterie d’alta quota sulle antiche vie di collegamento tra Scanno e Pescasseroli. Percorsi aspri ma che sanno regalare la sensazione di spazi sconfinati in cui perdersi nel tempo andato e vivere la tradizione pastorale che gli stazzi abbandonati ripotano alla memoria. Il percorso partirà da Scanno e raggiungerà Pescasseroli il sabato sera.

IL SENTIERO DEI BRIGANTI – Salirà dalle aree di confine della Ciociaria lungo il Vallone di Forca d’Acero lungo la via praticata da pastori, briganti, boscaioli e, di recente, dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale. Il percorso sarà allietato dalle storie dei briganti e da degustazione di formaggi. Il percorso partirà da san Donato Val di Comino ed arriverà a Pescasseroli il sabato sera.

Il sabato, a Pescasseroli, si terrò la proiezione del film “Appia Antica” con Paolo Rumiz e Riccardo Carnovalini di Allessandro Scillitani, con l’intervento di Paolo Rumiz.

IL TRATTURO REGIO – La domenica tutti i camminatori si ritroveranno nella Val Fondillo di Opi in cui, allietati da musicanti, si potranno degustare i piatti tradizionali della Transumanza. Il “Cammino dei popoli antichi” partirà da Civitella Alfedena e giungerà ad Opi lungo il percorso che riportava le greggi verso casa, mentre gli altri cammini, da Pescasseroli, giungeranno ai luoghi della festa lungo il percorso che le greggi percorrevano per dirigersi verso i pascoli della Puglia.

Il progetto della Via di Mezzo, nato dalla collaborazione tra diverse realtà locali e nazionale, vuole costruire una nuova esperienza di promozione e di valorizzazione territoriale. Il percorso di valorizzazione parte dalla tradizione e dal patrimonio storico culturale della Marsica e dell’Alto Sangro prendendo come elemento unificante la tradizione della Transumanza e dei suoi Tratturi.

La via di Mezzo è riuscita, nel tempo a portare le diverse anime dei territori intorno ad un progetto comune in cui tutti gli attori prestano il proprio contributo gratuitamente al solo fine di mostrare orgogliosamente le proprie radici accogliendo i camminatori con il cuore. Il progetto intende partire dalla tradizione pastorale per accogliere un turismo lento e attento ai territori in un percorso a piedi che ripercorra gli antichi tratturi. Una occasione promozione che consentirà di stabilire un forte legame tra il territorio ed i camminatori che li porterà a tornare in futuro come si torna a trovare i vecchi amici.

Nella Via di Mezzo il viandante ha la possibilità di scoprire proprio attraverso la lentezza, una vicenda antica: quella del rapporto tra uomo e natura. Una relazione non sempre quieta che nel corso dei secoli ha dato vita ad un paesaggio unico, fatto di sentieri calcati da uomini e da lupi in un costante scambio di sguardi, ora feroce, ora pacifico, una storia fatta da antiche popolazioni che, attraverso la transumanza hanno operato scambi di saperi che oggi trovano tracce anche nella cultura immateriale del territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Ufficio stampa e comunicazione Federtrek

Info sulla manifestazione_ http://viadimezzo.federtrek.org