Il Sindaco e l’amministrazione di Pescosolido vogliono entrare nel PNALM con una piccola porzione del loro territorio e gli oppositori seminano menzogne o si arrampicano sugli specchi !
Il Sindaco di Pescosolido, piccolo comune al confine tra Abruzzo e Lazio propone di conferire alla protezione del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise 300 ettari del suo territorio montano e i “soliti noti” si scatenano diffondendo sempre le stesse menzogne smentite da però dai fatti.
Parliamo di alcune centinaia di ettari situati a 1800 m di altitudine, dove non esistono attività agricole o pastorali e dove finanche l’attività selvicolturale è praticamente assente visto che siamo vicini al limite altitudinale della vegetazione arborea e senza contare la difficolta di riportare a valle la legna. Ma questo non basta a fermare le bugie di alcuni fantomatici “difensori dell’autonomia delle popolazioni locali“, come se la proposta non venisse dalla stessa amministrazione comunale, liberamente eletta dai residenti di Pescosolido, ma da altri che mirano ad espropriare i cittadini del paese dei loro diritti democratici.
Buona parte del territorio del Comune di Pescosolido è già compreso nella Rete Natura 2000, un sistema coordinato e coerente di aree destinate alla conservazione della biodiversità, istituito dall’Unione Europea, che comprende le ZSC (gli ex SIC) e le ZPS di tutta Europa e porta con sé alcuni vincoli finalizzati a tutelarne i valori ecologici (cioè specie animali, vegetali e habitat) che sono di interesse collettivo a livello europeo e che non possono certo essere tutelati dalle sole Comunità locali. Ma i vincoli, come avviene anche nel PNALM, non negano alcun diritto acquisito alle comunità coinvolte, come ad esempio gli usi civici di pascolamento o di legnatico. L’ingresso di Pescosolido nel Parco con una piccola porzione del suo territorio metterebbe invece in moto una serie di benefici che ricadrebbero a pioggia su tutto il Comune, dai finanziamenti concessi dall’Unione Europea per interventi di tutela e restauro ambientale, alla promozione di un turismo sostenibile, senza contare la pubblicità di cui godrà Pescosolido con l’adesione al Parco Nazionale.
Bene ha fatto quindi l’amministrazione comunale a proporre l’entrata nel PNALM ed a tenere duro respingendo una campagna di diffamazione che non ha esitato a diffondere delle vere e proprie falsità tra la gente del paese, cosi come lo stesso Sindaco ha denunciato qualche giorno fa.
Per finire le Associazioni rilevano che assieme alle solite bugie di una nota associazione di cacciatori “travestiti” da ambientalisti suscita particolare stupore la presa di posizione della Coldiretti di Frosinone secondo la quale gli agricoltori “hanno contribuito a preservare e manutenere quell’area con le loro attività agricole”…..si vede che a noi queste attività agricole a Balzo di Ciotto devono essere sfuggite mentre partecipavamo ai monitoraggi faunistici, ma resta la curiosità di capire quali siano le coltivazioni tra le rocce a 1800 mt di altitudine a cui si riferisce il sig Savone, Presidente di Coldiretti.
Firmano :
- Salviamo l’Orso
- Appennino Ecosistema
- WWF Abruzzo
- WWF Lazio
- Pro Natura
- Italia Nostra ( sez L’Aquila )
- GrIG – Gruppo d’Intervento Giuridico
- CAI Abruzzo
- SOA – Stazione Ornitologica Abruzzese
- ALTURA
- Orso and Friends
- LIPU Abruzzo
- FederTrek – Escursionismo e Ambiente
- GUFI – Gruppo Unitario Foreste Italiane