La Strada Comunale delle Batterie,  in località Quarto Caldo, è l’unica via d’accesso ad un terzo del Promontorio  del Circeo, dove si trovano importanti beni ambientali, architettonici, archeologici, paleontologici, storici, naturalistici e paesaggistici del comprensorio Naturalistico del Parco nazionale del Circeo.

Essa permette l’accesso ad un ampio tratto di scogliera ancora liberamente fruibile ed a una estesa  e importantissima area naturalistica; il suo variegato e ricchissimo patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico.

La strada, da sempre considerata pubblica e così utilizzata dai cittadini di San Felice Circeo e dai turisti che provengono dal mondo intero , non è mai stata inclusa in alcuna proprietà privata a partire dal 1800, in quanto strada ad uso militare che da Torre Fico raggiungeva la Batteria di Moresca, l’attuale Fortino della Batteria.

Mai risultata privata negli atti di successione tra gli Aguet e loro eredi e  nelle variazioni avvenute negli anni ’50. La strada, classificata nella Partita speciale “Strade pubbliche intestata al  Comune di San Felice Circeo”, nel 1985 fu frazionata, volturata ad uno degli eredi Aguet  e  venduta per 1 Milione di Lire  ad un consorzio di privati.

Nel 1987 quando nacque la nostra Associazione, contestammo l’atto di compravendita, ed il Catasto nel 1988, accortosi della cosa, ripristinò nuovamente,  con una semplice “variazione d’ufficio”, la strada tra i beni del Comune. Così è rimasta fino al 2022, quando il consorzio di privati, se ne appropriò nuovamente  con ulteriore voltura.

Ad inizio Agosto 2023, i privati hanno installato un nuovo cancello,  chiaro ed inequivocabile  segnale di voler  chiudere l’accesso.

Chiediamo pertanto, alla Sindaca di San Felice Circeo, al Presidente della Regione Lazio e al Presidente del Parco Nazionale del Circeo di intervenire concretamente affinché  la Strada Comunale delle Batterie, una volta per tutte, rientri tra i beni del comune, se ne garantisca la sua libera fruizione a tutta la collettività, e che  un terzo del promontorio del Circeo (Parco Nazionale) non diventi un giardino privato.

Firmiamo per  rivendicare che la strada non può essere un privilegio di pochi perché permette l’accesso ad un patrimonio di tutta l’umanità e va salvaguardato per le generazioni Future.

Non può divenire un privilegio esclusivo