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di PALERMO TODAY

Ben 160 chilometri alla scoperta delle perle rurali. Un percorso che si snoda attraverso tre province. Tre i Comuni palermitani interessati: Prizzi, Santa Cristina Gelae Castronovo di Sicilia. A giugno il primo cammino inaugurale

Foto di Ilaria Canali

Foto di Ilaria Canali

Lungo l’asse Agrigento-Palermo passa la “Magna via Francigena”, solcata per millenni da pellegrini e viaggiatori in età bizantina, islamica e alto medievale. Una sorta di Cammino di Santiago nostrano lungo ben 160 chilometri che collega la Balarm araba alla rocca di Agrigentum, attraverso antiche vie storiche e paesaggi cangianti, incrociando la via di transumanza nel territorio di Castronovo di Sicilia. Dopo secoli di abbandono, questa mattina nella sede della Curia Arcivescovile di Agrigento, è stato presentato il progetto che recupera e promuove questo suggestivo percorso che permetterà, a turisti e viandanti, di avventurarsi alla scoperta della Sicilia interna e delle sue perle rurali. A giugno il primo cammino inaugurale della Magna Via Francigena, anticipato da diverse “anteprime” promosse da guide ambientali escursionistiche che porteranno in giro camminatori ed appassionati. Per chi non se la sentisse di percorrere l’intero tracciato, il percorso è divisibile in otto tappe da 20-25 chilometri ciascuna. “Solo il procedere a passo lento permette di scoprire la vera bellezza – ha commentato il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento – Il pellegrino infatti possiede uno sguardo diverso, ‘in più’, che tanti turisti non hanno: possiede il cielo”.

Il progetto. Promosso dal Comune di Castronovo di Sicilia e dal partenariato diffuso di tredici Comuni, dalla diocesi di Agrigento e con il supporto dall’associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia, gode del sostegno del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e dall’assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Sicilia e punta alla valorizzazione della cultura degli itinerari di pellegrinaggio e cammino con il ripristino degli antichi percorsi di origine normanna, denominati francigeni. E’ aperto a tutti: turisti in cerca di emozioni, trekker che seguono un tracciato organizzato, sportivi, etnologi, collezionisti di pietre antiche, appassionati di chiese romaniche e chiunque voglia viaggiare a piedi. Un gruppo di ricercatori ha messo a sistema i lavori sulla viabilità storica dell’Isola dal periodo greco-romano a quello borbonico, concentrandosi su un momento specifico: l’arrivo dei cavalieri Normanni in Sicilia alla fine dell’XI secolo d.C. La collaborazione con i principali poli universitari nazionali ha permesso di approfondire lo studio bibliografico e cartografico del sistema stradale del periodo in questione, e di mappare il territorio, attraverso la collaborazione dei camminanti, alla ricerca di testimonianze, monumenti e resti visibili.

“Il percorso tocca tutta una serie di piccoli centri dove fino a qualche anno fa sarebbe stato difficile pensare di portare qualcuno a camminare – spiega Davide Comunale, dell’associazione Cammini Francigeni di Sicilia –  È un percorso che cerca di ritrovare un po’ le origini della nostra storia normanna e il nostro rapporto tra le componenti arabe e musulmane. Chi arrivando dall’estero o dal nord Italia si è ritrovato a camminare nel nostro percorso si è stupito nell’incontrare dei paesaggi che erano fuori dalle loro aspettative. I cammini francigeni – continua Comunale – sono cammini di resistenza, la resistenza della gente che vuole far conoscere il meglio del proprio territorio e investe energie perché ci crede”.

Il percorso. Tre le province attraversate: Agrigento, Caltanissetta e Palermo. Già tredici i Comuni attrezzati per un percorso strutturato di accoglienza e di servizi dedicati a chi sceglie di incamminarsi lungo la Magna Via Francigena: al Comune capofila del progetto, Castronovo di Sicilia (Pa), si associano Agrigento, Cammarata (Ag), Comitini (Ag), Grotte (Ag), Joppolo Giancaxio (Ag), San Giovanni Gemini (Ag), Racalmuto (Ag), Campofranco (Cl), Sutera (Cl), Milena (Cl), Prizzi (Pa), Santa Cristina Gela (Pa). Centinaia i punti di interesse e i siti archeologici disseminati tra colline, alture e distese dell’entroterra, candidati ad essere patrimonio dell’umanità. La rete della “Magna Via Francigena” permette di scegliere tra l’accoglienza “pellegrina”, organizzata da parrocchie o associazioni sensibili ai temi del cammino che spesso mettono a disposizione i propri spazi con una semplice offerta libera, di pernottare nelle case dei “paesi albergo”, dove i privati aprono le porte delle proprie abitazioni con un prezzo calmierato e con un calore che raramente si riesce a trovare altrove, di usufruire degli ostelli della gioventù o dei classici bed and breakfast. Lungo il percorso anche agriturismi e hotel, per chi non vuole rinunciare ai servizi e alle comodità senza per questo sentirsi meno vicini allo spirito del Cammino.

“Siamo riusciti a creare la giusta sinergia tra una rete di comuni per valorizzare il territorio, – dichiara Francesco Onorato, sindaco del Comune di Castronovo di Sicilia  – mettendo insieme realtà anche molto distanti. Il nostro obiettivo è quello di riattivare il turismo religioso utilizzando al massimo la rete dell’albergo diffuso: abbiamo chiesto ai proprietari di case sfitte di metterle a disposizione per creare una nuova forma di accoglienza, di certo la preferita dai pellegrini.  Lungo l’intero percorso si trovano luoghi di ospitalità ed accoglienza che sono stati mappati e facilmente individuabili sul sito ufficiale della “Magna Via Francigena”, inoltre scaricando l’app mobile si potrà consultare la guida per approfondire le conoscenze sulla storia e la cultura dei luoghi e delle tappe del percorso.

La storia. La “Magna Via Francigena” permetteva, in origine, il collegamento dei porti principali con i centri di maggior grandezza: Palermo, prossima Capitale della Cultura per il 2018, come riferimento per la Spagna catalana e aragonese e per l’Italia continentale. Mazara del Vallo e Agrigento per l’Africa Settentrionale, Messina per quella centrale, l’Oriente e la Terra Santa. Negli atti e nei diplomi normanni appaiono indicati confini poderali, limiti territoriali o lasciti e donazioni alle varie abbazie e santuari che riportano il toponimo di megale odos, basilike odos, magna via, via regia. Un diploma normanno del 1096, scritto in greco, recita “Ten odon, ten megalen ten Fragkikon tou Kastronobou”, un’indicazione che ritroviamo in latino qualche decennio dopo come “magna via francigena castronobi”: una traduzione latina ordinata dall’Imperatrice reggente Costanza d’Altavilla, madre del futuro Imperatore Federico II di Svevia e Sicilia. Sono i Normanni quindi a definire nei propri documenti questa via, una via ‘francese’ chiamata ‘francigenam’ e allo stesso tempo ‘magnam’ per importanza e grandezza.

La credenziale e il Testimonium. Ai camminanti che presentano la “Credenziale del viandante”  timbrata viene concesso il Testimonium, quel documento che, proprio come la “Compostela” per il Cammino di Santiago, certifica l’avvenuto pellegrinaggio a Roma devotionis causa. Nella tradizione storica questa pergamena era importantissima perché il pellegrino, tornato a casa dal Cammino, poteva dimostrare alle autorità ecclesiali, che avevano rilasciato la credenziale, che il pellegrinaggio era compiuto e il voto sciolto. “I pellegrini che avranno compiuto almeno 100 km dei Cammini Francigeni di Sicilia – spiega Don Giuseppe Pontillo, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Agrigento  –  potranno accedere al Testimonium dedicato alla Madonna Odigitria, la Madonna del buon cammino, realizzato lavorando all’immagine di un’icona portata in Italia dagli albanesi”.


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Federtrek Comunicazione

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di Ilaria Canali Film-da-vedere-fotografo-0004

« Il viaggio è una specie di porta incantata attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in un’altra realtà inesplorata che sembra un sogno».

Maupassant

Da qualche tempo il camminare registra un successo trasversale, per tutte le età e per tutti i gusti. Non c’è aggettivo, passione, moda, attitudine, che non trovi la sua declinazione in originali e fantasiose formule di viaggi a piedi.

Esistono i cammini solidali, i cammini religiosi, i cammini meditativi, i social trekking, gli etnotrekking, gli urban trekking. Si cammina per stare bene, per stare insieme, per dimostrare qualche cosa, per ottenere qualche cosa, per rivendicare un diritto, per trovare l’anima gemella, come è accaduto a una coppia nel corso della Giornata del Camminare di Federtrek. E forse dopo aver letto questo articolo potremo inventarci anche i “cammini cinematografici”, sempre se non esistono già.

La formula del successo ha nella semplicità il suo ingrediente principale, quella affascinante naturalezza che ha l’aria casual di un ragazzo in jeans e scarponcini che se ne va a spasso sulle cime dei monti o si mette a contemplare un lago senza guardare l’orologio. L’immagine che leghiamo al cammino corrisponde più o meno questo stereotipo.

Ma l’essenza straordinaria e visionaria del camminare non può certo prescindere dai luoghi che si attraversano ed è evidente che più il paesaggio sarà carico di suggestioni, maggiore sarà il riflesso che ispirerà nel nostro’animo.

Sono andata dunque alla ricerca di cammini talmente carichi di bellezza da ricordare le location di film con paesaggi sublimi come il Signore degli Anelli o Into the Wild. A questo riguardo, non è secondario premettere che sono una profonda amante del cinema e che questo ha dato senz’altro una impronta soggettiva alla mia scelta.

Ho trovato tre “locations” ideali per film dedicati al camminare che volentieri suggerirei a un produttore cinematografico, qualora avessi la fortuna di incontrarne uno.

  1. Sulla Via Francigena, www.viefrancigene.org, da Bolsena a Montefiascone, si attraversano paesaggi emozionanti, con una vista a 360 gradi sul lago. La natura è estremamente varia e spazia dai canneti ai boschi di querce, castagni, salici, uliveti.
  2. La Valle delle Ferriere, un piccolo angolo di Paradiso che dai Monti Lattari va verso Amalfi. Un sentiero bellissimo, purtroppo poco conosciuto, che vale la pena scoprire costieraamalfitana.com.
  3. Sul Cammino di San Benedetto www.camminodibenedetto.it c’è uno dei Borghi più belli di Italia, Castel di Tora, affacciato sul lago di Turano e immerso nella cornice dei Monti Carseolani, all’interno della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia.

Cinema e cammini, paesaggi e narrazioni, un settore su cui Federtrek sta puntando negli ultimi tempi con l’intento di promuovere la pratica del camminare anche attraverso la settima arte, per raggiungere e sensibilizzare un numero sempre più vasto di persone.

Federtrek ha avviato una collaborazione con la casa di produzione e distribuzione cinematografica Cineama proponendo le proiezioni di film capaci di trasmettere il desiderio di un viaggio a piedi: “Sei vie per Santiago,” di Lynda Smith, “I Volti della Via Francigena”, di Fabio Dipinto.  E’ in programma anche una collaborazione per promuovere il film ecologista “La Ricerca di Senso”, di Nathanaël Coste e Marc de la Ménardière e “Footprints, Il cammino della vita”, di di Juan Manuel Cotelo, con la casa di produzione Infinito+1.

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45790-Jon-Krakauer-Quote-Happiness-is-only-real-when-shared“Happiness is real only when shared.” 

-Into the wild

 

di Ilaria Canali

A chi si affida il camminatore quando deve scegliere il suo percorso? Qual è la “guida turistica” di chi va a piedi? Sebbene ormai lo smartphone sia il compagno di viaggio di una percentuale sempre crescente di escursionisti, la guida turistica classica non ha perso la sua importanza. Non a caso, infatti, sulla Francigena si sono susseguite negli ultimi anni diverse pubblicazioni fino ad arrivare, lo scorso ottobre, all’ultima guida, considerata definitiva e ufficiale “La via Francigena” edita da Terre di Mezzo (http://percorsiditerre.it/negozio/la-via-francigena).

Ma vediamo di comprendere meglio cosa si cerca, e cosa si trova, in una guida turistica rispetto a quello che propone un blog di viaggio.

La guida turistica è un prodotto editoriale nato a scopo informativo, le cui caratteristiche principali sono l’esaustività, la completezza e il tono obiettivo e distaccato. Per lungo tempo, critici letterari e studiosi si sono chiesti se le guide turistiche dovessero essere considerate letteratura di viaggio. Spesso quel carattere di soggettività/oggettività, che dovrebbe distinguerle, si perde: non mancano esempi di racconti di viaggio contenenti informazioni pratiche, di natura geografica, storica e culturale, riconducibile al paradigma della guida turistica; allo stesso tempo e alla stessa maniera le guide riportano citazioni e riferimenti letterari, celano dietro la propria oggettività, caratteri, usanze e ideologie tipiche di un determinato periodo storico. Non basta infatti una descrizione per far sì che un luogo diventi una meta turistica e la sfida che ogni guida si trova a dover affrontare è sul fronte motivazionale ed emotivo: riuscire a trasmettere il desiderio di partire e raggiungere la destinazione che si sta offrendo al lettore.

Trasformare il lettore in viaggiatore è per le guide quello che per un blog di viaggio significa trasformare un click in una conversione. Ma se l’obiettivo è comune, i mezzi usati non lo sono, se non in parte. Le destinazioni turistiche attraverso le pagine dei blog, con i racconti e le foto condivise in tempo reale sui social media, ricevono una visibilità virale potentissima tanto da poter definire i travel blogs dei veri e propri ambasciatori digitali dei luoghi. I blog di viaggio, generali o tematici, dedicati a un target specifico di viaggiatori, guidano il futuro visitatore alla scoperta di luoghi potenzialmente appetibili come meta da raggiungere (tra questi http://www.acasamai.it/), o come un nuovo itinerario da intraprendere (http://www.ammappalitalia.it/), oppure come escursione da vivere (Pensieri in cammino: http://www.trekking.it/blog/pensieri/). Sul fronte del travel blogging e dei cammini, lo scorso anno è stato avviato una esperienza originale, Italian Wonder Ways (http://www.italianwonderways.com/) in cui giornalisti e bloggers provenienti da tutto il mondo hanno fatto l’esperienza sui nostri cammini per diventare ambasciatori e portavoce della nostra straordinaria bellezza territoriale e del nostro patrimonio culturale. Quest’anno invece, il prossimo Maggio partirà un cammino dall’Italia verso l’Europa con un progetto organizzato da Ammappalita. L’intenzione è di portare il nostro mondo dei cammini fino a Bruxelles e presentare all’Europa il panorama e la stato dell’arte di un settore in fortissima crescita, il tutto camminando, sì, ma anche raccontando on line il percorso, passo dopo passo, raccogliendo le storie che si incontreranno nella via e costruendo una narrazione partecipata e condivisa.

Turismo e storytelling: l’arte di raccontare i luoghi

Quando pensiamo di intraprendere un viaggio, la scelta della meta è sicuramente influenzata dal modo in cui questa viene presentata e dall’immagine che creiamo intorno ad essa. È infatti l’immaginazione dei luoghi, delle culture e delle persone che si incontreranno che, inconsciamente, influenzano il nostro viaggio, portando l’individuo viaggiatore a sviluppare o no l’interesse a visitare un determinato luogo. In questo senso, ricopre un ruolo fondamentale l’immagine veicolata dalle fotografie e dai video che vengono condivisi sui social media. Come descrivere il luogo ai futuri visitatori? Come si sa, una immagine vale più di mille parole. Quindi va alla fotografia il ruolo da protagonista indiscussa della promozione dei territori. Eppure anche la narrazione dei luoghi, lo storytelling, è un fattore fondamentale per influenzare l viaggiatore. Le storie, i diari, i racconti partecipati contribuiscono senz’altro alla costruzione dell’immaginario intorno ad un paese, un ambiente, un paesaggio, mostrandone l’identità. Le storie catturano la nostra attenzione di lettori perché attraverso di esse attingiamo alle esperienze altrui per confrontarci e imparare dai loro errori, o per prendere esempio dai loro successi.

Storytelling, cammini, turismo, blog, sono campi diversi, ma hanno obbiettivi simili: regalare esperienze forti, dirette, reali e raggiungibili. Un blog, più di una guida turistica classica, può creare un rapporto autentico con la sua audience attraverso una narrazione che evochi situazioni in cui sia possibile rispecchiarsi facilmente, ma che siano allo stesso tempo originali, uniche, capaci di creare un surplus emozionale che stimoli desideri e aspirazioni.

Trasformare questi desideri in cammini o in viaggi, in escursioni o passeggiate, è la sfida raccolta dalle guide turistiche, dai manuali, dalle mappe, strumenti che nel loro insieme concorrono tutti a metterci in movimento. Possibilmente, come piace a noi di Federtrek, in un modo lento e per un turismo che sia il più possibile sostenibile.

“La felicità è reale solo se condivisa”, diceva il protagonista del film che è un vero e proprio inno alla avventura e al viaggio, Into the Wild. E la condivisione passa necessariamente dallo storytelling.

Per un anno in cammino

Il 2017 sarà un anno in cammino per FederTrek e lo vogliamo salutare dandovi qualche anticipazione sul programBuon Anno da FederTrekma delle iniziative patrocinate dalla Federazione o organizzate e gestite in via diretta.

Le proposte, sempre più ricche ed interessanti, avranno come linea guida la promozione del camminare e dei territori, ma quest’anno ci sono delle novità, come il social trekking a Pistoia e la maratona di Roma, ma anche il rinnovato impegno per l’Appia Day che FederTrek ha già sostenuto con forza nella sua prima edizione. Proseguirà inoltre l’attivazione sul fronte della solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma e sono in via di definizione varie iniziative che arricchiranno ulteriormente il programma della Lunga Marcia per l’Aquila e Appennino da Rivivere.

Una programmazione ricca e articolata dunque, che conferma la capacità della nostra Federazione di intercettare la passione di chi crede che andare a piedi, con tutti i valori di una scelta che noi definiamo “gentilmente rivoluzionaria”, sia la chiave per un futuro più sostenibile. Dopo l’anno dei cammini, il Ministro Franceschini ha indetto per il 2017 “l’Anno de Borghi di Italia” e FederTrek farà del suo meglio per far sì che le sue escursioni riescano a condurre a una valorizzare del patrimonio culturale, naturale e artistico del nostro meraviglioso Paese.

Oltre alle proposte relative ai cammini, FederTrek offrirà anche un ricco calendario di iniziative culturali che dedicheranno una attenzione particolare alla difesa dell’ambiente, degli habitat naturali e degli animali. Inoltre proseguirà il programma della formazione per gli accompagnatori volontari e da quest’anno si attiveranno dei nuovi corsi tra cui alcuni dedicati alla comunicazione, un tema sempre più strategico per il successo delle nostre iniziative.

Nel corso della Giornata del Camminare abbiamo sostenuto più volte che “il cammino è un dono”. Lo è perché crea un circuito di reciprocità attivando una rete di relazioni sovra locale con la quale ci si arricchisce tutti. Per questo motivo FederTrek è aperta alle proposte delle associazioni che condividono i suoi valori ed è disponibile ad attivare nuove collaborazioni e partenariati, come già accaduto con successo con la Rivista Trekking & Outdoor, Legambiente, Touring Club Italiano, Regione Lazio, Earth Day Italia, Radio Francigena, Radio Impegno, CIVITA, Comune-Info, Edizioni Il Lupo, Roma Natura, l’Associazione Europea della Via Francigena,  che ringraziamo ancora per il sostegno dimostrato.

Nel salutare il nuovo anno, il nostro pensiero va infine ai Volontari FederTrek, che animano con il loro entusiasmo tutti gli eventi che organizziamo, e alle 39 associazioni affiliate con i loro Accompagnatori Escursionistici Volontari, il cuore pulsante della nostra Federazione e a cui va la nostra profonda riconoscenza per l’impegno che dimostrano nel proporre le loro escursioni –circa 1.400 ogni anno-  e che, nel loro insieme, creano un  patrimonio di esperienza unico e straordinario.

Per il 2017 il nostro augurio è di farvi il regalo di camminare, per assaporare la lentezza della scoperta che si rivela ad ogni passo, lentamente.

Fatevi il dono di proteggere insieme a noi la bellezza.

Contaminate di sorrisi chi cammina con voi e restituite l’affetto raddoppiato.

Il nostro futuro è un paesaggio aperto che ci aspetta.

Arriviamoci insieme.

Buon Anno e Buon cammino a tutti.

FederTrek Escursionismo e Ambiente

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INIZIATIVE IN PROGRAMMA PER IL 2017 *

  1. Social Trekking  (24 – 26 febbraio 2017) Pistoia

  2. Festa dell’Altra Neve  (4 e 5 marzo 2017)

  3. Maratona di Roma (2 aprile 2017)

  4. Camminata Interreligiosa  (25 aprile 2017) Roma

  5. Festival delle Valli  (25 aprile 2017) Valle del Velino

  6. Appia Day  (14 maggio 2017) Roma

  7. Insieme si può  (20 e 21 maggio 2017) Formello o Roiate

  8. Festa dell’Escursionismo  (2-4 giugno 2017) Pizzo Calabro

  9. La Via di Mezzo  (9-11 giugno 2017) Abruzzo

  10. Lunga marcia per l’Aquila  (29 giugno-8 luglio 2017)  Marche Umbria Abruzzo Lazio

  11. Calabria Koast to Koast  (17 settembre 2017) Calabria

  12. Giornata del Camminare (8 ottobre 2017) – In tutta Italia

  13. Fiaccolata dell’Immacolata  (8 dicembre 2017)  Abruzzo

  14. Festa della Federtrek (15-17 dicembre 2017) Roma

*programma suscettibile di integrazioni e variazioni

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Ilaria Canali

UFFICIO STAMPA FEDERTREK

stampa@federtrek.org

 

La nuova Guida di Edizioni Il LupoPasseggiate a chilometro zero

Passeggiate a chilometro zero

di Vittorio Paielli

Una nuova guida alla scoperta della natura a Roma, 36 camminate per tutti

tra i Parchi della Capitale e dei suoi dintorni

con mappe illustrative di ogni percorso

– letto per voi –

Rubrica “Cammini di autore”

a cura di Ilaria Canali


La scommessa di chi ama camminare è nel raggiungimento di un equilibrio tra il piacere di farlo in destinazioni lontane, ma anche dietro casa, a chilometro zero, per così dire e secondo l’espressione del momento. Una scommessa che, a quanto pare, è stata vinta da “Edizioni il Lupo” con la nuova guida “Passeggiate a chilometro Zero” di Vittorio Paielli, con il patrocinio di RomaNatura e la collaborazione di FederTrek.

Il libro contiene una presentazione precisa e dettagliata di 36 itinerari che si snodano in posti bellissimi vicino Roma, tra i Parchi della Capitale e i suoi dintorni, e le proposte vengono offerte con tutte le indicazioni su come raggiungere ogni destinazione, sia con mezzi privati sia, come sottolinea l’autore, preferibilmente pubblici. Si tratta di una selezione ragionata in funzione non solo del camminatore esperto, ma anche dei semplici appassionati ed è, secondo le intenzioni dell’autore, un invito a continuare l’esplorazione di queste aree verdi così facilmente accessibili ai romani, ma anche spesso trascurate o del tutto ignorate.

Il lavoro è stato già presentato alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”,  dal 7 all’11 dicembre 2016, e poi il 18 dicembre nel quadro della manifestazione “Terra del Futuro”, a cura di RomaNatura, al Parco della Riserva Naturale Decima Malafede.logo_400x400

E’ uno strumento che ci aiuta a scoprire molte aree verdi vicine a Roma sconosciute ai più, a cominciare da me stesso”, ha raccontato l’editore Alberto Osti Guerrazzi da noi intervistato a Radio Impegno lo scorso 17 dicembre “Molti degli itinerari che l’autore, Vittorio Paielli, ha scoperto”, ci ha spiegato Alberto “sono raggiungibili con i mezzi pubblici. Vittorio ha insistito molto su questo perché fare una passeggiata a chilometro zero è anche un invito a non prendere la macchina e a limitare l’inquinamento”.

Fino al secondo dopoguerra -si legge nella scheda di presentazione del libro-  Roma era una città ben circoscritta e circondata dal verde della campagna romana. Poi è esplosa l’espansione edilizia che ha, via via, inglobato gli spazi verdi, in enormi periferie. Negli anni ‘90 si è finalmente preso coscienza di quanto stava accadendo e sono stati creati: Parchi Regionali (Bracciano/Martignano, Valle del Treja, Vejo, Castelli Romani, Appia Antica), Riserve Naturali gestite dalla Provincia (ora affidate a “Roma Capitale”), Parchi, riserve, monumenti naturali gestiti da un Ente regionale appositamente creato nel 1997 e conosciuto con il nome di “RomaNatura”. È nato così un sistema diffuso di nicchie ecologiche, in alcuni casi collegate tra di loro e tutte molto vicine alla città. Sono aree protette che offrono una grandissima varietà di escursioni, adatte a tutti e percorribili con piacere a piedi, in mtb, a cavallo e con i bambini; tra queste, di grande fascino, sono quelle sulla Via Francigena.

“Edizioni il Lupo ha compiuto 23 anni”, ci racconta l’editore Carlo Coronati “e dal 1993 aiuta a scoprire i monti e le valli del Lazio e dell’Abruzzo con le sue carte e le sue guide. E’ un punto di riferimento per gli appassionati di montagna che la praticano a piedi, con gli sci, con le ciaspole e in bicicletta”. Una casa editrice attenta alla promozione dei cammini con un occhio al mondo delle famiglie e dei ragazzi. E’ sua la guida “Bambini in Appennino” di Aldo Frezza e Alberto Osti Guerrazzi, un invito ad avvicinare la montagna in modo originale e divertente anche per i più piccoli. Un altro tema innovativo curato dalla casa editrice è dedicato alla tribù, sempre più numerosa ed esigente, dei padroni di cani. Con la guida “Dog Trekking in Appennino”, di Alberto Osti Guerrazzi e Luigi Nespeca, vengono proposti 44 itinerari per camminare con felicità e spensieratezza col proprio cane su percorsi appositamente studiati e calibrati.

Anche le aree urbane e Roma sono state approfondite nelle varie iniziative di Edizioni il Lupo grazie ai percorsi di Urban trekking illustrati nel libro “Roma una vera Bellezza”, di Carlo Coronati, che raccoglie numerose escursioni urbane nei parchi e nei giardini di Roma.

E’ stato proprio questo lavoro ad aver fornito lo spunto a Vittorio Paielli per realizzare la guida “Passeggiate a chilometro zero”, peri “raccontare” il verde oltre il perimetro urbano, le aree protette da RomaNatura vicine al raccordo anulare, spaziando anche un poco fuori del GRA, nel Parco di Veio e lungo la Via Francigena in entrata a Roma da nord ed in uscita verso sud fino a Velletri.

Nel mondo moderno il camminare è paradossalmente l’azione più rivoluzionaria che possa essere fatta da un cittadino”, scrive Francesco Senatore, Consigliere di Federtrek nella introduzione al libro “Roma di fronte a questo è una città singolare e fortunata che, nonostante al primo impatto possa apparire un luogo caotico e imprigionato dal traffico, offre al cittadino e al visitatore una ricchezza straordinaria di ambienti naturali, oasi inaspettate non solo di reperti storici e culturali, ma di aree verdi che nessun’altra metropoli al mondo possiede. In questa pubblicazione vengono fatti conoscere parchi e luoghi importanti della Capitale e della sua Provincia mettendoli in relazione con il tessuto urbano attraverso vari cammini (Via Francigena del Nord e del Sud e Via di Francesco), approccio che come FederTrek  reputiamo fondamentale sia per una mobilità sostenibile che per una divulgazione al fine di permetterne una maggiore fruizione a garanzia della salvaguardia di queste aree verdi così belle ed importante”.

 

Ilaria Canali

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Per ascoltare l’intervista con Alberto Osti Guerrazzi del 17 dicembre su Radio Impegno – FM 103,30 – nella trasmissione dei Pontieri del Dialogo/FederTrek

06:00/07:00 L’angolo delle buone notizie
Passeggiate a km 0 di V. Paielli ed il Lupo, Alberto Osti Guerrazzi h 06.05.50

https://livestream.com/radioimpegno/events/5482892/videos/144622273

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EDIZIONI IL LUPO

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Passeggiata con l'autore

 

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Nella sola Francigena Nord i camminatori hanno superato le 10mila unità

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Roma, 12 dic. – (AdnKronos) – Il 2017 potrebbe essere l’anno del turismo ambientale, in particolare di quello a piedi che vede nei Cammini la grande attrazione, con la Via Francigena in testa. Lo dimostrano i dati: è proprio lungo quest’ultimo itinerario che si è registrato un aumento delle presenze del 30% in un solo anno, con un trend in crescita soprattutto bei tratti in cui si è investito in strutture ricettive e segnaletica.

“I Cammini dell’Italia centromeridionale rappresenteranno le mete più ambite per il turismo in Italia. Nella sola Francigena Nord i camminatori hanno superato le 10mila unità ma è probabile che sfugga a questa contabilità un gran numero di persone che non alloggiano negli ostelli ma in un altro genere di strutture”, spiega Marco Aguiari, presidente del Comitato della Francigena Sud.

Italiano l’80% dei camminatori; di questa percentuale, solo il 60% conclude il proprio cammino a Roma “il che significa che almeno il 40% è composto da persone che ne percorrono solo alcuni tratti per il tempo massimo di una settimana – prosegue Aguiari – e qui possono, a buon diritto, essere classificati nell’ambito dei turisti. Va anche detto che ben oltre il 50% dei camminatori è donna”.

Un successo replicabile nell’Italia centromeridionale, considerando le attrattive naturali e culturali. Lungo la Via Francigena del Sud esiste infatti un patrimonio di architetture religiose, dal gotico cistercense dell’Abbazia di Fossanova, al Romanico più puro della cattedrale di Sessa Aurunca sino alla Cattedrale di Trani.

Non meno interessante il patrimonio archeologico, basta pensare all’area della città romana di Minturnae. “Con minimi interventi ben ragionati – conclude Aguiari – è possibile rendere i Cammini dell’Italia Centromeridionale un vero fenomeno turistico”. Ed attenzione perché l’Italia può ancora crescere con enormi vantaggi per l’economia nazionale.

Secondo l’Associazione Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae), quello del turismo ambientale è un fenomeno in crescita in Europa e l’Italia potrebbe intercettare una fetta consistente di questa tendenza. “Nella sola Inghilterra – spiega Stefano Spinetti, presidente Aigae – ben 38 milioni di persone decideranno di fare turismo ambientale nel 2017”.

“Qualora l’Italia si organizzasse – aggiunge – con una grande politica di promozione del territorio, riusciremmo nel 2017 a registrare un aumento turistico di ben 3 milioni di persone dalla sola Inghilterra. Sarebbe un risultato importante per un’Italia che, all’indomani del terremoto, ha una notevole necessità di rilanciare l’immagine di alcune aree”.

COMUNICATO

 INSIEME SI PUO’

14 – 15 maggio 2016

Formello, Roma

Perché il cammino possa essere di tutti

  

Si terrà il prossimo 14 e 15 maggio a Formello, in provincia di Roma, la manifestazione “Insieme si può” , alla sua terza edizione. L’iniziativa, che ha un ricchissimo programma che spazia dai cammini alle proposte culturali, è organizzata dall’Ass. “Cammino Possibile”, aderente alla Federazione Nazionale FederTrek, ed è patrocinata da Federtrek e dall’Ente Regionale Parco di Veio. L’evento è inoltre in collaborazione con il Comune di Formello, con il sostegno della Cooperativa Sinergie e dell’Ostello della Gioventù Maripara e con la partecipazione di numerose realtà associative ed enti: il Museo dell’Agro Veientano, la Pro loco di Formello, l’ass. Vitalba, la Croce Rossa di Formello, l’Archeoclub di Formello, la Locanda degli Angeli, Iter Edizioni, la Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro, Spes contra Spem, l’Officina delle Idee.

Nel solco delle attività promosse e sostenute dalla Federtrek per diffondere la cultura del camminare, questa iniziativa si rivolge in modo particolare alle persone che spesso non hanno la possibilità di vivere la natura a causa di disabilità fisiche o limiti di altro genere. L’intento è quello di favorire l’integrazione e inclusione di tutti nelle attività escursionistiche, puntando alla condivisione e al fare rete con il variegato mondo associativo che lavora ad una trasformazione culturale e sociale del nostro Paese.

La FederTrek è una Federazione di Associazioni Escursionistiche tra le quali alcune, come Cammino Possibile, impiegano degli ausili speciali per andare sui sentieri in compagnia delle persone disabili. A questo scopo FederTrek dispone di una Joëlette con la quale queste persone vengono trasportate con l’aiuto di volontari preparati per questo compito particolare. L’iniziativa del 14 e 15 maggio rappresenta quindi un’occasione straordinaria per presentare questo modello di fruibilità.

L’evento INSIEME SI PUO’ oltre ad essere un’occasione di incontro che permetterà di scoprire camminando delle zone suggestive del Parco di Veio, si propone di offrire una esperienza di condivisione anche al di là delle attività escursionistiche, estendendola a tutti gli ambiti della vita sociale. Per questo motivo il programma prevede un momento dedicato alla riflessione, in un convegno, che si terrà sabato 14 maggio a partire dalle 16,  dal titolo “In Cammino, sui Sentieri come nella Vita”. Nel corso del convegno interverranno tra gli altri il Sindaco di Formello, Sergio Celestino, il Presidente di FederTrek, Paolo Piacentini, il Commissario straordinario dell’Ente Parco di Veio, Giacomo Sandri, l’On. Stella Bianchi dell’Intergruppo parlamentare Via Francigena.

Verrà poi presentata la nuova Guida ai borghi e ai sentieri del Parco di Veio e i suoi nuovi itinerari. La guida, edita da Iter edizioni, verrà illustrata dall’autore, Stefano Ardito.

Nel pomeriggio della domenica 15 maggio sarà la volta di una manifestazione culturale in cui saranno proposti laboratori per bambini da parte di associazioni del territorio e spettacoli di musica e teatro con la partecipazione anche di persone con disabilità. Il programma della manifestazione prevede infine l’opportunità di scoprire la storia e il patrimonio culturale del Borgo di Formello grazie alla collaborazione del Museo dell’Agro Veientano e dell’Archeoclub di Formello.

Ufficio stampa e comunicazione Federtrek

Ilaria Canali – email: stampa@federtrek.org

Per altre informazioni visita il sito di FederTrek: IL PROGRAMMA DI INSIEME SI PUO’