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L’ Accompagnatore della FederTrek  riveste un ruolo centrale per la vita della Federazione e per promuovere il valore del camminare nel senso più largo e profondo del termine: un gesto semplice che al di là di essere solo una attività sportiva veicola messaggi e significati rivoluzionari. Camminando conosciamo l’altro, ci mettiamo in ascolto, promuoviamo il rispetto per il territorio e passo dopo passo costruiamo insieme un diverso modo di stare al mondo.

Sono valori e obiettivi  che gli Accompagnatori Federtrek  propongono e cercano di trasmettere in ogni cammino. Proprio per questo il loro punto di vista e la loro esperienza  sono preziosi e meritano di essere promossi, condivisi e conosciuti meglio da chi partecipa al loro percorso.

FederTrek crede che camminando insieme si possono realizzare i cambiamenti più importanti, è per questo che durante l’anno organizza delle giornate di incontro dedicate agli Accompagnatori Volontari;  occasioni in cui, partendo dalla esperienza di ciascuno,  è possibile  far sentire la propria voce e fare il punto su alcuni degli aspetti importanti per lo svolgimento della propria attività di accompagnatori, come per esempio la formazione e la comunicazione.

Il prossimo incontro degli Accompagnatori Federtrek si terrà a Roma il 17 Marzo 2018 ore 9.00 presso la Città dell’Altra Economia. Per organizzarlo al meglio Federtrek ha inviato agli accompagnatori  un questionario propedeutico  che ha consentito di raccogliere tutte le evidenze (impressioni, suggerimenti e valutazioni  rispetto alla FederTrek e alle attività svolte al suo interno ) necessarie per individuare i temi su cui soffermarsi nel corso dell’incontro.

Per partecipare è necessario prenotarsi entro il 10 Marzo compilando il Form di Registrazione  CLICCANDO QUI

LEGGI la lettera di invito

Fonte: adnkronos.com Pubblicato il: 24/01/2017 12:25

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La professione di guida turistica un tempo era totale appannaggio degli uomini, sia per motivi fisici che culturali. Oggi, invece, sono in notevole aumento le donne che scelgono di mettersi alla guida di gruppi di escursionisti. E’ quanto afferma la Compagnia dei Cammini, associazione di turismo sostenibile dedita a diffondere la cultura del camminare, dove, ogni anno, aumentano le guide donna che accompagnano i camminanti nei viaggi.  Un dato confermato anche dal Collegio Nazionale Guide Alpine, secondo cui nel 2016, anche se in netto svantaggio sugli uomini, le donne iniziano ad essere presenti tra gli accompagnatori di media montagna con 68 donne su 279 uomini (a cui compete accompagnare i clienti su terreni escursionistici dove non sono richieste tecniche alpinistiche), 12 guide alpine e 5 aspiranti donne.  Per diventare “guide” non è necessario compiere imprese eroiche, né scalare vette irraggiungibili. Quello che conta, spiega Roberta Ferraris, guida della Compagnia dei Cammini, “è riuscire a far vedere quello che gli occhi distratti dalla vita urbanizzata non vedono più. Importante è la lettura del paesaggio, capire la relazione tra specie umana e il suo ambiente, il fragile ecosistema del pianeta Terra. Importante è ritornare con i piedi sul suolo, riconnettersi con la terra e con se stessi. Importante è leggere il filo della storia e della civiltà che corre lungo le antiche vie”.  C’è chi dunque si avvicina a questo mestiere perché l’ha “respirato” in famiglia, chi abbandona il “posto fisso” per seguire una vocazione e farne una scelta di vita sostenibile e chi, invece, parte dalla propria passione di camminante o per il territorio per trasformarla poi in una vera e propria professione.  In questa scelta anche la formazione ha la sua importanza: si può diventare guida, partecipando ai corsi all’Aigae, associazione guide ambientali ed escursionistiche (dalle 400 alle 600 ore) o presso l’associazione Guide Alpine Italiane per corsi di accompagnatori di media montagna. Se invece si decide intraprendere una qualifica per accompagnare in alta montagna è necessario effettuare corsi per guide alpine con l’associazione Guide Alpine.  Ma, come consiglia anche Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini per fare del cammino una vera e propria professione “è importante camminare. Per più giorni, in contesti diversi. Leggere diari di viaggio, approfondire i mondi del turismo sostenibile, dell’economia solidale, dei cambiamenti virtuosi in atto in Italia e nel mondo. Farsi cioè una cultura del camminare, perché non basta saper riconoscere le piante o le rocce per essere una guida. E poi, certo, fare un corso per prendere un patentino, corsi che ancora dipendono dalle normative regionali”.