Il DPCM del 3 novembre 2020 segna un necessario adeguamento delle norme che affrontano e contrastano la pandemia da SARS-CoV-2. Tale adeguamento riguarda principalmente la scalarità delle misure rispetto al livello di contagi e di rischio sanitario nelle diverse regioni. Il DPCM, infatti, conferma ed individua una serie di misure finalizzate al contenimento della pandemia a livello nazionale e introduce la classificazione delle regioni sulla base di 21 parametri che sono in grado di descrivere lo stato del contagio, ma anche la capacità del sistema sanitario regionale di riferimento a fronte alle necessità di trattamento e cura dei contagiati.

Il DPCM definisce tre tipologie di classificazioni delle regioni: “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (definite correntemente Zone Arancioni) e “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (definite correntemente come Zone Rosse), tutte le altre regioni, per cui valgono le indicazioni generali del DPCM, sono correntemente definite Zone Gialle.

Le indicazioni emanate da FederTrek  per i propri accompagnatori e tesserati richiedono necessariamente un chiarimento rispetto alle Zone Arancioni e Zone Rosse.

Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità.

Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) vige la prescrizione secondo cui è possibile muoversi fuori del comune per svolgere le attività non sospese. In questo contesto di rischio, per contribuire a non far progredire lo status della regione verso una Zona Rossa, si consiglia fortemente di sospendere le attività, di trekking e di urbantrek per ragioni precauzionali.

Nelle “Zone Gialle” ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.

Seguendo il buon senso e le indicazioni messe a disposizione da FederTrek, il trekking in tutte le sue forme ha tutte le caratteristiche per essere un’attività che garantisce il distanziamento fisico determinando un benessere psico-fisico dovuto all’attività in ambiente naturale. In alcune regioni siamo stati costretti a sospendere le attività, ma confidiamo che questo sacrificio ci consenta di ritornare a camminare quanto prima

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Diretta su youtube: https://bit.ly/simtur-TV e su Facebook: www.facebook.com/simtur.italia/live
LINK EVENTO FACEBOOK https://www.facebook.com/events/670381590244996

APERTURA ORE 15:00

FEDERICO MASSIMO CESCHIN “All Routes Lead to Rome”
GIANNI RUSSO “UISP Acquaviva”

TEMI GENERALI ORE 15:10 Interventi (Max 5 minuti)

PIERO LACORAZZA Le Vie dell’Acqua. L’Appennino raccontato attraverso i fiumi
YVONNE MAZUREK Accenni sulla storia millenaria di Orte e il trasporto intermodale sul Tevere
ROBERTO CROSTI Risultati del sondaggio Turismo fluviale e natura
ENRICO CARACCIOLO In sella all’Arno. Dal verde del Casentino al blu del Tirreno in bicicletta
ELENA BORDON Aggregazione sociale e basi di interess comuni lungo i fiumi
ESPERIENZE A CONFRONTO 15:40 (Max 5 minuti)

PRIMA SESSIONE ore 15:40

BENEDETTO MAGGIORE Percorsi con famiglia lungo i fiumi e le acqua interne
ENRICO VOLPE CanoaTrekItalia, esperienze e criticità di itinerari turistici per le vie d’acqua italiane
FEDERICO OCCHIONERO MappaTevere360 percorso e foto 360 della ciclopedonale Tevere sorgenti-mare

SECONDA SESSIONE ore 16:00

ELISABETTA MANGANELLI Un’estate in fiume…Discesa del Tevere in bicicletta
PAOLA VERONESE La rotta dei due Castelli…un viaggio lungo il fiume…a Roma
PAULA CACCAVALE Cammini e fiumi: buona pratica di valorizzazione territoriale. Aniene e Nicolaiana
MARCO PASI L’esperienza della Borsa del Turismo Fluviale e del Po
MAURIZIO ZACCHEROTI Il viaggio di Vivifiume Ombrome
ENRICO PINI Packrafting escursionismo in Toscana

ESPERIENZE “SUL FANGO” Visita guidata a piedi lungo le sponde del fiume Tevere 11:00-13:00

FederTrek, nell’affrontare l’emergenza COVID-19, ha rispettato e fatto rispettare le restrizioni imposte per ragioni di prevenzione sanitaria emanate dal Governo e dalle Regioni. Allo stesso tempo, ha condotto un processo che ha visto le Associazioni affiliate ed i propri Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) parte attiva che, con la propria esperienza, ha portato a definire delle regole che consentissero di camminare in gruppo insicurezza. Un processo basato sulla consapevolezza del ruolo fondamentale che il camminare riveste per conseguire ed attuare uno stile di vita salutare e sostenibile.

Il concetto di “salute” definito dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si identifica come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Per conseguirlo l’individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, modificare l’ambiente o adattarvisi. Negli ultimi decenni, la presa di coscienza del rapporto di interdipendenza che si instaura tra ambiente e individuo ha fortemente influenzato sia le tematiche generali relative alla promozione della salute, sia gli studi che sono stati condotti al fine di comprendere le leggi che regolano l’adozione di stili di vita salutari e i processi di cambiamento dei comportamenti a rischio.

Nel momento in cui i vincoli sono stati allentati, FederTrek ha emanato specifiche indicazioni per garantire di camminare in sicurezza rivolte tanto ai partecipanti quanto agli organizzatori, perché, mai come in questa situazione, è necessario un senso di responsabilità condiviso tra chi accompagna e chi viene accompagnato.

Contestualmente FederTrek si è impegnata per dare la giusta interpretazione a provvedimenti a volte poco chiari e facendo da ponte verso le istituzioni, per sottolineare l’importanza del trekking per la salute ed il benessere psico-fisico delle persone. Lo stesso OMS nel “Manifesto for a healthy recovery from COVID-19” ribadisce quanto uno stile di vita legato al camminare sia importante per superare la crisi sanitaria dovuta al Covid-19 in salute.

Richiamando tutti alla responsabilità, il DPCM del 24 ottobre 2020 riconosce questo valore non sospendendo le attività di trekking, come già specificato e dettagliato dalla Circolare 15350 del Ministero dell’Interno del 16 ottobre 2020 in cui vengono anche definite quelle che sono le modalità che devono rispettate affinché possano essere condotte in sicurezza.

Con un pizzico di orgoglio osserviamo che le indicazioni ministeriali ricalcano e sono coerenti con quelle emanate da FederTrek per la ripresa delle attività a giugno 2020. Un orgoglio che nasce dalla constatazione di aver contribuito a sostenere e garantire il ruolo dell’attività escursionistica nel determinare il benessere psico-fisico, e di conseguenza la salute, anche in una fase di emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando.

In questa fase critica, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo appellandoci al senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo.

Seguendo il buon senso e le indicazioni messe a disposizione da Federtrek, il trekking ha tutte le caratteristiche per essere un’attività che garantisce il distanziamento fisico determinando un benessere psico-fisico dovuto all’attività in ambiente naturale.

La Rivista Trekking&Outdoor, recapitata negli anni passati nelle case di molti soci FederTrek, anche grazie al costo agevolato a loro dedicato, è un pezzo di storia dell’escursionismo. Il quotidiano La Stampa le ha dedicato un articolo, di cui vi proponiamo un estratto.

Cambia passo il turismo a causa del virus e diventa lento. In questi mesi molte persone hanno scoperto il piacere di camminare, esplorato i dintorni di casa per poi inoltrarsi alla ricerca di nuovi panorami: intrepidi con la pancetta, il fiatone e i capelli bianchi, giovani connessi alla rete e signore che fanno salotto camminando. L’ultimo numero della rivista Trekking dedica un articolo del vicedirettore Massimo Clementi al cambiamento che potrebbe trasformare turisti frenetici in viaggiatori consapevoli.

Sono 308 i numeri pubblicati dalla rivista che, prima in Italia, ha esplorato le risorse dell’escursionismo a piedi dal dicembre 1984.  Due anni dopo Trekking è approdata on line trekking.it . Come sottolinea il suo fondatore e direttore, Italo Clementi, «Siamo stati fra i primi, in questo settore, a credere alle potenzialità di Internet. Oggi contiamo oltre 700 mila visualizzazioni al mese e pensiamo di superare il milione entro fine agosto».

La filosofia che guida l’impresa editoriale si basa su alcuni principi fondamentali che Clementi esprime così: Trekking è emozione – trekking è conoscenza profonda dei territori che si attraversano – trekking è interscambio culturale con le popolazioni che vivono lungo l’itinerario – trekking è sentire odori, silenzi, rumori – trekking è riscoprire sapori autentici.

Ogni numero è dedicato ad itinerari a cui si affiancano approfondimenti scritti da esperti, sul benessere, sulle attrezzature e  articoli legati all’attualità, come gli effetti psicologici del lockdown su chi, abituato a camminare, si è trovato confinato in casa. Ma, appena è stato possibile, è ripartito trascinando con sé nuovi estimatori dell’andare lento.

Fra le iniziative della rivista il progetto «Sulle Orme di…?» sviluppato  con il MIUR, nelle scuole di sette regioni: i ragazzi hanno progettato pacchetti di soggiorno per le scolaresche in gita d’istruzione con una giornata dedicata al  trekking.

Prosegue Italo Clementi: «Ho sempre creduto che l’escursionismo a piedi – inteso non come gesto atletico, ma come filosofia di vita capace di far dialogare le aspettative della società e dell’economia a vantaggio dell’ambiente, delle relazioni fra chi arriva e chi accoglie anche in territori, come le aree interne dei nostri Appennini, dove scarseggiano altre risorse economiche. Molto c’è ancora da fare sia per la messa in sicurezza dei sentieri sia per il miglioramento di ostelli, B&B, agriturismi e altre strutture di ospitalità. Ma ancora più e necessario migliorare l’informazione non solo sui percorsi ma anche per date di apertura, orari, servizi offerti delle strutture ricettive».

Di seguito il link all’articolo completo pubblicato dal quotidiano La Stampa.

NEI PASSI DI DISCOVERING REVENTINO, KALABRIA TREKKING, GEA GRUPPO ESCURSIONISTI ASPROMONTE.

 

Oggi, alle ore 18,00, FederTrek vi invita ad un talk online dedicato alla scoperta della Calabria che cammina.

Nel corso della diretta, che sarà trasmessa sulla pagina facebook di Federtrek, saranno raccontati e promossi alcuni progetti di cammini organizzati da tre associazioni affiliate Federtrek in Calabria:

– GEA GRUPPO ESCURSIONISTI ASPROMONTE, che ha ideato “Il Sentiero del Brigante” che si sviluppa per circa 140 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre

– l’associazione KALABRIA TREKKING con cui andremo sulle tracce del cammino che hanno creato: il “Kalabria Coast to Coast” dallo Ionio al Tirreno

-DISCOVERING REVENTINO, un progetto di ricerca e narrazione partecipata del gruppo dei monti del Reventino, un’Associazione di Promozione Sociale che promuove il cammino come forma di resilienza e di recupero dell’identità e del rapporto con l’ambiente e il paesaggio.

 

Partecipano all’incontro:

 – Angelo Gigliotti, Presidente di Discovering Reventino

– Sandro Casile, Presidente di Gea Gruppo Escursionisti Aspromonte

– Nicola Casile, Guida ufficiale del Parco Nazionale dell’Aspromonte

– Lorenzo Boseggia, Presidente di Kalabria Trekking

– Paolo Piacentini, Presidente di Federtrek

– Ilaria Canali, Consigliere Nazionale di Federtrek

_______________________________

****L’incontro fa parte delle iniziative di Federtrek per promuovere le proprie associazioni affiliate in tutta Italia.

 

Info: www.federtrek.org

 

#LiberidiCamminare con Federtrek.

FIRMA LA PETIZIONE “SALVIAMO TERMINILLO: FERMIAMO UN PROGETTO INUTILE E DANNOSO, #NOTSM!” SU CHANGE.ORG

 

Il PROGETTO TSM – Già bocciato due volte a causa del devastante impatto sul territorio, il progetto TSM prevede la realizzazione di oltre 7 km di nuovi impianti nelle parti più integre del Terminillo, comportando l’eliminazione di 17 ettari di bosco secolare e provocando ingenti disturbi alla fauna, in violazione delle norme di conservazione delle aree di alto valore ambientale e di quelle sulla Valutazione di Impatto Ambientale. I nuovi impianti (previsti a quote inferiori i 1.900 m), per la cronica mancanza di neve dovuta al cambiamento climatico, non avranno alcuna possibilità di essere redditizi, costituendo di fatto uno spreco di denaro pubblico, utilizzato a discapito di una delle zone montane appenniniche più belle e suggestive, tanto da meritare la tutela dell’Unione Europea attraverso speciali aree di protezione (SIC e ZPS).

I PRINCIPALI IMPATTI SULL’AMBIENTE

●        PAESAGGIO: il TSM intende scavalcare il vincolo della tutela paesaggistica spacciando il progetto come semplice ammodernamento dell’esistente

●        FAGGETE SECOLARI: con il taglio di 17 ettari di faggi secolari si andranno irrimediabilmente a compromettere gli obiettivi di conservazione del SIC del “Bosco della Vallonina”, esponendo l’Italia ad una procedura d’infrazione Europea che comporterebbe milioni di euro di multa

●        RISORSE IDRICHE: i sistemi di innevamento artificiale richiederanno ingenti quantitativi di acqua e creeranno problemi di ricarica delle falde già sottoposte a stress idrico per la crisi climatica in atto

●        ORSO BRUNO MARSICANO: il TSM è in aperta contrapposizione con quanto certificato dall’Università di Roma “La Sapienza” che ha definito “l’intera area come di importanza critica e favorevole per l’espansione dell’areale dell’Orso bruno marsicano”, ricordando che “tale espansione viene riconosciuta come unica strategia possibile e coerente per la conservazione a lungo termine di questa relitta popolazione di orso

 

A fronte di tutti questi impatti sull’ecosistema, non si avrà alcun effetto positivo stabile sull’occupazione; gli studi economici a sostegno del progetto sono basati sulla irrealistica previsione di attirare 280 mila sciatori ogni anno, pensando di risolvere la carenza di neve con l’innevamento artificiale, i cui costi sono stati molto sottostimati senza oltretutto tenere conto del continuo aumento delle temperature. Non a caso, il Rapporto “Nevediversa 2020” di Legambiente giudica come accanimento terapeutico ogni nuovo investimento in impianti sciistici sul Terminillo, dove le giornate sciabili sono ogni anno sempre più ridotte.

COSA CHIEDIAMO ALLA REGIONE LAZIO

· Di garantire il rispetto delle norme vigenti, confermando il parere negativo alla Valutazione di Impatto Ambientale del TSM, scongiurando lo spreco di denaro pubblico e un danno ambientale certo.

· Di riassegnare i fondi a disposizione per pianificare e sviluppare una nuova visione della Montagna “Terminillo”, valorizzando tutti i settori che puntano alla valorizzazione delle risorse naturali in maniera compatibile con la loro conservazione.  

TI CHIEDIAMO DI FIRMARE E DIFFONDERE QUESTA PETIZIONE PERCHÉ LO SCEMPIO DEL TERMINILLO NON RIGUARDA SOLO IL LAZIO MA SAREBBE UN DURO COLPO PER TUTTE LE MONTAGNE ITALIANE. SIAMO ANCORA IN TEMPO PER SALVARE LA NATURA DEL TERMINILLO!

Questa petizione è sostenuta da: WWF LAZIO, FEDERTREK – ESCURSIONISMO E AMBIENTE, G.U.F.I. GRUPPO UNITARIO PER LE FORESTE ITALIANE, CLUB ALPINO ITALIANO – GR LAZIO, ITALIA NOSTRA – SABINA E REATINO, MOUNTAIN WILDERNESS LAZIO, SALVIAMO IL PAESAGGIO RIETI E PROVINCIA, POSTRIBÙ, INACHIS, ALTURA LAZIO, SALVIAMO L’ORSO.

Osservazioni al progetto presentate in fase di Valutazione di Impatto Ambientale (link)

Per ulteriori approfondimenti: (link)

COVID-19

Indicazioni per lo svolgimento delle escursioni in sicurezza

TESSERATI

Scarica COVID-19 – TESSERATO rev04

 

COME AVVIENE IL CONTAGIO?

Il virus (Sars-Cov-2, comunemente conosciuto come Coronavirus, agente causale della patologia COVID-19) si trasmette attraverso piccolissime goccioline di saliva che si diffondono nell’aria quando parliamo, starnutiamo, tossiamo. Ci si infetta quando le goccioline di saliva che contengono il virus vengono a contatto con le mucose di bocca, naso e occhi (per questo è importante mantenere la distanza di sicurezza almeno un metro). Le goccioline di saliva di una persona infetta possono anche finire sulle mani, sulle superfici e sugli oggetti vicini. Anche in questo modo si può trasmettere il virus (per questo è importante lavarsi spesso le mani)

Le indicazioni di seguito riportate consentono di svolgere le escursioni in sicurezza nel rispetto di chi ci accompagna e di chi cammina con noi.

 

POSSO PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. NO, SE prima di una escursione si lamentano sintomi di infezioni respiratorie (febbre, tosse, raffreddore), rimanere a casa, appena si sarà guariti sarà possibile tornare a camminare insieme
  2. NO, SE si ha avuto contatti con persone affette da COVID-19 nei 15 giorni precedenti l’escursione, a scopo precauzionale, restare a casa anche se non si hanno sintomi respiratori.
  3. NO, SE non si ha prenotato preventivamente la partecipazione all’escursione, non è possibile partecipare in quanto le misure di sicurezza e lo svolgimento delle escursioni sono state organizzate sulla base del numero dei prenotati

 

COME DEVO ORGANIZZARMI PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. Avere sempre con sé più di una mascherina e soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  2. Essere autosufficiente per quanto riguarda cibo e acqua
  3. L’accompagnatore verificherà il rispetto delle condizioni di partecipazione all’inizio dell’escursione e potrà prendere decisioni insindacabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza.
  4. I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli accompagnatori, pena la decadenza del rapporto di affidamento e l’eventuale responsabilità degli stessi

 

CHE DISTANZE DEVO TENERE DAI COMPAGNI DI ESCURSIONE?

  1. Con i propri compagni di escursione mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro di raggio (poco più di un braccio), che andrà ad aumentare durante l’attività di camminata. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze.
  2. Durante la camminata, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 2 metri di raggio (due braccia e poco più), per via della respirazione che si fa più profonda e vigorosa durante l’attività motoria. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze, rallentando la camminata per garantire la giusta ossigenazione al proprio fisico.

 

COSA SONO I DPI?

  1. I DPI sono i Dispositivi di Protezione Individuali (mascherine e quanto individuato da norme ed ordinanze). Sono importanti ma non sufficienti se non si rispettano le misure di igiene (corretta gestione DPI, igiene mani, tossire in un fazzoletto o nella piega del braccio, per citare degli esempi)

 

COSA POSSO FARE PER RIDURRE I RISCHI?

  1. Non toccarsi occhi, naso e bocca, con o senza DPI. Ci si infetta facilmente con i patogeni se portati a contatto con le mucose.
  2. Indossare la mascherina, meglio se chirurgica, soprattutto nei momenti di sosta, in strettoie o quando si parla con i propri compagni di escursione.
  3. Portare sempre con sé più di una mascherina. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  4. Durante la tua esperienza della camminata igienizza le mani ed evita di toccarti il viso, soprattutto dopo essere stati in un luogo pubblico (es. rifugio o funivia), o dopo aver soffiato il naso, tossito o starnutito.
  5. Igienizzare bene le mani con soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19 prima di manipolare cibo o bevande che andremo ad ingerire durante l’escursione, per evitare il contatto diretto mani-bocca e la possibile trasmissione del patogeno (Sars-Cov-2 ma non solo)
  6. NON è necessario utilizzare guanti monouso durante l’escursione, possono restituire un falso senso di sicurezza e farci dimenticare la corretta igiene delle mani. Eventualmente, a scopo igienico, possono essere portati con sé ed utilizzati durante il momento dello spuntino e/o del pranzo al sacco.
  7. Se si utilizzano le bacchette per la camminata, usare sempre le proprie, o al massimo utilizzare quelle del proprio coniuge/convivente. Impugnare le bacchette di un’altra persona, equivale ad una stretta di mano, che aumenterebbe le probabilità di scambio di un possibile patogeno.
  8. Evitare di affollarsi nei momenti di stazionamento o in prossimità di una strettoia. Rispettare sempre le distanze e attendere pazientemente il passaggio del compagno di escursione davanti a sé o di altri escursionisti che si incontrano lungo il cammino. Così come accade in auto, rispettare la regola del “senso unico alternato”.
  9. Non scambiare cibo e/o bevande con i compagni di escursione. Ognuno deve essere per quanto possibile autosufficiente. In caso di necessità, scambiare solo cibo pre-confezionato, igienizzandosi preventivamente a vicenda le mani e l’involucro esterno dell’alimento.
  10. Utilizzare sempre e solo la propria borraccia.
  11. Manipolare solo il proprio smartphone e non passarlo o farlo manipolare ad un compagno di escursione. Così come le bacchette o qualunque altro oggetto, potrebbe essere un veicolo per la trasmissione di patogeni.
  12. Informati sulla difficoltà del percorso e considera con prudenza la tu forma fisica, dopo un periodo di inattività potresti non essere così preparato come pensi

Queste semplici regole ci aiuteranno a vivere l’escursione in sicurezza. La necessaria distanza fisica non ci separa: stiamo godendo tutti insieme dell’ambiente naturale e saremo uniti dall’esperienza comune che stiamo vivendo 😊

COVID-19

Indicazioni per lo svolgimento delle escursioni in sicurezza

ACCOMPAGNATORI

Scarica COVID-19 – ACCOMPAGNATORI rev08

 

COME AVVIENE IL CONTAGIO?

Il virus (Sars-Cov-2, comunemente conosciuto come Coronavirus, agente causale della patologia COVID-19) si trasmette attraverso piccolissime goccioline di saliva che si diffondono nell’aria quando parliamo, starnutiamo, tossiamo. Ci si infetta quando le goccioline di saliva che contengono il virus vengono a contatto con le mucose di bocca, naso e occhi (per questo è importante mantenere la distanza di sicurezza almeno un metro). Le goccioline di saliva di una persona infetta possono anche finire sulle mani, sulle superfici e sugli oggetti vicini. Anche in questo modo si può trasmettere il virus (per questo è importante lavarsi spesso le mani)

Le indicazioni di seguito riportate consentono di svolgere le escursioni in sicurezza nel rispetto di chi ci accompagna e di chi cammina con noi.

 

CHI PUO’ PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. NO, SE prima di una escursione si lamentano sintomi di infezioni respiratorie (febbre, tosse, raffreddore)
  2. NO, SE si ha avuto contatti con persone affette da COVID-19 nei 15 giorni precedenti l’escursione anche se non si hanno sintomi respiratori.
  3. NO, SE non c’è stata una prenotazione per la partecipazione all’escursione, non è possibile partecipare in quanto le misure di sicurezza e lo svolgimento delle escursioni devono essere organizzate sulla base del numero dei prenotati

 

COME DEVONO ESSERE ORGANIZZATI I TESSERATI PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE?

  1. Avere sempre con sé più di una mascherina e soluzione alcoolica disinfettante secondo le indicazioni COVID-19. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti
  2. Essere autosufficiente per quanto riguarda cibo e acqua
  3. L’accompagnatore verificherà il rispetto delle condizioni di partecipazione all’inizio dell’escursione e potrà prendere decisioni insindacabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza
  4. I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli accompagnatori, pena la decadenza del rapporto di affidamento e l’eventuale responsabilità degli stessi

 

CHE DISTANZE DEVO ESSERE MANTENUTE DAI PARTECIPANTI DURANTE L’ESCURSIONE?

  1. Con i propri compagni di escursione mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro di raggio (poco più di un braccio), che andrà ad aumentare durante l’attività di camminata. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze
  2. Durante la camminata, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 2 metri di raggio (due braccia e poco più), per via della respirazione che si fa più profonda e vigorosa durante l’attività motoria. Indossare la mascherina in maniera adeguata nei momenti in cui non è possibile rispettare tali distanze, rallentando la camminata per garantire la giusta ossigenazione al proprio fisico

  

COME DEVO ORGANIZZARE L’ESCURSIONE

  1. Verificare prima di partire eventuali aggiornamenti delle prescrizioni nazionali e regionali e l’esistenza di eventuali prescrizioni dei comuni in cui si farà l’attività motoria, dal sito dei Comuni stessi o dal sito delle Aree Protette, se presenti
  2. Verificare direttamente lo stato dei percorsi in questo periodo potrebbero essere stata bloccata anche la manutenzione ordinaria, dove presente
  3. Verificare che durante l’escursione si è in grado di garantire responsabilmente le misure che riducano la possibilità di contagio tra i partecipanti
  4. Verificare che le misure di sicurezza contro i contagi non portino a ridurre la sicurezza sul sentiero
  5. Proporre escursioni che prevedano la partecipazione di un numero massimo di 30 partecipanti con la seguente progressione rispetto agli accompagnatori (almeno 1 accompagnatore ogni 10 partecipanti)
  6. Prediligere l’appuntamento direttamente al punto di partenza dell’escursione. Ciò per declinandone la responsabilità. Al massimo potremo comunicare i contatti di chi si dichiara disponibile al trasporto, ma nel rispetto delle norme sulla privacy
  7. Evitare di trattenersi in attività conviviali dopo l’escursione
  8. In fase di prenotazione informare il partecipante deve essere informato della necessità di dotarsi di mascherina, gel igienizzante e delle regole di partecipazione
  9. Avere al seguito quanto necessario per la prima assistenza e le interazioni con i partecipanti: mascherine, guanti, gel a base alcolica, occhiali. Mascherina tipo almeno FFP2 senza filtro, nel caso si debba avvicinare ad un partecipante in modo prolungato a meno di un metro (come può accadere in un incidente e qualora abbia bisogno dell’aiuto di altri partecipanti). Qualora le suddette mascherine siano con filtro devono essere usate apponendo sopra una mascherina di tipo chirurgico.
  10. Prevedere misure specifiche per l’accompagnamento di disabili e di gruppi familiari in virtù di norme che ne differenziano i vincoli in termini di distanze da rispettare

 

COSA DEVO FARE DURANTE L’ESCURSIONE?

  1. Essere rigorosi nel far rispettare le misure di sicurezza
  2. Alla partenza verificare le condizioni di partecipazione di ogni tesserato
  3. Comunicare a tutti i partecipanti le regole di partecipazione
  4. Prestare maggiore attenzione nel mantenere i contatti tra gli accompagnatori per controllare lo svolgimento corretto dell’escursione
  5. Evitare di svolgere attività ed interromperla per tempo se presente un rischio pioggia che costringerebbe i partecipanti a riunirsi in spazi ristretti per ripararsi
  6. in caso di comparsa di sintomi la persona deve:
    1. allontanarsi dagli altri partecipanti
    2. avvertire i contatti regionali preposti all’emergenza
    3. indossare la mascherina chirurgica
  7. Verificare e far rispettare le regole sulle distanze, sull’uso dei DPI e dei comportamenti per la riduzione dei rischi.
  8. Prediligere l’uso di mascherine riutilizzabili. Verificare e far rispettare il corretto smaltimento dei DPI che non vanno MAI abbandonati. Nel caso, dotarsi di apposito sacchetto in cui raccoglierli e smaltirli nell’indifferenziata.

 

COSA SONO I DPI?

  1. I DPI sono i Dispositivi di Protezione Individuali (mascherine e quanto individuato da norme ed ordinanze). Sono importanti ma non sufficienti se non si rispettano le misure di igiene (corretta gestione DPI, igiene mani, tossire in un fazzoletto o nella piega del braccio, per citare degli esempi)

 

QUALI COMPORTAMENTI DEVO FAR RISPETTARE PER RIDURRE I RISCHI?

  1. Non toccarsi occhi, naso e bocca, con o senza DPI. Ci si infetta facilmente con i patogeni se portati a contatto con le mucose.
  2. Indossare la mascherina, meglio se chirurgica, soprattutto nei momenti di sosta, in strettoie o quando si parla con i propri compagni di escursione.
  3. Portare sempre con sé più di una mascherina. In caso si sporcasse o si bagnasse, è importante avere delle mascherine di ricambio e non rimanere sprovvisti.
  4. Durante la tua esperienza della camminata igienizzare le mani ed evitare di toccarsi il viso, soprattutto dopo essere stati in un luogo pubblico (es. rifugio o funivia), o dopo aver soffiato il naso, tossito o starnutito.
  5. Igienizzare bene le mani con soluzione alcoolica disinfettante, secondo le indicazioni COVID-19, prima di manipolare cibo o bevande che andremo ad ingerire durante l’escursione, per evitare il contatto diretto mani-bocca e la possibile trasmissione del patogeno (Sars-Cov-2 ma non solo)
  6. NON è necessario utilizzare guanti monouso durante l’escursione, possono restituire un falso senso di sicurezza e farci dimenticare la corretta igiene delle mani. Eventualmente, a scopo igienico, possono essere portati con sé ed utilizzati durante il momento dello spuntino e/o del pranzo al sacco.
  7. Se si utilizzano le bacchette per la camminata, usare sempre le proprie, o al massimo utilizzare quelle del proprio coniuge/convivente. Impugnare le bacchette di un’altra persona, equivale ad una stretta di mano, che aumenterebbe le probabilità di scambio di un possibile patogeno.
  8. Evitare di affollarsi nei momenti di stazionamento o in prossimità di una strettoia. Rispettare sempre le distanze e attendere pazientemente il passaggio del compagno di escursione davanti a sé o di altri escursionisti che si incontrano lungo il cammino. Così come accade in auto, rispettare la regola del “senso unico alternato”.
  9. Non scambiare cibo e/o bevande con i compagni di escursione. Ognuno deve essere per quanto possibile autosufficiente. In caso di necessità, scambiare solo cibo pre-confezionato, igienizzandosi preventivamente a vicenda le mani e l’involucro esterno dell’alimento.
  10. Utilizzare sempre e solo la propria borraccia.
  11. Manipolare solo il proprio smartphone e non passarlo o farlo manipolare ad un compagno di escursione. Così come le bacchette o qualunque altro oggetto, potrebbe essere un veicolo per la trasmissione di patogeni.
  12. Informati sulla difficoltà del percorso e considera con prudenza la tu forma fisica, dopo un periodo di inattività potresti non essere così preparato come pensi

 

Queste semplici regole ci aiuteranno a vivere l’escursione in sicurezza. La necessaria distanza fisica non ci separa: stiamo godendo tutti insieme dell’ambiente naturale e saremo uniti dall’esperienza comune che stiamo vivendo 😊

In un momento in cui l’emergenza sanitaria da COVID-19 ha segnato duramente tutti noi negli affetti e nella immobilità forzata, FederTrek, consapevole del ruolo sociale che interpreta, ha condotto un lungo confronto sulle modalità di ripartenza delle attività con i propri accompagnatori e le associazioni affiliate. Una ripartenza che potrà avvenire solo quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno e che, in una prima fase, comporteranno maggiore attenzione e maggiori regole da rispettare. Questo percorso di partecipazione ha portato a produrre delle indicazioni e dei protocolli, che riteniamo consentiranno di condurre le attività escursionistiche in sicurezza e che abbiamo posto all’attenzione del Govero come contributo costruttivo, per partecipare attivamente al processo che porterà il nostro paese a riprendere il sentiero interrotto.

Il ruolo delle associazioni sarà quanto mai importante per ricostruire la fiducia e sane relazioni sociali tra i partecipanti alle attività escursionistiche, contribuendo, allo stesso tempo, al superamento della fase di isolamento che le aree interne hanno subito nella fase emergenziale.

Abbiamo visto quanto il camminare sia importante proprio nel momento in cui ci è stato impedito e ci siamo resi conto di quante persone, appena possibile, abbiano percorso, in autonomia, sentieri in aree naturali alla ricerca di un nuovo equilibrio. In questo slancio, si sono create situazioni di pericolo che hanno poi richiesto l’intervento dei soccorsi in diverse occasioni. Questi episodi attribuiscono ancora maggiore importanza e responsabilità alle associazioni che, oltre alla promozione di una sana socialità, garantiscono lo svolgimento in sicurezza dell’attività escursionistica grazie alla formazione e alla perizia degli accompagnatori.

Le nostre associazioni, in collaborazione con i comuni, sono già attive nella manutenzione dei sentieri escursionistici e dei cammini di lunga percorrenza affinché, alla ripartenza, si possa praticare l’attività escursionistica in sicurezza.

FederTrek e le associazioni affiliate sottolineano l’importanza di non sottovalutare il ruolo che il camminare all’aria aperta riveste per i bambini che più hanno sofferto a volte silenziosamente, l’interruzione dei rapporti sociali. Allo stesso modo sarà importante adottare idonee modalità di accompagnamento per le persone affette da disabilità diverse, affinché questa situazione non aggravi l’isolamento di cui sono troppo spesso vittime.

In ultimo, non per importanza, l’esperienza del Covid-19 deve farci riflettere sui nostri stili di vita e sull’impatto che hanno sull’ambiente.  Gli ambienti naturali, in una situazione di riduzione della nostra pressione antropica di, ci hanno donato un’esplosione di bellezza rendendo particolarmente vitale la stagione primaverile. Forte di questo segnale, FederTrek continuerà ad adottare le migliori pratiche per la sostenibilità ambientale delle proprie attività, in particolar modo riguardo l’uso di mascherine riutilizzabili, del loro corretto smaltimento e di una più diffusa sorveglianza del territorio.

Indicazioni per i TESSERATI

Indicazioni per gli ACCOMPAGNATORI

Ora che, con molto sacrificio, abbiamo riconquistato la possibilità di poter raggiungere ambienti naturali per della sana attività motoria, prestiamo attenzione alle indicazioni del Soccorso Alpino e prestiamo la giusta attenzione necessaria a chi lo svolge da solo.