Un incontro pubblico nel quale ragionare sui punti deboli del progetto, ponendoci delle domande cruciali sul futuro del comprensorio del Terminillo

COMUNICATO STAMPA A CURA DELLE ASSOCIAZIONI

CAI Gruppo Regionale Lazio, WWF Lazio, FederTrek – Escursionismo Ambiente, European Consumers, Italia Nostra – Sabina e Reatino, Mountain Wilderness Lazio, Salviamo il Paesaggio – Rieti e Provincia, Postribù, Inachis sez. Gabriele Casciani Rieti, Altura Lazio, Salviamo l’Orso.

Si è svolta nel pomeriggio di oggi venerdì 6 in Rieti la presentazione delle osservazioni che le undici associazioni presenteranno nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di ampliamento delle strutture sciistiche del Terminillo (TSM 2).

L’incontro si è svolto a porte chiuse ma è stato ripreso in diretta dalle telecamere di Rietinvetrina e sarà pubblicato integralmente alle ore 22 sulla pagina Facebook del giornale online (www.rietinvetrina.it; per vederlo basterà cliccare MI Piace sulla pagine FB di Rietinvetrina).

Dopo una introduzione del moderatore Stefano Ardito, Daniele Boninsegni (CAI) ha ripercorso la storia degli impianti del Terminillo nei quasi cento anni della loro storia, Andrea Filpa (WWF) ha argomentato la incompatibilità del TSM 2 con la pianificazione paesaggistica, Fabrizio Millesimi ne ha illustrato le carenze sotto il profilo della sicurezza idrogeologica e di protezione dalle valanghe, Max Bianco (European Consumers) ha evidenziato il mancato rispetto di importanti normative comunitarie, Cesare Carloni (CAI) e Alessandro Piazzi (FederTrek) hanno illustrato gli inaccettabili impatti e perdite di capitale naturale indotte dal TSM 2 ed infine Giampiero Cammerini (WWF) ha sottolineato le incongruenze e la inaffidabilità delle analisi economico finanziarie.

Nel complesso è emerso con chiarezza il profilo di un progetto incompatibile con una pluralità di norme di governo del territorio, di impatto inaccettabile sui boschi (si stima l’abbattimento di circa 17 ettari di bosco 1700 alberi vetusti e la perdita di circa 65000 mq di praterie primarie) e sul paesaggio, del tutto incapace ad assicurare al Terminillo quello sviluppo che sia le comunità locali sia gli autentici amanti del Terminillo attendono da trenta anni.

Duole che la Regione Lazio non abbia fermato (come già fece nel 2010 per identiche ragioni) questo palese ulteriore spreco di risorse pubbliche profuse per progettazioni di opere che – se si rispettano le leggi – non potranno mai essere realizzate, e stupisce che la Soprintendenza per le province di Frosinone, Latina e Rieti abbia già emesso un parere positivo, che il WWF ha invitato ad annullare in autotutela.

Le associazioni auspicano che il Progetto TSM 2, come i suoi predecessori, sia fermato da una pronuncia di compatibilità negativa, e che sgombrato il campo dai fantasmi del passato si passi alla definizione di un futuro del Terminillo realmente sostenibile e soprattutto capace di offrire opportunità di sviluppo attraverso il ripristino degli impianti esistenti e la contestuale promozione di una pluralità di attività turistiche che ne rinnovino l’immagine e l’attrattività.

Rieti, 6 Marzo 2020

IL JAZZ ITALIANO PER LE TERRE DEL SISMA

Marcia Solidale e Musica

24 Agosto – 1 Settembre 2019

 

A tre anni dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, l’Associazione I-Jazz con il contributo del Mibac e della SIAE presenta la prima edizione di “il Jazz Italiano per le Terre del Sisma – Marcia Solidale”, www.italiajazz.it un viaggio a piedi alla scoperta dell’entroterra delle Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, sostenere la micro-economia locale e mantenere alta l’attenzione attraverso un cammino a passo lento, uniti dalla passione e dall’amore per il linguaggio universale della musica.

L’iniziativa propone una marcia itinerante solidale e musicale con tappe nei luoghi simbolo delle terre colpite dal sisma. Ogni giorno sarà caratterizzato da concerti Jazz gratuiti aperti al pubblico che si terranno dal 24 agosto al 1 settembre, da Camerino a L’Aquila.

Il percorso escursionistico prevede da 2 a 7 giorni di cammino che, partendo da Camerino attraversa Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumoli, Amatrice per arrivare a L’Aquila, percorrendo sentieri, strade di campagna, alcuni tratti di strade asfaltate in prossimità dei paesi, con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini, ai Monti Sibillini fino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

Un programma innovativo di musica, trekking e solidarietà diffuso nelle terre mutate dal sisma, per scoprire luoghi di alto interesse paesaggistico e naturalistico e conoscere le specificità enogastronomiche locali, con concerti diffusi e percorsi escursionistici che permetteranno a turisti e appassionati, di viaggiare a piedi nelle Terre Mutate, insieme a una carovana itinerante.

Un’idea progettuale che si realizza grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali, le società di guide e le organizzazioni culturali e ambientali che con le loro idee stanno già operando in questo territorio: Movimento Tellurico, RisorgiMarche, Federtrek, Ape Roma, Legambiente, Terre di Mezzo Editore, Touring Club Italia, Trekking.it, Festival Europeo Vie Francigene e Cammini, Rete Nazionale Donne in Cammino e tutti gli operatori locali del settore turismo sostenibile quali Active Tourism e molti altri.

Info, iscrizioni:

Tel: 339 2287563

Email: marciasolidale@gmail.com

http://www.movimentotellurico.it/marcia-solidale-in-jazz/

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Programma: trekking e concerti di musica jazz

 Consulta il programma dettagliato

 

SABATO 24 AGOSTO

Tappa zero “Aspettando il Cammino”. Festa de li vincisgrassi.

ore 20,00 CAMERINO/Sottocorte Village Concerto: P-FUNKING BAND

 

DOMENICA 25 AGOSTO

Tappa 1: CAMERINO – FIASTRA

Cammino: Difficoltà E – distanza 21 km – dislivello + 870 mt

ore 18,30 FIASTRA / Castello Magalotti Concerto: CARLO MAVER, bandoneon e flauti.

 

LUNEDI 26 AGOSTO

Tappa 2: FIASTRA-USSITA

Cammino: Difficoltà E – distanza 20,5 km – dislivello + 1.000 mt

ore 18,30 USSITA / Parco Giochi Concerto: AMBROGIO SPARAGNA

 

MARTEDI 27 AGOSTO

Tappa 3: USSITA-FORCA DELLA SPINA-CASTELLUCCIO DI NORCIA

Cammino: Difficoltà E – distanza 15 km – dislivello + 480 mt

ore 16,30 arrivo a CASTELLUCCIO

ore 21,00 CASTELLUCCIO/ concerto: BEPPE SCARDINO TRIO (acustico)

 

MERCOLEDI 28 AGOSTO

Tappa 4: CASTELLUCCIO di NORCIA – NORCIA

Cammino: Difficoltà E – distanza 15 km – dislivello + 530 mt

ore 12,00/13,00 FORCA D’ANCARANO/ concerto: DIMITRI GRECHI ESPINOZA SOLO “OREB”

ore 18,30 NORCIA/ concerto: ORCHESTRINO

ore 21,00 NORCIA/ concerto: ORCHESTRINO feat. Emma Morton

 

GIOVEDI 29 AGOSTO

Tappa 5: RIFUGIO PERUGIA-ACCUMOLI

Cammino: Difficoltà E – distanza 17 km – dislivello + 380 mt

ore 19,00 ACCUMOLI – Fraz. Illica B&B Lago secco/ concerto: BANDA di ACCUMOLI

 

VENERDI 30 AGOSTO

Tappa 6: ACCUMOLI-AMATRICE

Difficoltà E – distanza 18 km – dislivello + 619 mt

ore Arrivo a Amatrice

ore 19,00 AMATRICE- Villaggio Lo Scoiattolo/ concerto: SIMONE BASILE TRIO

 

SABATO 31 AGOSTO

Tappa 7: AMATRICE-COLLEBRINCIONI-L’AQUILA

ore 12,00 AMATRICE- Piazza/ concerto: SIMONE BASILE TRIO, MARISA PETRAGLIA 4TET, GIOVANNI PALOMBO CAMERA ENSEMBLE

ore 18,30 L’AQUILA -Chiesa di Santa Maria del Suffragio Messa e concerto organistico con CLAUDIO ASTRONIO

ore 21,00 Piazza Duomo Conduttrice: LELLA COSTA

ORNELLA VANONI-KARIMA-NICKY NICOLAI e STEFANO di BATTISTA – CRISTINA ZAVALLONI “Special Dish” Consegna Premi alla Carriera e Premio Giovani Visionari 2019

ore 21.30 Piazza Palazzo – CHIARA PANCALDI Quintet

ore 23,00 Piazza Chiarino – DJ set MIDORY (Dj set)

 

DOMENICA 1 SETTEMBRE

L’AQUILA

Maratona del jazz italiano

a cura della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano

Partenza da L’Aquila per il rientro a Camerino prevista per le 16,30

Torna in discussione in sede di conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano Nazionale per la Gestione del Lupo.

FederTrek riconosce al lupo un grande valore simbolico e la potenzialità sociale nel ricreare un sano equilibrio con l’ambiente naturale. Durante le nostre escursioni abbiamo avuto modo più volte di emozionarci per il casuale incontro con questo straordinario animale, che appassiona grandi e piccini di fronte alla scoperta delle sue tracce o nell’ascolto durante i racconti di quei pastori che sono tornati a conviverci pacificamente.

La conservazione del lupo è un tema che riteniamo vada affrontato da un punto di vista della gestione ambientale, ma ancor prima è una potenzialità di sviluppo per i territori in cui è presente. Da sempre le nostre associazioni lavorano per la valorizzazione del patrimonio naturale ed assistiamo sempre più frequentemente all’esigenza di una fruizione esperienziale della natura. Tale tendenza crea una nuova prospettiva sulle possibilità di sviluppo dei territori dell’Appennino, che non può assolutamente prescindere da una stretta tutela e sorveglianza dell’ambiente e delle specie animali che lo popolano.

FederTrek accoglie con favore l’approccio partecipativo con cui è stato elaborato il Piano Nazionale per la Gestione del Lupo, ritenendo che questa sia la strada da intraprendere per una gestione condivisa ed efficace delle risorse naturali.

Temiamo tuttavia che la mancanza di fondi metta a rischio la sua applicazione. Abbiamo visto troppo spesso come le azioni di prevenzione rischiano di ricadere economicamente sugli allevatori ed agricoltori accentuando il clima di conflittualità verso la specie.

Il bracconaggio, frutto di questa conflittualità, è la prima causa di mortalità della specie, dentro e fuori le aree protette. Purtroppo, su questo aspetto, il Piano combatte il fenomeno solamente attraverso misure indirette dissuasive, sulla cui efficacia nutriamo dubbi. Il controllo sui cani vaganti e sugli ibridi risulta senza dubbio una delle azioni più urgenti da mettere in atto poiché sono proprio questi il più delle volte la causa della conflittualità con gli allevatori ed è un fenomeno che, se non controllato, rischia di mettere il lupo nuovamente a rischio per la perdita del patrimonio genetico.

In merito al punto più discusso del Piano (parte III punto 7), FederTrek crede fortemente nella convivenza fra le specie e non ritiene che l’abbattimento sia una misura idonea, anche se estrema e con l’obiettivo di mitigare la tensione sociale. Riteniamo che le condizioni necessarie al solo avvio dell’iter per la richiesta di rimozione di individui problematici, rappresentino di per sé delle azioni che favoriranno la risoluzione dei conflitti e renderanno sempre meno necessaria ed attuabile la misura dell’abbattimento. È importante segnalare che la deroga al divieto di rimozione di singoli individui di lupo non potrà in alcun modo essere correlata alla “impunità per le uccisioni illegali”, di cui rimangono responsabili unicamente i preposti organi di controllo e vigilanza.

Per questo motivo un importante compito dovranno svolgerlo le associazioni ambientaliste e la società civile, vigilando sulla corretta applicazione della legislazione a tutela della specie.

Ci auguriamo quindi che si vada verso la ricerca di un modello di convivenza che dia risposta alle aspettative di sviluppo socio-economico di chi vive e lavora nei territori, ma che garantisca la tutela dalla fauna selvatica.