Continua la campagna “IO CAMMINO PER RICOSTRUIRE”

COSA SUCCEDE NELL’ITALIA CHE TREMA?

Una conferenza per capire il terremoto

di Ilaria Canali

Il  terremoto è ciò che in pochi attimi cambia la fisionomia di un paese e segna un punto di non ritorno. Non che non si possa ricostruire, recuperare, restaurare tutto o quasi tutto ciò che è andato distrutto, ma non si ritornerà mai più indietro. La terra si è scossa in Italia e con lei le nostre coscienze. Vogliamo capire bene e meglio come prevenire altre tragedie nel futuro. Vogliamo far crescere la speranza, ma quella con “i piedi per terra”, realistica, fondata su studi, conoscenze e consapevolezza. Le telecamere se ne stanno già andando dalle macerie e dalla desolazione prodotta dal terremoto in centro Italia, ma non noi. Noi non andremo via. Il nostro sguardo vigile e attento non si poserà altrove.

Cosa sta succedendo nell'Italia che trema. www.federtrek.org

Cosa sta succedendo nell’Italia che trema.
www.federtrek.org

Per questo motivo FederTrek Cultura ha deciso di collaborare con l’associazione Movimento Tellurico, che da 4 anni organizza la Marcia per l’Aquila,  nel proporre una conferenza tesa a promuovere una maggiore comprensione della situazione e delle prospettive che ci aspettano. L’iniziativa, dal titolo “Cosa succede nell’Italia che trema?”, si terrà il 20 dicembre alle ore 18,00 presso RRtrek in via Ardea 3/a. Avremo l’occasione di ascoltare il dottor Gianluca Valensise del’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), centro di studi e ricerche che raccoglie e valorizza le competenze e le risorse di cinque istituti già operanti nell’ambito delle discipline geofisiche e vulcanologiche: l’Istituto Nazionale di Geofisica; l’Osservatorio Vesuviano; l’Istituto Internazionale di Vulcanologia; l’Istituto di Geochimica dei Fluidi; l’Istituto per la Ricerca sul Rischio Sismico. 11265547_649359021831041_4218406693472128182_nCosa sta succedendo nell’Italia che trema, si assesta, crolla? Quali sono le faglie attive? E’ possibile capire dove potrà verificarsi un nuovo terremoto? Queste sono alcune delle domande che saranno affrontate nel corso dell’incontro “per sapere dove intervenire subito con una grande campagna nazionale di messa in sicurezza antisismica”, ci spiega Enrico Sgarella, Presidente del Movimento Tellurico.

 

 

IO CAMMINO PER RICOSTRUIRE 

La campagna di solidarietà di FederTrek lanciata nel corso della Giornata del Camminare

La campagna di solidarietà di FederTrek lanciata nel corso della Giornata del Camminare

Per sostenere le popolazioni colpite dal sisma, Federtrek ha avviato già dalla Giornata del Camminare del 9 ottobre scorso una campagna di solidarietà dal titolo “IO CAMMINO PER RICOSTRUIRE”, per la raccolta di donazioni allo scopo di finanziare interventi di aiuto diretto nei territori devastati dai terremoti. Nella riunione del consiglio del 20 ottobre u.s. è stata deliberata l’apertura di un Conto presso Banca Etica dedicato a tale scopo. Il conto ha il seguente codice IBAN: IT39T 03599 01899 050188536374.

La tensostruttura a Sommati-Amatrice

Il primo progetto cui è stata finalizzata la raccolta fondi è stato il cofinanziamento dell’acquisto di una tensostruttura, che è stata  montata il 29 novembre scorso, per il ricovero di 150 pecore e 15 cavalli nella frazione Sommati di Amatrice. Tale frazione ha subito gravi danni a seguito del terremoto del 24 agosto. L’associazione APE, nostra affiliata, è stata in prima fila nella gestione del campo nella fase d’emergenza gestito dalla Brigata Garbatella e da tale esperienza è nata l’idea di tale acquisto. “Evitare tempi lunghi e intervenire subito con un’azione concreta per evitare che la popolazione di tale borgo fosse costretta ad abbandonare il proprio ambiente, costretta dall’arrivo della brutta stagione”, questo è stato il senso dell’intervento secondo Enrico Sgarella, che con il  Movimento Tellurico è stato tra i sostenitori dell’iniziativa che è stata realizzata e condotta a termine in collaborazione con una vasta rete di solidarietà costituita da: onlus Brigata Garbatella, Casetta Rossa, APE, FederTrek, Movimento Tellurico, Sentiero Verde, Cammino Possibile.- Guarda le foto dell’allestimento della tensostruttura: http://www.movimentotellurico.it/movimento-tellurico/in-primo-piano

 

ALTRE INIZIATIVE SOLIDALI : RACCOLTA DI SCARPONI USATI

Oltre a questo intervento, la solidarietà di FederTrek si sta esprimendo grazie alla associazione affiliata Sentiero Verde che è impegnata nella raccolta fondi e materiali a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, collaborando con il coordinamento di cui fa parte la Coop “Assalto al cielo”. Durante gli incontri avuti dalla Coop. “Assalto al cielo” con gli allevatori per consegnare i materiali nelle frazioni montane, è stata espressa l’esigenza di trovare scarponi invernali adatti alla montagna, tenendo conto che il crollo di gran parte delle stalle e dei ricoveri li costringerà a lavorare all’aperto finchè non verranno ripristinati o sostituiti con tensostrutture.

raccolta scarponi usati per le popolazioni terremotate

raccolta scarponi usati per le popolazioni terremotate

Sentiero Verde ha pertanto proposto di lanciare tra i soci la raccolta degli scarponi usati – ma in buono stato – che hanno a casa approfittando della giornata del 16 dicembre nell’occasione della Festa di Federtrek (per ogni informazione contattare: Pietro Pieralice 3473036100 e Antonio Citti 3333982685).

***

Ufficio Stampa FederTrek Escursionismo e Emabiente

stampa@Federtrek.org

www.federtrek.org

logo_FT_vuoto FT Culturalogo-mt-rit-314x88

Nella sola Francigena Nord i camminatori hanno superato le 10mila unità

www.federtrek.org

www.federtrek.org

Roma, 12 dic. – (AdnKronos) – Il 2017 potrebbe essere l’anno del turismo ambientale, in particolare di quello a piedi che vede nei Cammini la grande attrazione, con la Via Francigena in testa. Lo dimostrano i dati: è proprio lungo quest’ultimo itinerario che si è registrato un aumento delle presenze del 30% in un solo anno, con un trend in crescita soprattutto bei tratti in cui si è investito in strutture ricettive e segnaletica.

“I Cammini dell’Italia centromeridionale rappresenteranno le mete più ambite per il turismo in Italia. Nella sola Francigena Nord i camminatori hanno superato le 10mila unità ma è probabile che sfugga a questa contabilità un gran numero di persone che non alloggiano negli ostelli ma in un altro genere di strutture”, spiega Marco Aguiari, presidente del Comitato della Francigena Sud.

Italiano l’80% dei camminatori; di questa percentuale, solo il 60% conclude il proprio cammino a Roma “il che significa che almeno il 40% è composto da persone che ne percorrono solo alcuni tratti per il tempo massimo di una settimana – prosegue Aguiari – e qui possono, a buon diritto, essere classificati nell’ambito dei turisti. Va anche detto che ben oltre il 50% dei camminatori è donna”.

Un successo replicabile nell’Italia centromeridionale, considerando le attrattive naturali e culturali. Lungo la Via Francigena del Sud esiste infatti un patrimonio di architetture religiose, dal gotico cistercense dell’Abbazia di Fossanova, al Romanico più puro della cattedrale di Sessa Aurunca sino alla Cattedrale di Trani.

Non meno interessante il patrimonio archeologico, basta pensare all’area della città romana di Minturnae. “Con minimi interventi ben ragionati – conclude Aguiari – è possibile rendere i Cammini dell’Italia Centromeridionale un vero fenomeno turistico”. Ed attenzione perché l’Italia può ancora crescere con enormi vantaggi per l’economia nazionale.

Secondo l’Associazione Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae), quello del turismo ambientale è un fenomeno in crescita in Europa e l’Italia potrebbe intercettare una fetta consistente di questa tendenza. “Nella sola Inghilterra – spiega Stefano Spinetti, presidente Aigae – ben 38 milioni di persone decideranno di fare turismo ambientale nel 2017”.

“Qualora l’Italia si organizzasse – aggiunge – con una grande politica di promozione del territorio, riusciremmo nel 2017 a registrare un aumento turistico di ben 3 milioni di persone dalla sola Inghilterra. Sarebbe un risultato importante per un’Italia che, all’indomani del terremoto, ha una notevole necessità di rilanciare l’immagine di alcune aree”.