Il concorso fotografico è indetto per commemorare la memoria di Antonino Palmisani, appassionato fotografo ed escursionista con GEP e CAI, ed è aperto a fotografi professionisti e dilettanti.
È possibile partecipare in 3 categorie tematiche:

  • Volti e persone
  • Usi e tradizioni
  • Geometrie naturali e non

Ciascun concorrente può partecipare in ciascuna categoria con 1 foto. Ogni foto può essere presentata in una sola categoria. La partecipazione è gratuita.
Le foto devono pervenire entro il 31/08/2022

È possibile partecipare con fotografie digitali, a Colori o in Bianco Nero, con qualunque dispositivo scattate, inclusi cellulari, droni, GoPro, etc. Le fotografie/diapositive analogiche dovranno essere preventivamente trasferite in digitale a cura del partecipante.

L’invio deve avvenire sul sito www.pixels.it, previa registrazione. Le foto digitali dovranno essere in formato JPG. La dimensione del file di ogni singola immagine non dovrà superare i 5 MB. Le dimensioni devono essere di un minimo di 1920 pixel di larghezza per il lato più lungo (sia esso verticale o orizzontale). Le foto da cellulare o tablet o da drone così come scattate.

Ogni partecipante detiene i diritti d’autore delle immagini inviate. Il partecipante certifica il lavoro come suo.

Premi

  • Miglior fotografia assoluta fra le tre categorie: premio del valore di €500
  • Miglior fotografia di ogni categoria: premio del valore di €150
  • 2° e 3° premio di ogni categoria: targa di riconoscimento.
  • Miglior fotografia (che non abbia vinto altri premi) con autore di età inferiore a 25 anni al momento
    della chiusura degli invii al concorso: targa di riconoscimento.
  •  Miglior fotografia scattata per tipologia di apparecchiatura: targa di riconoscimento.

La giuria si riserva la possibilità di assegnare premi speciali e il diritto di non assegnare o ridurre gli importi di
alcuni premi qualora la qualità dell’insieme delle foto presentate, o la loro numerosità, non sia soddisfacente.

Il Regolamento completo e la privacy possono essere visti sul sito www.pixels.it

***Comunicato congiunto, Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Comune di Norcia, Comune di Arquata del Tronto (AP), Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC)***

FIORITURA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA:

ECCO IL PIANO DI MOBILITÀ SOSTENIBILE 2022

Valido nei weekend interessati dalla fioritura: l’ultimo di giugno (25-26) e i primi due di luglio (2-3 e 9-10)

Lo straordinario ripetersi, ogni anno, della fioritura di Castelluccio di Norcia, ripropone la necessità di trovare misure in grado di regolamentare i flussi veicolari che si registrano nel periodo che va da metà di giugno alla prima metà di luglio. Da una parte vi è la necessità di salvaguardare il contesto territoriale di Castelluccio da un’invasione turistica meccanizzata in grado di causare, se non adeguatamente gestita, delle possibili serie conseguenze sugli equilibri ecosistemici, dall’altra la consapevolezza che tale evento rappresenta un’opportunità straordinaria e attesa per l’economia locale, non solo riferita alla frazione di Castelluccio, ma anche a tanti comuni che ad anelli concentrici beneficiano dell’impennata turistica che si registra in questo periodo.

Quest’anno le interlocuzioni tra Ente Parco e Comuni direttamente interessati, in quanto porte di ingresso ai Piani di Castelluccio (Norcia, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto), iniziate già dal mese di marzo con lo scopo di portare avanti una soluzione condivisa, hanno permesso di raggiungere un accordo, i cui termini sono di seguito riportati:

  • per l’anno 2022 viene stabilita la chiusura per i tre fine settimana centrali della fioritura, e precisamente l’ultimo fine settimana di giugno (25-26) e i primi due fine settimana di luglio (2-3 e 9-10); in particolare, durante questi tre fine settimana, sarà interdetto il passaggio di autovetture e camper, mentre sarà consentito libero accesso ai mezzi a due ruote, ai bus turistici e alle autovetture di residenti, dimoranti, esercenti, soggetti non deambulanti o di coloro comunque in possesso di idonea autorizzazione. Pertanto, la chiusura deve intendersi riferita solo ad autovetture non autorizzate e a camper.

  • Tale chiusura riguarderà segnatamente la porta di ingresso da Norcia.

  • Per quanto concerne le altre due porte di ingresso ai Piani di Castelluccio (Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto), durante i tre fine settimana di chiusura, sarà anche consentito, a coloro che a prescindere dalla fioritura abbiano la necessità di andare da Castelsantangelo sul Nera verso Arquata del Tronto o viceversa, il solo transito con autovetture (no camper) con l’assoluto divieto di sosta e fermata. In particolare, da Castelsantangelo sul Nera si potrà procedere in direzione Arquata del Tronto attraverso la strada provinciale, mentre da Arquata del Tronto in direzione Castelsantangelo sul Nera il transito verrà deviato dalla provinciale sulla strada “Delle Cavalle” (le deviazioni saranno comunque segnalate sul posto). A questo riguardo occorre tenere nella massima considerazione che tale possibilità è stata prevista solo per un transito di lieve/moderata intensità; qualora, invece, si verificasse un afflusso di autovetture da queste due porte di ingresso tale da generare una congestione della viabilità, ciò potrebbe comportare delle attese non escludendo di interdire, almeno temporaneamente e all’altezza dei posti di blocco che saranno attivi durante questi fine settimana, il passaggio di ulteriori autovetture.

  • Pertanto, per coloro che, durante i tre fine settimana di chiusura, vorranno raggiungere Castelluccio con autovetture/camper, per poter godere della fioritura, l’UNICA MODALITÀprevista per tutte e tre le porte di ingresso ai Piani di Castelluccio (Norcia, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto), sarà quella di lasciare il proprio mezzo presso uno dei numerosi parcheggi di prossimità (resi disponibili a riguardo), raggiungendo da questi Castelluccio attraverso un servizio di navette (lo stesso servizio navette consentirà di tornare poi a riprendere il proprio automezzo). Chiaramente, una volta lasciato l’autovettura o il camper presso uno dei parcheggi di prossimità, chi volesse potrà raggiungere Castelluccio anche a piedi o in bicicletta, e-bike etc

  • Per poter usufruire di questo sistema di parcheggi di prossimità e servizio navette è indispensabile prenotare il posto autovettura/camper presso uno di tali parcheggi e, in base alla numerosità dei passeggeri, i relativi posti navetta. La prenotazione dovrà essere effettuata tramite il portale Parchi Aperti (www.parchiaperti.it). Al momento della prenotazione, il servizio di bigliettazione elettronica consentirà di effettuare il pagamento, sia del posto parcheggio che del/i posto/i navetta. Comunque tutte le informazioni di dettaglio relative alle modalità di prenotazione e pagamento sono disponibili sullo stesso portale.

  • Ovviamente nei giorni diversi dai tre fine settimana di chiusura, sarà consentito il libero accesso a tutti i mezzi e da tutte e tre le porte di ingresso, fermo rimanendo comunque il divieto di sosta sui prati.

L’auspicio è che tali soluzioni possano contribuire a distribuire più equamente il carico turistico su tutti i giorni della fioritura e non prevalentemente, come è sempre accaduto negli anni passati, sui fine-settimana, consentendo così non solo una fruizione sostenibile, ma una migliore esperienza di visita.

‼️‼️ Provvedimento emanato in data 23 maggio 2022, n. prot. 605/22 concernente la disciplina dell’attività escursionistica lungo il corso del fiume Farfa all’interno della Riserva e nella Zona Speciale di Conservazione IT6020018 Fiume Farfa (corso medio – alto).

SCARICA il provvedimento

Con una sentenza frutto di interpretazioni molto azzardate, e che glissa sulla maggior parte dei rilievi fondamentali proposti dai ricorrenti, il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso proposto da sei associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale (CAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Salviamolorso, WWF Italia) nonostante le loro motivazioni fossero solide ed ancorate alla tutela dell’interesse pubblico.

La sentenza è peraltro in palese contrasto con quanto rilevato dal Ministero per la Transizione Ecologica in merito alla incompatibilità del Progetto TSM con la normativa europea di tutela della Rete Natura 2000

Non è certo una bella notizia, ma non sarà neppure il viatico definitivo di un progetto che va contro l’ambiente ed il paesaggio del Terminillo, incapace di interpretarne le potenzialità ma purtroppo suscettibile di ipotecarne il futuro andando contro quello sviluppo sostenibile che le amministrazioni regionale e locali continuano a non mettere al centro della propria azione.

Il ricorso era fondato su aspetti rilevanti quali il devastante impatto ambientale su ambienti protetti a livello comunitario e la violazione delle norme di pianificazione paesaggistica ed urbanistica che ne tutelano  la integrità; ma, come sosteniamo da quando il Progetto TSM ha visto la luce, la sua insostenibilità è anche economica, e non vi sarà nessuna sentenza del TAR che potrà aggirare questo ostacolo.

Ai rilievi sul fallimentare bilancio economico del TSM e sulla fragilità – per non dire inconsistenza – della sua  capacità di produrre sviluppo di alcun tipo, la Regione Lazio non ha mai dato risposte e continua a non darne; questa rinuncia della amministrazione pubblica a valutare la efficacia dei progetti che finanzia si sta purtroppo riproponendo anche nella attuazione del PNRR, che ospita progetti – non certo tutti, ma molti – che si tradurranno in un inutile spreco di risorse pubbliche e che affosseranno lo sviluppo piuttosto che promuoverlo.

Rimaniamo convinti che il Terminillo meriti ben altro, ed i segnali in tal senso sono chiarissimi; lo sci invernale è agonizzante da decenni – e non certo per l’azione degli ambientalisti, come si vorrebbe far credere – mentre il cambiamento climatico rende e renderà sempre più anacronistico il suo rafforzamento a quote basse quali quelle del Terminillo; di converso, le migliaia di persone che hanno frequentato il Terminillo durante la pandemia (e che continuano a farlo) sono testimoni della attrattività delle forme di fruizione basate sulla Natura, sul trekking multistagionale, su una pluralità di pratiche sportive e ricreative, sulla ospitalità diffusa e sulla qualità delle  produzioni locali, tutti aspetti che il TSM ignora puntando esclusivamente a realizzazioni infrastrutturali che aggiungeranno relitti a quelli già presenti sul Terminillo.

Questa sentenza del TAR non metterà quindi la parola fine ad una visione diversa del futuro del Terminillo, visione interprete di uno sviluppo sostenibile e che – in nome delle generazioni future – vedrà ulteriormente incrementare il nostro consapevole impegno nel concretizzarla.

 

7.6.2022

Le associazioni: Mountain Wilderness Italia, Club Alpino Italiano Sez. Leonessa, Italia Nostra – Sabina e Reatino, Salviamo il Paesaggio – Lazio  e Rieti, FederTrek – Escursionismo  Ambiente, Salviamo l’Orso,  Inachis Sez. Gabriele Casciani Rieti, Postribù, WWF Lazio, Balia dal Collare