Nelle Terre Mutate sono cambiati anche gli odori. Lo dice Emanuela, commerciante di Fiastra: “Di quella mattina ricordo l’odore della nebbia… l’odore acre delle macerie”.

Il buio ha invaso i paesi. Lo dice Giancarlo, ex Sindaco di Acquacanina: “La sera del 30 ottobre non c’era più una luce accesa nel mio paese…”. Sono cambiati i luoghi. Lo dicono Silvano e Melani: “Nel 2013 abbiamo già attraversato questi territori e li abbiamo vissuti come luoghi normali, pieni di vita… abbiamo incontrato gente che ci ha offerto frutta…”. Lo dicono con le lacrime agli occhi mentre attraversano quel che resta di San Lorenzo, frazione di Amatrice rasa al suolo dal terremoto del 24 agosto 2016. 

Ce lo mostra la piana di Castelluccio, bellissima, in piena fioritura, ma poi ti avvicini al paese e scopri che si è ripiegato su se stesso, come un castello di carte scosso e crollato. Ma le Terre Mutate restano piene di vita e di voglia di ricominciare. Ce lo racconta Giuseppe dell’associazione Io non crollo di Camerino, da subito impegnata a realizzare il Quartiere delle Associazioni, e Roberto che a Campi di Norcia, a bordo della sua Arca di Noé, ci aggiorna sul nuovo progetto per riportare il turismo nella Valle Castoriana fra Norcia e Visso.

Le Terre Mutate sono popolate da gente coraggiosa e tosta che dopo la scossa del 30 ottobre 2016 resiste e non molla: “Ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di rimanere” racconta Patrizia di Ussita. Può essere un’occasione di rinascita, come dice Francesca a Castelsantangelo sul Nera: “Da un lato abbiamo le macerie, dall’altro la bellezza: sta a noi scegliere.”

La Lunga Marcia nelle terre del sisma, un cammino che attraversa luoghi di straordinaria bellezza naturalistica, evento singolo, trekking di solidarietà che si svolge una volta ogni anno, diventa un cammino naturalistico percorribile da chiunque voglia viaggiare a piedi o in bicicletta: Il cammino nelle terre mutate. In questo modo – sostiene Movimento Tellurico FederTrek – contribuiremo a favorire un rilancio economico e sociale, una “rimagliatura” dei territori nel lungo arco di tempo necessario per la ricostruzione

Da metà Gennaio, in alcune località italiane, è partita la proiezione del reportage di viaggio girato nel corso  della Lunga Marcia nelle Terre del Sisma,  oltre 200 km percorsi a piedi nell’immenso cratere sismico da Fabriano a L’Aquila, nell’estate 2017, un documentario, realizzato da Francesco D’Amore e Raffaele Pugliese, che racconta le storie di chi il terremoto lo ha subito e delle tante persone che stanno faticosamente lottando per ricominciare una vita nelle Terre Mutate.

FederTrek, con questo progetto, sostiene Movimento Tellurico nel favorire il ritorno immediato a un turismo lento nei comuni duramente colpiti dagli ultimi terremoti e sui sentieri escursionistici e ciclabili di due importanti Parchi Nazionali (Parco nazionale dei Monti Sibillini e Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) con l’obiettivo di far conoscere Il cammino nelle terre mutate un percorso escursionistico permanente a disposizione di tutti gli appassionati di trekking e cicloturismo.

Le proiezioni del reportage saranno un’occasione di incontro e di raccolta di adesioni al progetto di costruzione del Cammino nelle Terre Mutate.

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per info: www.movimentotellurico.it